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Alessandro Trocino per il Corriere della Sera
Un Matteo Salvini a tutto campo, che sale su un acquascooter della Polizia («immenso orgoglio»), fa «colazione all' italiana col treccione di bufala campana», si fa intervistare dal Sunday Times, twitta e parla di immigrazione, Brexit, spiagge sicure, natalità e governo.
SALVINI E LA FOTO CON LA FACCIA NEL MIRINO
Il leader della Lega, nonché vicepremier e ministro dell' Interno, si sofferma sui molti casi di questi giorni di aggressioni e spari contro persone di colore e nega ogni allarme e ogni responsabilità: «Aggredire e picchiare è un reato, a prescindere dal colore della pelle di chi lo compie, e come tale va punito. Ma accusare di razzismo tutti gli italiani e il governo in seguito ad alcuni limitati episodi è una follia».
E aggiunge: «Ricordo che i reati commessi ogni giorno in Italia da immigrati sono circa 700, quasi un terzo del totale, e questo è l'unico vero allarme reale contro cui da ministro sto combattendo». Reati, che secondo i dati ufficiali del Viminale, sono in costante calo.
Salvini pubblica su Twitter un articolo che racconta delle critiche nei suoi confronti e scrive, in una pausa dalle vacanze sulla costa romagnola: «Tanti nemici, tanto onore!».
Frase che non passa inosservata, perché fa parte dell' armamentario verbale mussoliniano del Ventennio. Matteo Orfini lo invita a chiedere scusa o a lasciare il ministero e Nicola Zingaretti spiega che «Salvini cita Mussolini per coprire il fallimento del governo». Il «Secolo d' Italia» precisa che la frase non è filologicamente corretta perché Mussolini «disse molti nemici, non tanti nemici».
Salvini non è nuovo alla citazione. Rivendicò la frase quando fu pronunciata da Carlo Ancelotti, rivolta ad Arrigo Sacchi. Allora il calciatore spiegò che Mussolini non c'entrava nulla e che la frase fu pronunciata da Cesare ad Alesia, contro i galli. In realtà, la frase originaria risalirebbe al 1513 e sarebbe stata pronunciata dal condottiero tedesco Georg von Frundsberg. Comunque sia, Salvini l'ha usata di recente in polemica con il fumettista ZeroCalcare. E, tra le altre frasi mussoliniane, non si è fatto mancare anche «chi si ferma è perduto», detta durante le trattative con M5S.
SALVINI E TRECCIA DI MOZZARELLA DI BUFALA
Il vicepremier ieri ha spiegato anche che «alla fine del mandato, il governo sarà valutato sul numero di nuovi nati più che sul suo debito pubblico». Anche perché, spiega nell'intervista al Times, «la sinistra sta usando la bassa natalità come una scusa per importare migranti». Proprio per affrontare questo tema il governo, spiega Salvini, ha creato un ministero della Famiglia: «Per lavorare su fertilità, asili nido e aiuti fiscali per le famiglie».
Al quotidiano britannico Salvini affida anche il suo incoraggiamento alla premier Theresa May perché adotti una linea più dura nei confronti della Ue: «La mia esperienza nel Parlamento europeo mi dice che o ti imponi o ti truffano».
SALVINI SULL ACQUASCOOTER DELLA POLIZIA
Il vicepremier non nasconde il favore per il referendum che ha fatto uscire Londra dalla Ue: «È stato un esempio di partecipazione e libertà». Un esempio per l' Italia? Per ora non è previsto nel contratto di governo. Quanto agli attacchi da ambienti cattolici (Famiglia Cristiana ha titolato «Vade retro Salvini»), il vicepremier spiega che «persino nel Vangelo si può trovare ampia conferma che i numeri e limiti sono importanti» e che questi attacchi «arrivano da minoranze politicamente motivate».
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