UBRIACHEZZA MOLESTA - IL CAPOGRUPPO PD IN REGIONE LAZIO ESTERINO MONTINO GIUSTIFICA I 4.500 EURO SPESI IN UN’ENOTECA COME “REGALO DI NATALE AI BAMBINI SENZA REDDITO” - PER FARGLI DIMENTICARE FAME E MISERIA I SINISTRATI FANNO UBRIACARE I BIMBI POVERI? - TRA LE SPESE 740.000 EURO DI MANIFESTI, 100.000 IN CONVEGNI, CENE E HOTEL, 41.000 A UNA TV LOCALE - TUTTA “ATTIVITÀ POLITICA” OVVIAMENTE…

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Alessandro Capponi per il Corriere della Sera-Roma

«Ostriche e manifesti sono cose diverse, vogliamo cominciare da qui?».
Sorride perfido Esterino Montino, capogruppo Pd alla Pisana.
Nella battuta c'è tutta la distanza che, secondo lui, separa il gruppo Pdl da quello Pd nell'uso fatto dei fondi destinati ai gruppi politici della Regione. Una barca di soldi.

Montino, cominciamo da qui?
«Sì, anche per confessare una colpa che sento di avere: non aver rifiutato l'aumento delle cifre a disposizione».

Prima che cifre erano?
«Il quaranta per cento in meno. Noi abbiamo 140 mila euro a disposizione a testa. Ma per favore non c'è nessun paragone da fare, noi quei soldi li abbiamo spesi in iniziative politiche. E poi, complessivamente, questa di Renata Polverini è la regione più cara d'Italia.

Basti pensare che, oltre a estendere i vitalizi agli assessori esterni, li ha concessi anche a quei tre consiglieri, decaduti dopo il nostro ricorso al Tar, che invece, quando avranno maturato la pensione, si ritroveranno duemilacinquecento euro al mese per aver partecipato a qualche riunione di consiglio. E in più ci sono cinque monogruppi, due commissioni in più che nell'era Marrazzo...».

Sì Montino, certo, che nel Lazio ci sia un mare di sprechi è cosa nota. Ma certo il Pd ha speso, oltre ai 740 mila euro in manifesti, anche 100 mila euro in convegni, cene, hotel a cinque stelle.
«I manifesti, ottocentomila per 130 iniziative in tutto il Lazio, costo compreso di stampa, attacchinaggio e tasse, meno di un euro a manifesto. Ed è tutto on line: e in rete ci sono anche i nomi delle tipografie, di chi li ha affissi, di chi ha preso quei soldi, tutto. Le altre iniziative delle quali si parla sono politiche: si parla tanto di ottomila euro spesi in un ristorante di Rocca di Papa, a tavola c'erano centinaia di persone. Noi facciamo iniziative di popolo, un po' diverso dal loro resort...».

Scusi, ma 4.500 euro per i regali di Natale in un'enoteca? E i 41 mila a Teleuniverso? Vi comprate le interviste come i grillini?
«A Natale abbiamo fatto regali ai bambini senza reddito, un atto di solidarietà. E nel contributo a realtà informative locali, lontane, che con la crisi rischiano di spegnersi, non c'è niente di male. Comunque: dai manifesti ai convegni, dalle cene ai regali, abbiamo usato quei soldi per attività politica, senza mai assegni o cash, noi».

Quindi, va tutto bene per lei?
«Al contrario. C'è un vuoto normativo pauroso, la legge regionale è solo di titoli, né casistica né qualità della spesa. E comunque una cura dimagrante ai costi della politica va fatta, ma molti del Pdl hanno il problema di cosa faranno dopo le elezioni, in Italia, a Roma, dove l'esperienza di Alemanno non è neanche paragonabile all'autorevolezza di Zingaretti. Lo scontro nel Pdl nasce da questo e si ripercuote sul governo della Regione, che infatti è paralizzato. Fossi in Polverini...».

Si dimetterebbe, certo. Ma voi avete anche le fatture sull'uso dei soldi destinati al Pd? Nel caso, ce le mostrerà?
«Nessun problema».

 

 

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