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“BOSSI? LO AVEVO INVITATO, I SUOI INSULTI MI AIUTANO A MIGLIORARE” – SALVINI A VARESE FESTEGGIA I 40 ANNI DELLA LEGA, MENTRE L’ALA NORDISTA CHIEDE UN NUOVO LEADER. IL CAPITONE: “IO FACCIO IL MEGLIO DELLE MIE POSSIBILITÀ DA 10 ANNI, RISCHIANDO ANCHE NEL PRIVATO” – LA STOCCATA DI "CUOR DI MELONE" GIORGETTI: “GERARCHIA E DISCIPLINA NON DIVENTINO SERVILISMO”. E SULLA NECESSITÀ DI UNA NUOVA LEADERSHIP, INVOCATA DA BOSSI, IL GOVERNATORE VENETO LUCA ZAIA RISPONDE CHE… - I MILITANTI PUBBLICANO SUI SOCIAL LE FOTO SCATTATE CON BOSSI - VIDEO

 

Estratto da www.corriere.it

 

salvini festa 40 anni lega a varese

«Io non c’ero 40 anni fa, sono del 1973 e ho fatto la prima tessera nel ‘90. Ringrazio colui che tutto ha cominciato. Senza Umberto Bossi non saremmo qui e milioni di italiani non parlerebbero di libertà». E poi: «Io sono in Lega da 30 anni e sono abituato alle telefonate notturne e diurne di insulto e di polemica di Bossi, che avevo invitato qui, quindi mi servono per capire e migliorare».

 

Mentre il fondatore butta benzina sul fuoco invocando «un nuovo leader» per la Lega, il medesimo Salvini prova a spegnere l’incendio, usando ancora una volta, almeno in pubblico, parole di encomio per il Senatùr.

 

Alla «risottata» in piazza a Varese, per festeggiare i 40 anni del Carroccio, Salvini poi ricorda e ringrazia Roberto Maroni, scomparso nel novembre del 2022, «che ha preso il testimone e ha guidato la Lega nei mesi più complicati». E poi: «Io faccio il meglio delle mie possibilità da 10 anni, con anima, tempo e cuore e rischiando anche nel privato pur di portare avanti i nostri ideali». È un Salvini amarcord, che va indietro nel tempo, davanti ai militanti: «Ho preso la tessera della Lega nel 1990. È il 34esimo anniversario per me».

BOSSI SALVINI

 

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Significativo l’intervento di Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e leghista doc: «In questi anni di Lega abbiamo capito che non dobbiamo mollare mai. Certe volte bisogna urlare, altre stare zitti. Certe volte bisogna reagire, altre sopportare. Sono regole che continuo a considerare avendo fatto il segretario della Lega lombarda. Sono regole fatte di gerarchia e disciplina che non deve diventare mai servilismo, sarebbe un errore».

 

militanti leghisti con umberto bossi 4

E sulla necessità di una nuova leadership, invocata da Bossi, il governatore veneto Luca Zaia risponde così: «Io non entro in questo dibattito anche perché è sempre oggetto di polemiche. Continuo a dire quello che ho sempre detto: che la Lega nasce per raccogliere, parlo della Liga Veneta in questo caso — è la riflessione —, l’istanza della nostra gente e il tema identitario è fondamentale perché identità è assolutamente il motore che fa muovere non solo il consenso rispetto alla Lega la Lega Veneta, ma il consenso rispetto a tutti i partiti. Tutti i partiti vanno in difficoltà quando non c’è identità. Quindi io dico che è fondamentale investire nell’identità».

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