SCIOCCHEZZAIO PALLONARO – L’ENIGMA DELLA SFINGE CONTE: ‘QUANDO FACCIO LA FORMAZIONE GUARDO I GIOCATORI DALLA TESTA FINO AL COLLO, POI VEDO LA FACCIA’’ – REJA CIN-CIN: ‘LA VIGNA STA CRESCENDO’

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1. IL GATTO DELLA BASSA E LA VIGNA DI EDY REJA
Antonio Dipollina per "La Repubblica"


- «Quando devo fare la formazione prima guardo i giocatori dalla testa fino al collo. Poi solo alla fine guardo il viso. A differenza di qualcun altro che guarda prima il viso». (Antonio Conte, Sky)

- Florenzi segna il gol meraviglia in rovesciata e poi alle telecamere di Sky dice: «Va così, io da terra calcio peggiormente che al volo». Lazzi e frizzi ovunque, il punto è che il termine invece è in disuso ma più che corretto.

- «Diamo la linea a bordocampo al nostro Marco Nosotti che sente molto questa partita dai tempi in cui era soprannominato il Gatto della Bassa e faceva il portiere del Sassuolo in serie B». (Maurizio Compagnoni, Sky)

- «Proviamo a vivacizzare la situazione mandando la pubblicità». (Giuseppe Bisantis di Tutto il calcio le tenta tutte pur di smettere almeno per un po' di commentare l'entusiasmante Bologna-Lazio. Radiouno)

- Molti commenti negativi davvero sullo spettacolo offerto da Bologna-Lazio, micidiale anticipo del sabato sera. Eloquente l'arbitro che ha cercato di alleviare la fatica ai telespettatori e agli altri concedendo alla fine solo due minuti di recupero.

- Reja: «Dite pure che non è stata una gran partita, io sono contento: la vigna sta crescendo». Sabrina Gandolfi: «Ma in senso buono, non nel senso che siete tutti ubriachi». Pasqualin: «Ricordatevi che Dante diceva che il vino è un composto di umore e luce». (Dibattito a notevole gradazione alcolica a Sabato Sprint, Raidue)

- In settimana Arrigo Sacchi ha detto a Repubblica che tutti gli allenatori sanno dare un gioco alla squadra ma che ci sono copioni che danno "Fronte del Porto" e altri che danno "Giovannona Coscialunga". Per tre quarti delle gare di serie A ci sono tifosi e telespettatori che farebbero follie pur di avere Giovannona.

- «E ricordate che domani sera ci attende un grande Monday Night» (Ilaria D'Amico si impegna allo spasimo per evitare di dire che si tratta di Inter-Chievo. Sky).

- «Purtroppo io a Nicola ci voglio bene, ma a questo punto... » (Il presidente del Livorno Spinelli affranto per l'esonero del tecnico al punto da dimenticare l'italiano, o qualcosa del genere).

- «Un paio di brividi molto freddi per il Calderon» (Sapido gioco di parole sullo stadio dell'Atletico Madrid da parte di Stefano Borghi, FoxSports).

- «Sull'infortunio di Rossi non so che dire: non sono un medico e nemmeno un infermiere» (Vincenzo Guerini, Sky).


2. DE CANIO SMENTISCE VARRIALE: «NON SONO DI CANIO»
Elio Pirari per ‘La Stampa'

- «Oggi abbiamo annullato il concetto di spazio», Ventura.


- «Conte, il mercato?». «Dio vede e provvede». Varriale polemico: «Con Dio che vede e provvede i tifosi si preoccupano».


- Scoop. La Scarnati incredula: «Garcia, perché dopo il ko con la Juve la Roma non si è depressa? Questa è una notizia».


- «Fuori Pirlo, Conte, lei non guarda in faccia nessuno». Conte precisa: «Quando faccio le sostituzioni guardo dalla testa fino al collo, poi vado a vedere la faccia».


- Lucidissima lettura di Beppe Dossena: «La classifica ci sta portando a una divisione netta tra le prime e le ultime».


- In controtendenza rispetto a sette giorni fa: «Honda è a Milano, ora valuteremo quando farlo giocare». E proprio mentre tutti aspettavano lo scoop televisivo di ogni tempo, Giunta ricorre alla categoria del dubbio: «Sia chiaro, ancora (ma è questione di ore, ndr), non sappiamo quale sarà il Milan di Seedorf».


- Di Marzo. Studio Sky: «Di Marzio, che nomi fai a Lotito? Denis, Maxi Lopez?». «So per certo che gli piace Quagliarella», certezza che agli occhi di Lotito lo trasforma in un buco nero: «Ahhh, De Marzio...», «Di Marzio», «Certo Di Marzo», «Di Marzio preside'», «ma lei chi è, il procuratore de Quaiarella? O siamo seri o 'namo a parla' ar bar, no?».


- Di Canio. Varriale: «A Bergamo c'è Di Canio». L'inviato: «De Canio». «Certo, vai con Di Canio». De Canio: «Varriale, lei sa bene che non sono Paolo Di Canio».


- Incontenibile entusiasmo di Mazzarri per l'arrivo di Thohir: «Del cambio di proprietà non sapevo nulla, ho sempre cercato di non pensarci, poi quando ho saputo ho protetto i calciatori, li ho tenuti al riparo».


- «La sua squadra non avrà un'indole poco aggressiva?». Montella: «In effetti un po' di indole ci manca, e l'indole è anche difficile da allenare». Sara Benci, sinceramente grata: «Grazie mister, lei ci ha dato degli spunti notevoli».

 

 

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