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Tonia Mastrobuoni per “repubblica.it”
Sono solo le prime proiezioni, ma si profila un trionfo per la destra populista dell'Afd: in tutti e tre Land potrebbe aver superato il 10% dei voti. Nell'Est, in Sassonia-Anhalt hanno battuto tutte le stime schizzando al 23%.
Il miglior risultato che un partito abbia mai raggiunto alle prime elezioni - nel 2011 il partito di Frauke Petry neanche esisteva. Nel Baden-Wuerttenberg potrebbe essere diventato il terzo partito con il 14%, persino davanti alla Spd. Il tutto, con una partecipazione al voto aumentata enormemente, rispetto a cinque anni fa: tra il 5 e il 12% dei tedeschi in più si sono recati alle urne.
I due partiti di governo, Cdu e Spd, incassano cali ovunque, in qualche caso i socialdemocratici subiscono dei tracolli storici. Tranne in Renania-Palatinato: lì la governatrice uscente Malu Dreyer riesce addirittura a conquistare più voti rispetto a cinque anni fa e sale al 37,5%.
Anche i due presidenti uscenti del Baden-Wuerttenberg e del Sassonia-Anhalt sembrano godere del "bonus" da governatore in carica: i Verdi di Winfried Kretschmann hanno conquistato il 32%, otto punti in più rispetto a cinque anni fa, la Cdu di Reiner Haseloff incassa il 29% arretrando di tre punti: ma è prima.
Avvertimento per Merkel. La vittoria dell'Afd è un avvertimento ad Angela Merkel, d'altra parte due governatori su tre hanno appoggiato la sua politica dei profughi - peccato che siano rivali della Cdu. Ed è un po' questo il dato di difficile interpretazione: i conservatori perdono ovunque, per la Spd queste elezioni sono una caporetto senza precedenti, ma i candidati cristianodemocratici hanno preso tutti le distanze dalla cancelliera - la candidata della Renania-Palatinato Julia Kloeckner addirittura proponendo un piano B sui profughi. E gli elettori li hanno puniti. Un sondaggio interessante tra elettori della Cdu ha fatto emergere di recente che oltre il 50% pensa che Kloeckner e Wolf "non sono stati leali" con Merkel. Cosa abbiano deciso dunque di votare, è difficile da dire.
Alleanze in bilico I risultati complicano ovunque il quadro delle alleanze soprattutto a causa del crollo dei due grandi partiti e del boom dei populisti di destra dell'Afd.
Tutti rifiutano coalizioni con il partito di Frauke Petry, ma nessuno riuscirà a mettere insieme un governo con meno di tre partiti. Un'instabilità inedita, per la monolitica Germania, abituata a decenni di tranquille alternanze o a grandi coalizioni, insomma a coppie di governo. Solo negli ultimi anni, a causa del logoramento dei grandi partiti, sono spuntate le prime alleanze a tre, in Turingia ad esempio e in Schleswig-Holstein. Il trend continua.
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