bassolino valeria valente

PRIMARIE MORTUARIE - MANCANO 24 ORE ALLA SCADENZA DEI TERMINI E A VALERIA VALENTE, CANDIDATA DI ORFINI, E A UMBERTO RANIERI, MANCANO ANCORA LE FIRME PER PRESENTARE LA CANDIDATURA ALLE PRIMARIE A NAPOLI - IN CAMPO IL GIOVANE SARRACINO, SEGRETARIO DEI GIOVANI DEMOCRATICI

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Carlo Tarallo per Dagospia

 

VALERIA VALENTEVALERIA VALENTE

Mancano 24 ore alla scadenza del termine ultimo per la presentazione delle candidature alle primarie del centrosinistra a Napoli, e uno spettro si agita sotto ‘o Vesuvio: quello delle firme. Perché le candidature siano valide occorrono circa 550 firme di iscritti (in totale a Napoli sono 2.200) da presentare entro domani alle 12. Fino ad ora le sottoscrizioni necessarie sono state presentate da due candidati: Antonio Bassolino e Marco Sarracino, segretario partenopeo dei Giovani Democratici.

 

Mancano ancora all’appello, clamorosamente, quelle della candidata di Matteo Orfini e Andrea Orlando, la “Giovane Turca” Valeria Valente, e quelle del migliorista Umberto Ranieri (che però già ha capito di non riuscire a raccoglierle e sta chiedendo invano una proroga o una modifica al regolamento). Il caso-Valente è davvero clamoroso: la deputata doveva rappresentare il “candidato unitario” del Nazareno per contrastare la corsa di Bassolino, ma fino a questo momento di unitario la sua candidatura ha poco o nulla.

Umberto Ranieri Umberto Ranieri

 

La sua provenienza bassoliniana doc, la sua appartenenza alla corrente di Orfini, il diktat del Nazareno che ha scambiato la candidatura della “turca” Valente a Napoli con il sostegno dello stesso Orfini a Roberto Giachetti a Roma, la golden share dell’eurodeputato Andrea Cozzolino sulla sua discesa in campo: questi i principali ostacoli sul cammino di Valeria Valente, la cui discesa in campo ha già frantumato il fronte antibassoliniano.

Marco SarracinoMarco Sarracino

 

Tanto per cominciare, se fosse stato scelto (come proposto dal capogruppo Pd in consiglio regionale Mario Casillo) un esponente della società civile come il presidente dell’Istituto per il Commercio con l’Estero, Riccardo Monti, la parte di Area Riformista capitanata da Guglielmo Epifani avrebbe accettato di sostenere il candidato “unitario”; la scelta di un politico ha invece spinto l’ex segretario della Cgil a schierare Sarracino.

 

Anche i dirigenti ex Dc, a quanto trapela, stanno facendo una fatica maledetta a far “digerire” ai loro militanti il nome della Valente: in molti non ne vogliono sapere di sostenere “una esponente di corrente che di unitario - spiega a dagospia un ex dirigente di primissimo piano - non ha proprio nulla. Hanno voluto introdurre una regola così stringente per le candidature per mettere in difficoltà Bassolino, e ora si ritrovano senza le firme proprio loro”. Insomma, un piccolo caso: un casino. E adesso che succederà?

 

antonio bassolinoantonio bassolino

Le ipotesi sono due. La prima: gli ex Dc e tutti coloro i quali non sostengono né Bassolino né Sarracino si convincono all’ultimo istante a firmare la candidatura della Valente; la seconda: la candidatura naufraga e in campo restano solo Bassolino e Sarracino. Sarebbe una sfida, quella tra “Nonno Antonio” e il “nipotino” Marco, comunque non priva di spunti interessanti. Quanti saranno allora i candidati alle primarie a Napoli? Due, tre, quattro? E Matteo Renzi ha davvero intenzione di spingere fino in fondo sulla Valente? Ah saperlo…