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Silvio Buzzanca per “la Repubblica”
renzi dalema fassina civati gioco dello schiaffo
Esultano Nichi Vendola, Stefano Fassina, Paolo Ferrero, Spezzoni di sinistra italiani guardano al voto di Atene con speranza e ottimismo. Matteo Salvini, invece, parla di «un bello schiaffone all’Unione Sovietica Europea dell’Euro, della disoccupazione e delle banche. Adesso tocca a noi. É un elettroshock. Però la Lega è un’altra cosa ».
Di Atene parla anche Mario Monti: «A differenza della Grecia, l’Italia è uscita dalla crisi finanziaria senza dover ricorrere alla Troika. Abbiamo dovuto fare sacrifici, ma ben inferiori a quelli imposti ai greci e non abbiamo perduto la nostra sovranità», dice l’ex premier. Adesso, però, conclude, «la Grecia pur respingendo la Troika e chi l’ha accettata, non vuole l’uscita dall’euro».
RENZI E MONTI A PALAZZO VECCHIO
Matteo Renzi per il momento tace. Il primo incontro con il leader greco è previsto al prossimo Consiglio europeo. Ma a Palazzo Chigi si sottolinea che con Tsipras è aperto un canale di comunicazione che gestisce Gennaro Migliore, l’ex deputato di Sel ora nel Pd. Così la reazione ufficiale sulle elezioni greche è affidata a Sandro Gozi. «Non siamo né soddisfatti né insoddisfatti. Rispettiamo il voto e siamo pronti a lavorare con il nuovo governo di Atene», dice il sottosegretario con delega all’Unione Europea.
orenzo Guerini Debora Serracchiani Luca Lotti Maria Elena Boschi b b adb c f a b ba MGzoom
In realtà a Palazzo Chigi si pensa che il voto di Atene non costringerà il premier italiano a mutare la sua politica e sarà piuttosto Tsipras ad avere bisogno dell’aiuto di Renzi in Europa. Idea che sembra quasi una risposta alla battuta di Pippo Civati: «Stasera se vince Tsipras, Renzi si scriverà Rentsi».
Dunque non ci sarà una “mutazione” e una corsa del governo verso le posizioni di Tsipras. Perché, si fa osservare, l’Italia è già avanti in Europa nella battaglia a favore della politica della crescita e contro l’austerità. Noi, dicono a Palazzo Chigi, durante il semestre della nostra presidenza, abbiamo già portato a casa dei risultati: la flessibilità, il deprezzamento del dollaro, il piano degli investimenti di Juncker, più flessibilità nei piani di rientro dal debito.
MATTEO RENZI E DEBORAH SERRACCHIANI jpeg
Se adesso, si spiega, arriva qualcuno che pone anche il problema del debito sarà il benvenuto. E alla fine, comunque, il nostro paese finirà per avere margini di manovra ancora più ampi. Pensiero esplicitato da Debora Serracchiani: «Tsipras saprà sfruttare al meglio il risultato elettorale raggiunto, per il bene della Grecia e per consolidare in Europa il percorso per la crescita cui ha lavorato il governo Renzi in questi mesi».
Palazzo Chigi però non rinuncia alla polemica. E fa notare come ad Atene Tsipras vinca le elezioni grazie ad un premio di maggioranza che i sostenitori italiani, Vendola in testa, considerano illegittimo a casa nostra. E come sia lo stesso Tsipras a dire che la sua battaglia in Europa è la stessa di Renzi.
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