
FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA…
Fabrizio Peronaci per "Corriere della Sera"
C'è anche l'analoga inchiesta giudiziaria sulle spese e gli sprechi in Campania, oltre a quella sul «sistema Fiorito» nel Lazio, che viene seguita con molto interesse ai piani alti della Regione per i suoi inevitabili risvolti politici.
Da una persona in particolare: Salvatore Ronghi, napoletano verace, ribattezzato dagli avversari l'«uomo della congiuntivite» per alcune memorabili scivolate oratorie, attuale braccio destro di Renata Polverini che lo ha scelto come segretario generale alla Pisana con uno stipendio di 189 mila euro, ex sindacalista Cisnal, poi Ugl, ma anche ex Msi, ex An da cui uscì sbattendo la porta nel 2008 per la mancata candidatura a deputato, nonché ex Mpa, ex vicepresidente del consiglio regionale campano e oggi stratega del movimento polveriniano «Città nuove»...
à sull'asse Napoli-Roma, dunque, che Ronghi, 60 anni, ha costruito la sua ascesa: nella capitale nel 2010 ci è arrivato lo stesso, da super-manager. Con una gratifica aggiuntiva: la nomina nel Cda della Fondazione cinema per Roma. Ma intanto in Campania continua a muoversi da «colonnello», capace di controllare un bel numero di voti e politici locali come fondatore del gruppo «Forza del sud», nato un anno fa.
Ecco perché, fatalmente, l'inchiesta napoletana viene attentamente monitorata dall'uomo forte della Pisana: se la tempesta si dovesse estendere al parlamentino campano, infatti, il doppio scandalo spazzerebbe via pure il progetto di «Città nuove», fondato sull'asse Lazio-Campania-Calabria (nelle persone dei governatori Polverini, Caldoro e Scopelliti), del quale lo stesso Ronghi rappresenta il deus ex machina e la cinghia di trasmissione. Dev'essere alla luce di questo complicato risiko politico che ieri, forse nella convinzione che gli elettori napoletani abbiano più pelo sullo stomaco dei romani, Salvatore Ronghi ha deciso di uscire allo scoperto.
Lo ha fatto con un'intervista al Mattino di sorprendente sincerità . Nel titolo c'è tutto: «L'incarico nel Lazio alla mia fidanzata? Mi fido di lei». Il riferimento è a una vicenda già nota ma rimasta sottotraccia, che contrasta con la fama di fustigatore delle «folli spese» di Bassolino che il nostro si era guadagnato dal suo scranno alla Regione Campania. In sintesi: un annetto dopo essere «salito» a Roma, Ronghi convince la Polverini della necessità di istituire un ufficio per la «Verifica dell'attuazione del programma». Bene.
La proposta 18893 del 22 settembre 2011, nelle prime righe, riesce persino a strappare un sorriso, laddove si specifica che la giunta regionale, «sentito il Segretario Generale», delibera di conferire l'incarico di responsabile «alla dott.ssa Gabriella Peluso, nata a Napoli il 24 febbraio 1974», eccetera. Con il parere positivo del più maturo compagno, insomma, la signora ottiene posto e «ricongiungimento». A 122 mila euro l'anno.
«Le persone chiamate sono di fiducia mia e di Renata - spiega adesso Ronghi -. Gabriella ha un curriculum di tutto rispetto ed era già una funzionaria regionale in Campania. Ma soprattutto ha la nostra fiducia». Ci mancherebbe: vivono insieme.
Un altro passaggio dell'intervista è invece rivelatore della partita politica in corso: «Nel Lazio io e la presidente ci siamo trovati di fronte a una situazione in cui i consiglieri manovravano per aiutare i comuni amici», svela il segretario generale. In Campania invece «noi tagliammo i fondi ai partiti del 40%... A quei tempi di spese da verificare ce n'erano, ora non più, a quanto mi risulta». A Roma si ruba ancora, a Napoli meno: questo il messaggio. Toccando ferro, s'intende. Perché se scattasse l'effetto-domino su un altro asse, quello delle Procure, salterebbe tutto.
FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA…
DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA DALL'ENTRATA IN SCENA DI…
FLASH! - DAVANTI ALLA PROPOSTA DI POSTE ITALIANE DI ACQUISIRE LA QUOTA DEL 23,75% DI TIM IN MANO A…
TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE…
DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO…
DAGOREPORT - DUE VISIONI CONTRAPPOSTE SUL FUTURO DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA (ASPI) SI SONO…