DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA…
DAGONOTA
renzi visco gentiloni mattarella
Retroscena: solo ora si viene a sapere che il diktat di Renzi a Gentiloni di far fuori Ignazio Visco era andato in porto. Solo che Er Moviola non aveva fatto i conti con Mattarella che ha riacciuffato il governatore e l’ha rimesso sulla poltrona. E l’ha potuto fare perché spetta al presidente della Repubblica la firma sulla nomina del Governatore di Bankitalia.
Un attacco che arriva al termine dell'audizione del procuratore della Repubblica di Arezzo Roberto Rossi sul caso dell'istituto toscano presso la commissione di inchiesta sulle banche. Questa mattina Rossi aveva posto l'accento sulla spinta esercitata da Banca d'Italia nel 2013 su Banca Etruria per scegliere Banca Popolare di Vicenza come partner "di elevato standing" in vista di una possibile fusione l'istituto toscano, definendo questa scelta "singolare". "Ci è sembrato un poco strano" - aveva detto Rossi - che venisse dalla Banca d'Italia incentivata l'aggregazione di Banca Etruria con Popolare di Vicenza la quale, "leggendo dalle fonti aperte le ispezioni" di Via Nazionale "era in condizioni simili". Secondo Rossi inoltre la mancata operazione portò poi Bankitalia a censurare e sanzionare i vertici e al commissariamento dell'istituto a febbraio 2015.
LA REPLICA DI BANKITALIA
Circostanze, queste, smentita da fonti di Via Nazionale: "Dopo le ispezioni del 2013, e le irregolarità emerse, Bankitalia ha chiesto ad Etruria di adottare una serie di misure correttive e di ricercare l'aggregazione con un partner di elevato standing", si spiaga da Banca d'Italia. "La scelta del partner è stata rimessa all'autonoma valutazione degli organi aziendali" spiegano rimandando a quanto già sul sito dell'istituto. Quanto al motivo del commissariamento della banca, Bankitalia fa sapere di avere contestato a Banca
Etruria non la mancata aggregazione con la Popolare di Vicenza Vicenza ma il fatto che l'unica proposta di aggregazione ricevuta, che era proprio quella di Vicenza, non fosse stata portata a conoscenza dell'Assemblea, unico organismo cui spettava la decisione
ROSSI: "PER BANKITALIA ETRURIA ERA OPERAZIONE PRIORITARIA"
Il procuratore di Arezzo ha ricordato come la Banca d'Italia chiese nel dicembre 2013, a seguito di ispezioni e azioni di vigilanza, "ad Etruria di integrarsi in gruppo di elevato standing con 'le necessarie risorse patrimoniali e professionali'. E qui, spiega il pm, abbiamo tracce documentali di tentativi di ricerca di un gruppo che possa risollevare le sorti di Etruria, vengono investiti diversi organi e advisor come Mediobanca per un'operazione che Bankitalia definisce operazione 'prioritaria'. Bankitalia ci dà notizia di alcuni contatti, fra cui una banca israeliana, ma nessuno concreto.
renzi con il padre suo e di boschi e rosi di banca etruria stile amici miei
L'unica trattativa concreta fu quella con Bpvi che aveva fatto un' offerta da 1 euro per azione".
Rossi ha spiegato poi come "dalla relazione Bankitalia a noi inviata, la terza ispezione su Etruria, si legge che "è stata lasciata inevasa la richiesta dell'organo di vigilanza di operazione con partner di elevato standing, non è stata portata all'attenzione dell'assemblea dei soci l'unica offerta giuridicamente rilevante cioè quella avanzata da Bpvi".
tweet di de bortoli contro renzi
Per il procuratore di Arezzo quindi Bankitalia nel febbraio 2015, "stigmatizza l'operato dei vertici di Etruria e, come si legge, "il ruolo contraddittorio del presidente Rosi che nelle trattative con Vicenza, a fronte di rassicurazioni che forniva, teneva comportamenti che hanno portato all'interruzione della trattativa". Subito dopo, ricorda Rossi, arriva il commissariamento e sanzioni al cda di Etruria proprio per non aver proceduto all'aggregazione.
"Dobbiamo ritenere - ha aggiunto Rossi - che Bpvi era ritenuto un partner di elevato standing. Alla fine noi abbiamo questo quadro e e poi abbiamo letto dichiarazioni dell'ispettore Bankitalia in cui ci venivano relazionati condizioni di Bpvi non dissimili da Etruria. L'abbiamo trovato un po' singolare che venisse incentivata questa aggregazione. Nella relazione ispettiva, già quella del 2012 su Vicenza, sembra di leggere le relazioni su Etruria. Ci sono l'inadeguatezza degli organi, i crediti deteriorati e anche le azioni baciate che almeno noi (ad Arezzo) non ce l'avevamo. L'impressione è che questo sia stato determinante nel commissariamento".
renzi boschi etruriarenzi vincino boschi
"Ora - ha concluso Rossi - approfondiremo, abbiamo fatto già richiesta ai colleghi di Vicenza di mandarci i documenti. Da quello letto a fonti aperte qui da voi nella Commissione ci è sembrato un pochino strano".
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