SCIOLTA CIVICA, SCAZZO CONTINUO! OLIVERO VA AL CONVEGNO UDC E MONTIMER VUOLE CACCIARLO - I CIVICI PEGGIO DEI POLITICI!

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Alberto D'Argenio per "la Repubblica"

È arrivato il momento del big bang. Questa volta Scelta Civica rischia davvero di esplodere. Non sono più le schermaglie con l'Udc di Casini a minare la creatura politica di Monti, ma una crisi interna che può portare al suo dissolvimento. Monti mette nel mirino Andrea Olivero, ex presidente delle Acli e coordinatore di Sc che in questi mesi ha agito in stretto contatto con lui, difendendone le scelte e dandogli copertura politica. Eppure ora la testa di Olivero potrebbe cadere per volontà dello stesso Monti. Ma la situazione potrebbe sfuggirgli di mano.

Venerdì scorso un gruppo di parlamentari di Sc e dell'Udc partiti che stanno divorziando organizza un convegno sul popolarismo. Tra i civici ci sono Dellai, Marazziti, Balduzzi, Gitti e altri. Anche Olivero decide di partecipare al seminario. Subito i laici montiani accusano il coordinatore di intelligenza col nemico visto che l'Udc - i cui parlamentari sono in uscita dai gruppi con Sc - è sospettato di voler sfilare deputati e senatori a Monti. L'ex premier si infuria. Si sente tradito. Nel week end Olivero e Monti si sentono, c'è il chiarimento. «Presidente, io sono andato a quel seminario solo per tenere uniti i nostri».

La vicenda sembra chiusa ma lunedì notte Monti manda una mail ai parlamentari che terremota il partito. Convoca un'assemblea per oggi con un solo punto all'ordine del giorno: l'elezione del nuovo presidente (oggi Monti) e/o del coordinatore (oggi Olivero). Come dire, «o io o lui».

Dallo staff dell'ex premier confermano: «Olivero riconosca di avere sbagliato o si va al voto». E non si esclude che Monti possa addirittura presentarsi dimissionario per forzare la conta interna. Il portavoce di Sc, Benedetto della Vedova, aggiunge: «O lavoriamo insieme oppure non si va da nessuna parte. Se Monti lascia, il partito sparisce».

Nel gruppo in molti sono stupiti dell'atteggiamento dell'ex premier - vissuto come strumentale - e si chiedono se sia così certo di avere i numeri. Si racconta di una maggioranza pronta a ribellarsi per via dei malumori e dubbi sulla sua leadership. Da vedere se poi tutti gli scontenti avranno il coraggio di votargli contro.

Olivero ai suoi garantisce che è pronto a dimettersi per evitare lo scontro. Ma anche in questo caso il partito andrebbe verso il burrone. Via Olivero, ci si aspetta che Monti proponga come nuovo coordinatore Linda Lanzillotta. «Non passerà», è il pronostico più diffuso tra i civici. E a quel punto, spiega un deputato vicino a Olivero, «liberi tutti, noi cattolici ce ne andremo per la nostra strada e sarebbe la fine di Sc».

Consapevoli del rischio, ieri sera i capigruppo Dellai e Susta cercavano di convincere Monti a rinviare la conta, ma l'ex premier sembrava determinato. Secondo molti interlocutori vuole mostrare il pugno duro per mettere fine alle correnti (Sc è da sempre spaccata tra cattolici e laici, a loro volta divisi tra chi proviene da Italia Futura e gli altri) e riprendere in mano il partito. Il sospetto è che il fine ultimo sia quello di prendere il posto di Berlusconi nel centrodestra anche per essere sostenuto dal Ppe quando, nel 2014, ci
sarà il rinnovo dei vertici Ue.

 

Mario Monti discute con il portavoce del suo partito Andrea Olivero OLIVERO BOMBASSEI RICCARDI MONTI ILARIA CAPUA MONTEZEMOLO BALDUZZI monti casini MONTI RICCARDI LORENZO DELLAIAndrea Romano