![fortunato ortombina barbara berlusconi diana bracco giovanni bazoli teatro alla scala](/img/patch/02-2025/fortunato-ortombina-barbara-berlusconi-diana-bracco-giovanni-bazoli-teatro-alla--2096020_600_q50.webp)
DAGOREPORT - MA CHE È? LA SCALA O UNO YACHT CLUB? IL REQUISITO PRINCIPALE PER ENTRARE NEL CDA DELLA…
Eleonora Martini per "il manifesto"
Sindaco IgnaÂzio Marino, sul proÂgetto di demoÂliÂzione di via dei Fori impeÂriali esiÂste già un vostro piano o siamo ancora alla discusÂsione preliminare?
EsiÂste già un piano del Comune abbaÂstanza detÂtaÂgliato che mira a reaÂlizÂzare il parco archeoÂloÂgico più grande del piaÂneta. Un piano che purÂtroppo arriva tarÂdiÂvaÂmente: basti penÂsare che la prima volta che si scrisse una legge per la sisteÂmaÂzione dell'area archeoÂloÂgica di Roma è stato nel 1881 con il miniÂstro della PubÂblica istruÂzione Guido BacÂcelli che inseÂdiò una comÂmisÂsione col comÂpito di sisteÂmare la zona monuÂmenÂtale della CapiÂtale arriÂvando infine alla prima legge sulla zona archeoÂloÂgica romana, la 4730 del 14 luglio 1887.
Quindi con 125 anni di ritardo, e già allora l'area indiÂcata era la stessa che indiÂchiamo oggi: il Foro romano, i Fori impeÂriali, il ColosÂseo, il Foro di AuguÂsto, parte del Celio, il Circo MasÂsimo, le terme di CaraÂcalla e la via Appia antica.
Ma è proÂprio di queÂsto che ha bisoÂgno Roma?
à un'esigenza, non un'idea bizÂzarra: né di Guido BacÂcelli, né una mia reiÂteÂraÂzione. Tutto queÂsto si giuÂstiÂfica perÂché in queÂsti luoÂghi è nata la civiltà occiÂdenÂtale. Sotto il balÂcone dell'ufficio del sinÂdaco c'è la TriÂbuna dei Rostri dove è salito Marco AntoÂnio per proÂnunÂciare l'orazione funeÂbre per GiuÂlio Cesare. Accanto c'è la via Sacra, dove i solÂdati che torÂnaÂvano dalle camÂpaÂgne di guerra depoÂsiÂtaÂvano gli ori frutto dei sacÂcheggi, e sulla quale hanno camÂmiÂnato CiceÂrone e VerÂcinÂgeÂtoÂrige, CatiÂlina e Catone.
à chiaro insomma che è capiÂtato a noi posÂseÂdere queÂste aree ma abbiamo la responÂsaÂbiÂlità e il priÂviÂleÂgio di custoÂdirle e valoÂrizÂzarle nell'interesse dell'umanità .
Ai romani, che vedranno sconÂvolta tutta la viaÂbiÂlità , proÂbaÂbilÂmente con grosse riperÂcusÂsioni sul trafÂfico citÂtaÂdino, cosa ne verrà ?
Sulla viaÂbiÂlità io sono molto netto: è vero, se aprisÂsimo alle auto un tratto della Via Sacra cerÂtaÂmente scaÂriÂcheÂremmo una parte del trafÂfico urbano, ma io sono assoÂluÂtaÂmente conÂtraÂrio. Non posÂsiamo assuÂmerci la responÂsaÂbiÂlità di danÂnegÂgiare un'area già molto danÂnegÂgiata e saccheggiata. Ma il parco archeoÂloÂgico è anche una straorÂdiÂnaÂria e non utiÂlizÂzata risorsa ecoÂnoÂmica.
Già da subito, dal 21 aprile prosÂsimo, abbiamo proÂgramÂmato ogni sera tre cicli di spetÂtaÂcoli a pagaÂmento in sei linÂgue diverse: attraÂverso oloÂgrammi e tecÂnoÂloÂgie lumiÂnose ricoÂstruiÂremo nell'aspetto oriÂgiÂnaÂrio la Roma di AuguÂsto di dueÂmila anni fa e il TemÂpio di Marte VenÂdiÂcaÂtore che venne costruito in 40 anni dall'imperatore AuguÂsto a ridosso dei MerÂcati di TraÂiano. à un proÂgetto reaÂlizÂzato non con i soldi del comune ma avremo un ritorno in tre anni del 150% delle risorse investite.
Chi ha inveÂstito su queÂsto progetto?
Zètema, una società conÂtrolÂlata dal comune con fondi proÂpri. E queÂsto è solo l'inizio. PerÂché credo che in nesÂsun posto al mondo avrebÂbero utiÂlizÂzato il ColosÂseo come una rotaÂtoÂria sparÂtiÂtrafÂfico, o lasceÂrebÂbero al buio e non fruiÂbili di notte queÂste nostre aree uniÂche al mondo. Vogliamo che Roma torni al cenÂtro del dibatÂtito culÂtuÂrale del piaÂneta. Ma per conÂtiÂnuare queÂsto proÂgetto abbiamo bisoÂgno che il miniÂstero dei Beni culÂtuÂrali istiÂtuiÂsca una comÂmisÂsione per vedere quali dei vinÂcoli impoÂsti nel 2001 dall'allora governo BerÂluÂsconi è posÂsiÂbile rimuoÂvere. AveÂvamo cominÂciato a discuÂterne col miniÂstro Bray e tre giorni fa ho inconÂtrato FranÂceÂschini, anche per parÂlare dell'accesso ai fondi euroÂpei a cui stiamo lavoÂrando dall'inizio di febbraio.
Per il ColosÂseo, dopo il falÂliÂmento della via comÂmisÂsaÂriale, si è dovuti arriÂvare al restauro sponÂsoÂrizÂzato da Diego Della Valle. Per queÂsto proÂgetto, c'è l'ipotesi di troÂvare un "club di Mecenate"?
Non è solo un'ipotesi, è un lavoro molto avanÂzato con un gruppo di filanÂtropi interÂnaÂzioÂnali. Ma la difÂfeÂrenza con una sponÂsoÂrizÂzaÂzione priÂvata è che noi non vogliamo inneÂscare risvolti di tipo comÂmerÂciale o pubÂbliÂciÂtaÂrio. Stiamo chieÂdendo di inveÂstire risorse ecoÂnoÂmiÂche allo scopo di parÂteÂciÂpare appunto a un "club di filanÂtropi" che senta il bisoÂgno, l'onore e l'orgoglio di parÂteÂciÂpare a queÂsta opera. E già abbiamo un numero di donaÂtori certi o potenÂziali: sinÂgoli imprenÂdiÂtori molto beneÂstanti o addiÂritÂtura Stati che hanno inteÂresse a dimoÂstrare quanto ci tenÂgano a queÂsta area archeoÂloÂgica simÂbolo della civiltà occidentale.
Eppure, se tra gli esperti di archeoÂloÂgia si discute di quale era romana vada riporÂtata alla luce, molti archiÂtetti e urbaÂniÂsti proÂponÂgono un'altra idea di città , con il cenÂtro antico di Roma arricÂchito e valoÂrizÂzato da opere moderne, come avviene in altre capiÂtali europee.
à un dibatÂtito inteÂresÂsante e imporÂtanÂtisÂsimo, e per queÂsto ho solÂleÂciÂtato Bray e adesso FranÂceÂschini a istiÂtuire una comÂmisÂsione di altisÂsimo livello. PerÂché non ho l'arroganza di immaÂgiÂnare che possa essere io o la giunta a deciÂdere. SapÂpiamo che al di sotto dei Fori impeÂriali si potrebÂbero riporÂtare alla luce i Fori di Nerva e di Cesare e parte del Foro di AuguÂsto. Ma sopra queÂsti Fori si è costruito nei quasi due milÂlenni sucÂcesÂsivi. Non posso essere io a dire quale proÂgetÂtuaÂlità e quale visione sia la migliore.
Ma poi, una volta riporÂtata alla luce l'antica Roma, la lasceÂremo marÂcire come avviene ora, e non solo nella CapiÂtale? D'altronde, sulla manuÂtenÂzione dei siti archeoÂloÂgici e sugli spreÂchi di sovrinÂtenÂdenze e comÂmisÂsari ha già detto tutto la Corte dei conti...
Nella nostra visione, con gli incassi dei biglietti, insieme ai fondi euroÂpei e alle donaÂzioni filanÂtroÂpiÂche, si può conÂtriÂbuire signiÂfiÂcaÂtiÂvaÂmente alla manuÂtenÂzione di queÂsti luoÂghi unici al mondo. Anche se deve essere garanÂtita la posÂsiÂbiÂlità di accesso culÂtuÂrale a chi ha meno risorse, come gli stuÂdenti o gli anziani. PreÂsto avvieÂremo ulteÂriori pedoÂnaÂlizÂzaÂzioni e posso dire che l'idea è di reaÂlizÂzare il parco archeoÂloÂgico entro la fine di queÂsta consigliatura.
DAGOREPORT - MA CHE È? LA SCALA O UNO YACHT CLUB? IL REQUISITO PRINCIPALE PER ENTRARE NEL CDA DELLA…
PAPA FRANCESCO COME STA? IL PONTEFICE 88ENNE È TORNATO DAL BLITZ DI 9 ORE IN CORSICA DEL 15…
DAGOREPORT – MUSK È IL “DOGE”, MA IL VERO BURATTINO DELLA TECNO-DESTRA USA È PETER THIEL. PER…
FLASH! - TRA I FRATELLI D’ITALIA SERPEGGIA UN TERRORE: CHE OLTRE AI MESSAGGINI PRO-FASCISMO E AI…
LA “SANTA” NON MOLLA – DI FRONTE AL PRESSING SEMPRE PIÙ INSISTENTE DEI FRATELLI D’ITALIA, COMPRESO…
DAGOREPORT - GIORGIA MELONI SOGNA IL FILOTTO ELETTORALE PORTANDO IL PAESE A ELEZIONI ANTICIPATE?…