erdogan merkel

RICATTATI DA UN PEZZO DI MERDOGAN - L’EMERGENZA PROFUGHI HA MESSO ALL’ANGOLO LA MERKEL: ERA CONTRARIA ALL’INGRESSO DELLA TURCHIA NELLA UE E ORA INVECE LA SPONSORIZZA - MA ERDOGAN E’ INAFFIDABILE: STA COSTRUENDO UN REGIME CON I SOLDI CHE ESTORCE ALL’EUROPA

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Tonia Mastrobuoni per “la Repubblica”

 

erdogan merkel  erdogan merkel

Solo un anno fa, chiunque avrebbe ritenuto uno scenario del genere pura fantascienza. Chiunque avrebbe riso all’idea che Angela Merkel, storicamente contraria all’ingresso della Turchia nella Ue, sarebbe diventata la sua maggiore sponsor. Che allo stesso tempo la cancelliera sarebbe entrata in totale rotta di collisione con il paese da sempre più fedele, l’Austria. E che si sarebbe mostrata solidale con la Grecia, ritenuta fino ad allora la pecora nera dell’eurozona. Uno dei tanti sintomi che l’emergenza epocale dei profughi sta cambiando la fisionomia dell’Europa e ne sta ridisegnando le alleanze.

 

merkel erdoganmerkel erdogan

La cancelliera è arrivata al vertice dopo essere stata chiusa con il premier turco Davutoglu fino a notte fonda per negoziare i dettagli di un accordo che dovrebbe favorire il ritorno ad una soluzione europea per la crisi dei migranti e salvarle, in sostanza, la carriera. L’idea è che la Turchia diventi il confine esterno della Ue dove i flussi dei profughi possano essere controllati e incanalati. Merkel ha già strappato l’inverno scorso 3 miliardi alla Ue perché Ankara possa gestire i rifugiati e sta favorendo i colloqui con Bruxelles per l’ingresso nella Ue.

 

supporter turchi di erdogan a berlino supporter turchi di erdogan a berlino

Di conseguenza, sul piano interno, senza mai rinnegare il suo rifiuto di imporre un limite ai richiedenti asilo, la cancelliera ha ceduto ai rivoltosi del suo partito ammettendo al congresso della Cdu di dicembre che i profughi devono essere “ridotti sensibilmente”. Il perno della sua strategia, per soffocare la fronda nel partito e il malumore crescente in Germania, è la Turchia. Ma i suoi calcoli sono minacciati, come si è visto anche ieri, da due incognite pesanti.

 

La prima è l’inaffidabilità della Turchia e la sua arroganza. Dopo il centesimo episodio di repressione della libertà di stampa, perfettamente consapevoli che l’Europa non avrebbe potuto far altro che tacere, consci di essere la chiave di volta per governare l’emergenza migranti, i turchi sono arrivati ieri al vertice alzando la posta.

PROTESTE ANTI ERDOGAN A BERLINO PROTESTE ANTI ERDOGAN A BERLINO

 

Davutoglu ha chiesto più soldi — dettaglio che i tedeschi si aspettano da settimane — ma anche un’accelerazione sull’adesione alla Ue e sulla liberalizzazione dei visti. In cambio, potrebbe prendersi i migranti economici, persino rifugiati siriani respinti dai greci o dalle navi della Nato che perlustrano l’Egeo. Ma stringere alleanze con un Paese che rilancia continuamente è pesante. Persino per un talento tattico come Merkel.

 

erdogan con merkel con le stampelle erdogan con merkel con le stampelle

La seconda incognita è il tempo. O meglio, la pazienza dell’Austria e quella degli elettori tedeschi. Werner Faymann ha il fiato sul collo dei populisti del Fpoe, votati ormai da un austriaco su tre. Ieri ha abdicato persino alle sue tipiche frasi involute per assumere un tono marziale e annunciare che «la rotta balcanica resterà chiusa». Ed è attorno a quella frase, riportata alla sesta riga della bozza dell’accordo tra la Turchia e i Ventotto, che si è consumato uno dei maggiori drammi. Gli sherpa tedeschi la volevano escludere dal testo.

curdi siriani turchia curdi siriani turchia

 

E’ il passaggio più problematico, per chi, come la cancelliera, sta tentando di trovare una soluzione europea: accettare nero su bianco il blocco dei confini austro-balcanico, la soluzione impaziente che Vienna ha adottato da gennaio, che sta isolando la Grecia e rischia di chiudere fuori anche l’Italia. Infine, Merkel ha bisogno di una “soluzione turca” non solo per fermare Faymann, ma per riconquistare la fiducia di un numero crescente di tedeschi. Sempre più convinti che abbia ragione Rainer Haseloff (Cdu), il premier del Sassonia-Anhalt, arrabbiatissimo con la sua cancelliera. Secondo lui, Merkel ha perso il controllo da tempo, sui profughi.

 

 

Profughi siriani in Turchia Profughi siriani in Turchia