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IN SASSONIA LA CDU VINCE SUL FILO CONTRO L'ULTRADESTRA DI AFD
(ANSA) - Una vittoria su filo del rasoio, ma pur sempre una vittoria: la Cdu si è affermata come prima forza politica in Sassonia, dove, stando alle ultime proiezione pubblicate in nottata ha ottenuto il 31,9% dei voti (nel 2019 raggiunsero il 32,1) rispetto all'ultradestra di Afd che si è piazzata al secondo posto con il 30,6% (27,5). Il partito di Sahra Wagneknecht ha esordito con il'11,8% mentre l'Spd ha ottenuto il 7,3% (7,7). La Linke è finita fuori dal parlamentino con un 4,5% (era al 10,4). I Verdi sono salvi con il 5,1% (ma con una netta perdita, erano all'8,6), mentre i liberali sono appena misurabili con lo 0,9 (4,5)
GERMANIA: SCHOLZ, RISULTATI IN TURINGIA E SASSONIA AMARI E PREOCCUPANTI
(LaPresse) - Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha definito i risultati delle elezioni statali in Turingia e Sassonia che hanno visto la netta affermazione dell'ultradestra dell'AfD (rispettivamente prima e seconda forza nei due Laender dell'est) "amari" e "preoccupanti".
"Il nostro paese non può e non deve abituarsi a questo. L'AfD sta danneggiando la Germania. Sta indebolendo l’economia, dividendo la società e rovinando la reputazione del nostro Paese”, ha detto Scholz, come riporta il Guardian,, aggiungendo che le previsioni più fosche, secondo cui i suoi socialdemocratici dell'Spd avrebbero potuto uscire per la prima volta dal parlamento di uno stato, non si sono materializzate.
SVOLTA RADICALE IN GERMANIA AFD FA IL PIENO IN DUE REGIONI VOLANO I ROSSOBRUNI FILORUSSI BJÖRN
Estratto dell’articolo di Uski Audino per “La Stampa”
Terremoto doveva essere e terremoto è stato. L'AfD vince, i partiti della coalizione di governo arretrano e il movimento di Sahra Wagenknecht diventa l'ago della bilancia.
Questa in estrema sintesi la descrizione del sisma che ha colpito ieri le due regioni a Est della'ex Cortina di ferro, Turingia e Sassonia.
L'Afd è nettamente la prima forza politica nel Land di Erfurt e in quello di Dresda se la sta giocando in un testa a testa con i conservatori della Cdu. In entrambi i casi le proiezioni danno il partito estremista di destra oltre il 30%. Il secondo fattore che emerge da queste elezioni […] è che la formazione rossobruna […], nata da una costola della Linke, il Bündnis Sahra Wagenknecht, diventa determinante (con il suo 11 e 15%) per formare le coalizioni di governo nei due Länder.
Se sommiamo questi due dati otteniamo un risultato che non si è mai verificato prima nella Germania del dopoguerra, e cioè che due forze al di fuori dallo spettro dei partiti tradizionali – AfD e Bsw – raggiungono insieme intorno al 40-45% dei consensi e possono influenzare come mai prima la direzione politica di due regioni. Senza AfD o senza Bsw niente governo in Turingia e Sassonia.
[…] Fin dalle prime proiezioni Björn Höcke, capolista di Alternative für Deutschland in Turingia, si è fatto avanti per reclamare per sé e per il suo partito «responsabilità di governo». «I partiti devono prendere atto di questo risultato storico», ha dichiarato […]. Per questa ragione «il muro di protezione deve cadere».
Höcke allude a quell'accordo implicito tra tutti partiti dell'arco costituzionale che evita accordi di coalizioni con AfD, una sorta di maledizione che accompagna l'ultradestra fin dalla nascita e che le ha impedito finora di governare […]. «Le persone vogliono il cambiamento e questo può esserci solo con l'Afd», ha concluso. Sahra Wagenknecht, forte di un risultato a due cifre in entrambi i Länder, ha chiarito di non essere una versione «light di Afd», ma rivendica «di aver intercettato un vuoto di rappresentanza» riguardo alla guerra in Ucraina e alla presenza dei missili americani in Germania.
Guardando i risultati di Sassonia e Turingia gli analisti vedono come unici governi possibili un'alleanza Cdu e AfD, che i cristiano-democratici hanno già detto di escludere, e in Turingia una coalizione Cdu, Bsw e Linke. Insomma i margini sono scarsi e la governabilità a rischio.
Il terzo elemento di queste elezioni è che i partiti della coalizione di governo hanno ricevuto una sonora lezione (un «Denkzettel» come si dice in Germania). Per la miseria dei risultati, i liberali spariscono dalla lista dei partiti in Turingia e in Sassonia raggiungono appena l'1%, mentre il partito del cancelliere, la Spd, scende in Turingia di due punti arrivando al 6,6% mantenendo in Sassonia il suo risultato di 5 anni fa, intorno al 7,7%.
I verdi perdono un punto e mezzo sia in Sassonia che in Turingia, rischiando in quest'ultimo Land di uscire dal Parlamento. Due su tre partiti di governo con grande probabilità non vedranno i loro rappresentanti entrare nei parlamenti regionali. Un messaggio molto chiaro.
Del resto, solo il 17% degli abitanti dei due Länder considera Scholz un buon cancelliere, riferisce un sondaggio di Infratest Dimap per Ard, mentre per l'82% degli intervistati il governo litiga troppo spesso e per il 70% fa troppo poco per la sicurezza.
Gli stessi temi mobilitano l'elettorato AfD: migrazione e criminalità. Sul tema dei migranti gli elettori AfD vorrebbero un netto cambio di passo con politiche più restrittive su accoglienza e diritto d'asilo, mentre sono allarmati sui dati relativi alla criminalità. E in più molti che non hanno votato alle precedenti elezioni del 2019, stavolta si sono presentati alle urne e la partecipazione è aumentata dal 69 al 73%.
Che impatto avrà ora questo voto sul resto della Germania? Ne avrà uno o si tratta di elezioni in due Länder con poco più di 5 milioni di aventi diritto al voto? L'esito di ieri non è isolato, riflette un trend già emerso alle elezioni europee, e che potrebbe replicarsi il 22 settembre alle regionali in Brandemburgo […] e a cascata nelle successive regionali all'Est.
Cosa succederebbe se i cinque nuovi Länder - come a tutt'oggi, a 34 anni dalla Riunificazione, vengono chiamate le regioni orientali della Ddr - vedessero tutte un'affermazione simile di AfD? Ricreare una forte divisione politica lungo la vecchia Cortina di ferro farebbe della Germania un Paese più forte o più instabile?
Poi c'è il tema del futuro cancelliere. Al momento la Cdu – attualmente all'opposizione - è il partito più forte al livello federale nei sondaggi. Ha quindi molte chance di esprimere il prossimo cancelliere alle elezioni del 27 settembre 2025.
Dall'esito di queste elezioni dipenderà se il futuro candidato sarà l'attuale leader debole Friedriech Merz o il padre-padrone della Csu, il populista bavarese Markus Söder. […]
MANIFESTO ELETTORALE DI OLAF SCHOLZ
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