DAGOREPORT – DI FRONTE ALLO PSICODRAMMA LEGHISTA SUL VENETO, CON SALVINI CHE PER SALVARE LA…
Estratti da milano.repubblica.it
Limite dei mandati per i governatori? "Sono d'accordo con Zaia e De Luca, e dico di più, questo limite non dovrebbe esserci nemmeno per i sindaci". Lo ha detto il sindaco di Milano Beppe Sala, intervenendo a Rtl alla trasmissione Non Stop News.
"In Europa nessun Paese ha un limite dei mandati ad eccezione del Portogallo che ha il limite di tre, noi dobbiamo sempre essere speciali? - ha aggiunto -. Poi c'è chi dice che c'è una eccessiva concentrazione di poteri, ma ci sono i consigli comunali, quello regionale, gli organismi di controllo, i giudici, la Corte dei conti e poi c'è il supremo controllore che è l'elettore".
Secondo il sindaco di Milano "ha ragione Zaia quando dice che non prende lezioni da chi sta da 30 anni in Parlamento, anche no". A chi gli chiedeva se farebbe volentieri un altro mandato a Milano il sindaco ha risposto dicendo: "Io sono un cultore di James Bond, c'è uno dei film interpretato dal mitico Sean Connery con Kim Basinger che si chiama 'Never Say Never Again', mai dire mai".
BEPPE SALA - IL SINDACO DEL RIONE VANITA - POSTER BY MACONDO
(…)
Caso Ramy, Sala: “Sbagliato inseguimento di 20 minuti, parole inaccettabili”
E ancora il sindaco ha commentato il caso Ramy: sul video registrato dalla dashcam di una delle auto dei carabinieri, che documenta l'inseguimento al motorino su cui viaggiava Ramy Elgaml, morto a Milano nel novembre scorso, "mi son fatto l'idea che ora, come dice il padre, non dobbiamo andare addosso ai carabinieri. Ci sono alcuni che sbagliano e poi c'è il grosso dei carabinieri che fa cose giuste. Qui hanno sbagliato, hanno fatto un inseguimento notturno di 20 minuti e in ogni caso quelle parole sono inaccettabili".
"Dobbiamo anche riconoscere che le forze dell'ordine fanno una fatica tutti i giorni per cercare di garantire la nostra sicurezza" ha sottolineato il sindaco. A chi gli chiedeva poi se a Milano si integrano bene le persone immigrate, dappertutto, Sala ha risposto: "Del tutto ovviamente no. Però posso dire che quando si parla di periferie, c'è stato un grande miglioramento in tanti luoghi periferici. Poi ci sono realtà, come il Corvetto e San Siro, dove dobbiamo ancora lavorare, ne siamo assolutamente consapevoli". La vicenda Ramy "spiega e dice tante cose - ha evidenziato Sala -.
MILANO TREMA LO SCERIFFO SALA - POSTER BY MACONDO
Da un lato il malessere che si cova in certe parti della città, e dall'altro basta guardare la reazione della famiglia di Ramy e del padre in particolare, che è veramente incredibile. Quel ragazzino, come nessuno di noi, non sarà stato un santo, ma aveva la bandiera dell'Italia in camera. Stiamo attenti a creare queste categorie, sennò non andiamo da nessuna parte. Sono meravigliato dalla continua reazione del padre di Ramy e dalla continua capacità di stare dalla parte giusta. Poi che ci sia ancora da lavorare è assolutamente certo".
Un tema che si collega a quello dello scudo penale per gli agenti: “Devono essere pagati meglio, formati meglio, devono essere protetti meglio ma non a livello legislativo. Penso che quella dello scudo penale sia veramente una sciocchezza, inizino a pagarli meglio e sarebbe già una grande cosa".
Divieto di fumo a Milano, Sala: “Città pioniera, andremo avanti”
"Nelle nostre economie moderne il vero tema è dove finiscono i miei diritti e dove iniziano i tuoi. Il non fumatore ha diritto di non vedersi fumare addosso e quindi di non subire un fumo passivo? Penso di sì. Noi qualche multa la stiamo facendo, ma è anche un fatto culturale". Così Sala in merito al divieto di fumo, che dal primo gennaio 2025 è esteso a tutte le aree pubbliche o ad uso pubblico all'aperto, incluse vie e strade, ad eccezione quindi delle aree isolate, in cui è possibile rispettare la distanza di 10 metri da altre persone. "Noi continueremo a fare delle multe - ha sottolineato Sala - ma è molto un fatto culturale e sono contento che i medici si stiano schierando dalla nostra parte. Una volta immaginare di non fumare al cinema o al ristorante era considerata una follia. Piano piano ci si arriva. Mi pare una campagna giusta".
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