FLASH! - LA DISCESA IN CAMPO DEL PARTITO DI VANNACCI E' UNA PESSIMA NOTIZIA NON SOLO PER SALVINI,…
Dario Del Porto e Conchita Sannino per “la Repubblica”
Parola d' ordine: normalità. Anche se, intorno, incombono sviluppi tutti da decifrare. Henry John Woodcocok , il pm napoletano indagato dai colleghi della Procura romana per rivelazione di segreto d' ufficio (insieme con la sua compagna Federica Sciarelli), ieri conclude in aula una dura requisitoria a carico di due camorristi dei feroci clan del centro storico. E nell' aula 219, dopo un lungo e articolato atto d' accusa chiede per loro, complessivamente, trent' anni di carcere.
Alla stessa ora, interpellato da Repubblica, il procuratore reggente Nunzio Fragliasso chiarisce: «Nessuna battuta d' arresto. Il versante napoletano dell' inchiesta Romeo prosegue com' è doveroso che sia». Pesa, infatti, una domanda tra le altre. Ora che il magistrato si ritrova sotto inchiesta, che fine farà il filone napoletano dell' inchiesta su Romeo, tra presunte corruzioni e alleanze eccellenti, che Woodcock ha avviato assieme alla pm Celeste Carrano?
«Sono stato messo al corrente, istituzionalmente, in tempo reale dell' iniziativa della Procura di Roma - premette il procuratore Fragliasso - Correttamente, il collega Woodcock mi aveva informato la sera, dell' avviso di garanzia. Ci siamo visti in ufficio il giorno dopo, abbiamo fatto il punto della situazione. La domanda è legittima ma, nonostante il massimo riserbo che ci siamo imposti, la risposta non può che essere una: le indagini non si fermano. L' inchiesta va avanti con consueto impegno. Attendiamo gli sviluppi», conclude Fragliasso.
Woodcock, dunque, resta al timone, alla vigilia del suo interrogatorio fissato venerdì 7 luglio davanti ai colleghi romani, il pm Mario Palazzi ed il procuratore aggiunto Paolo Ielo. Il procuratore Fragliasso non ha chiesto a Woodcock di rimettere la delega, divisa con la collega Carrano ed il procuratore aggiunto Filippo Beatrice.
Ma se, invece, dovesse essere il pm a chiedere di astenersi? «In quel caso, sarò io a valutare», ricorda Fragliasso. Con ogni probabilità, la mossa dell' ufficio diretto da Giuseppe Pignatone finirà per allungare anche i tempi di valutazione, da parte della prima commissione del Csm e della Procura generale della Cassazione, degli atti già inviati dal Pg Luigi Riello.
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