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PUTINATE: “TRUMP MI SEMBRA IN GAMBA. HO ACCOLTO CON GRANDE PIACERE LE SUE PAROLE SUL FATTO CHE E’ PRONTO A RISTABILIRE PIENE RELAZIONI TRA RUSSIA E USA - HILLARY CLINTON? SONO SICURO CHE CAMBIERÀ, SE ELETTA” - E SUGLI ATLETI RUSSI ESCLUSI DALLE OLIMPIADI DICE: “NON SI POLITICIZZI IL DOPING”

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Intervista di Fareed Zakaria a Putin pubblicata dal “Corriere della Sera”

 


Signor presidente, lei ha espresso qualche giudizio sul candidato repubblicano, Donald Trump, chiamandolo brillante, eccezionale, pieno di talento. Questi suoi commenti hanno fatto il giro del mondo. Mi chiedo che cosa ha visto in lui, per esprimere una simile valutazione? E a distanza di tempo, nutre ancora questa opinione su Trump?
«Lei, signor Zakaria, è molto famoso nel nostro Paese, non solo come celebre giornalista di una delle maggiori reti televisive, ma anche come intellettuale. Perché allora altera il senso delle mie parole? Forse perché, in questo momento, lei si esprime come giornalista, non come analista. Mi sembra che lei voglia giocare con le parole. Io ho semplicemente detto che Trump mi sembra un uomo in gamba. È davvero in gamba?

 

hillary e bill clintonhillary e bill clinton

Certo che lo è. È anche... io non ho detto altro su di lui. Ma ho fatto attenzione a un particolare, che ho accolto con grande piacere: Donald Trump ha detto che è pronto a ristabilire piene relazioni tra Russia e Stati Uniti. Che cosa c' è di male in questo? Non è d' accordo anche lei? Noi tutti ne siamo felicissimi».

Vorrei farle qualche domanda su un' altra persona con la quale lei ha avuto molto a che fare. Donald Trump, lei non l' ha mai incontrato, ma Hillary Clinton è stata segretario di Stato. Nel suo lungo dibattito aperto con il popolo russo, lei ha fatto una battuta: quando qualcuno le ha chiesto di Hillary Clinton, lei ha detto, e credo che si tratti di un proverbio russo, che marito e moglie sono lo stesso diavolo.

 

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Noi diremmo che sono due facce della stessa medaglia. Che cosa intendeva dire con questa battuta? E che ne pensa dell' operato di Hillary Clinton, come si è comportata in veste di segretario di Stato americano? Lei ha trattato in più occasioni con Hillary Clinton.
«Forse ho fatto quella battuta sul momento, che so. È stata una reazione impulsiva, nient' altro. In realtà non ho lavorato molto con Hillary Clinton. All' epoca Lavrov era il nostro ministro degli Esteri. È stato lui a tenere i contatti con la Clinton.
 

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C' è qualcosa tuttavia sulla quale vorrei attirare la vostra attenzione. Non ha rilevanza riguardo i rapporti tra la Russia e l' America, né per gli altri grandi temi scottanti di politica estera. Si tratta piuttosto di una questione di risorse umane, e in base alla mia esperienza, mi sento autorizzato a dire quanto segue.

 

Ho visto molte persone cambiare profondamente dopo essere state nominate a qualche incarico, perché - si capisce - quando si hanno nuove responsabilità, ecco che si comincia a pensare in modo diverso, a parlare diversamente, e cambia persino il loro aspetto fisico.

 

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 A questo proposito posso dire che il capo del governo americano si assume enormi responsabilità, e gli Stati Uniti sono una potenza globale da cui dipendono moltissime cose. Noi ci auguriamo che questo senso di responsabilità spingerà il futuro presidente americano a lavorare assieme a noi in modo costruttivo, per un mondo più sicuro».
 

Signor presidente, le farò un' ultima domanda sulle rivelazioni riguardanti gli atleti russi. Sono oggi in corso due grosse inchieste che hanno svelato l' uso del doping su scala massiccia tra gli atleti russi, evidenziando irregolarità sistematiche e alterazioni dei test e dei campioni di laboratorio . Mi chiedo qual è stata la sua reazione davanti a tali rivelazioni.
«Non sono sicuro di aver capito il senso di tali accuse. Mi è sembrato che il problema riguardasse le modalità del prelievo dei campioni per i test antidoping. I campioni raccolti sono sempre stati affidati a organizzazioni internazionali, noi non abbiamo nessuna giurisdizione a riguardo, e non vengono neppure conservati sul territorio della Federazione Russa. I campioni vengono immediatamente trasferiti a Losanna o in qualche altra città, non saprei dirle quale, con precisione.
 

PUTIN OBAMA RUSSIA DOPINGPUTIN OBAMA RUSSIA DOPING

Questi campioni possono essere nuovamente controllati, ed è quello che gli esperti stanno facendo al momento. Il problema del doping non riguarda esclusivamente la Russia, bensì tutto il mondo dello sport. Ma se qualcuno sta cercando di strumentalizzare tutto questo a scopi politici, siamo davanti a un grosso errore.
 

Vorrei ribadire che noi non abbiamo mai appoggiato alcuna violazione o irregolarità nelle attività sportive, meno che mai a livello statale. E non lo faremo mai. Non accetteremo mai il doping né altre violazioni in questo settore e siamo pronti a collaborare con tutte le organizzazioni internazionali a questo riguardo».

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