don mattia ferrari.

PERCHÉ SPIARE UN PRETE? E SOPRATTUTTO, CHI LO FACEVA? – DON MATTIA FERRARI, IL CAPPELLANO DELLA ONG MEDITERRANEA, NON È STUPITO DI ESSERE NELLA LISTA DELLE PERSONE SOTTO OSSERVAZIONE CON LO SPYWARE PARAGON: “MI CHIEDO CHE SENSO ABBIA. LA SOLIDARIETÀ È CONSIDERATA SOVVERSIVA... VENIAMO ANCHE DA GIORNI IN CUI SI È PARLATO DEL CASO ALMASRI. LE DUE VICENDE SONO SCOLLEGATE, MA RESTANO DUE FERITE DA RIPARARE” – “UN LEGAME CON I MIGRANTI IN LIBIA? CI SONO ANCHE TANTE ALTRE IPOTESI…”

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Estratto dell’articolo di Eleonora Camilli per www.lastampa.it

 

don Mattia Ferrari e luca casarini

Stupito non lo è. Non era così difficile ipotizzare che anche lui fosse nella lista delle persone spiate con lo spyrware Paragon, insieme a Luca Casarini e Beppe Caccia di Mediterranea saving humans, l’ong con cui collabora da tempo come cappellano. Ma Don Mattia Ferrari si chiede “perché? Che senso ha spiare una persona come me?”.

 

[…] «L’ho saputo dai ricercatori del Citizen Lab dell’Università di Toronto. Io non mi ero accorto della notifica di Meta […]. Poi abbiamo cercato a ritroso ed effettivamente c’era».

 

Che reazione ha avuto?

don Mattia Ferrari - ong mediterranea

«Non posso dirmi stupito, visto che ad essere spiate erano già persone del gruppo con cui collaboro. Certo questa situazione va indagata, bisogna far luce. Mi chiedo soprattutto perché e che senso abbia tutto ciò».

 

Che risposta si è dato?

«Non lo so davvero. Certo, non si scopre oggi che la solidarietà, specialmente verso i migranti, è considerata sovversiva. Ecco quello che spero è una riconciliazione dove si rimetta al centro la solidarietà, la collaborazione e la fraternità. Veniamo anche da giorni in cui si è parlato del caso Almasri. Le due vicende sono scollegate, ma restano due ferite da riparare».

 

Che ruolo svolge dentro Mediterranea saving humans?

GIORGIA MELONI E IL CASO ALMASRI - MEME BY FAWOLLO

«Sono il cappellano di bordo e mi occupo della cura spirituale dei migranti […]. Mi sono trovato anche a essere chiamato per dare l’estrema unzione a persone torturate nei lager libici. […]».

 

Crede che possa esserci un legame tra le intercettazioni e il rapporto con i migranti che stanno dall’altra parte del Mediterraneo?

«E’ ipotizzabile, ma ci sono anche tante altre ipotesi. Ora però bisogna far luce su questa vicenda. Non ho paura per me, ma per le persone che subiscono orrori e violenze indicibili sulla base di accordi che gli Stati hanno stipulato per tenere i migranti lontani dalle nostre coste».

GIORGIA MELONI - VIGNETTA BY MANNELLI SUL FATTO QUOTIDIANOdon mattia ferrari. 9don mattia ferrari. 8don mattia ferrari