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DAGOREPORT - DA IERI SERA, CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO…
L’ATTACCO MISSILISTICO IN SIRIA È STATO IL “MINIMO SINDACALE”, CIOÈ UN ATTO VOLTO A SALVARE LA FACCIA DOPO LE CONSIDERAZIONI AVVENTATE DI TRUMP E MACRON. I NOSTRI EROI IN SOSTANZA SI SONO ACCORDATI CON PUTIN SU SITI CHE SI POTEVANO COLPIRE - UN ATTACCO PARTITO DA NAVI E SOTTOMARINI SENZA L’AUSILIO DELL’AVIAZIONE EVITANDO COSÌ DI ESSERE FACILMENTE ABBATTUTI DALLA CONTRAEREA SIRIANA ASSISTITA DAI RUSSI - IN ITALIA UN GOVERNO PER L’ORDINARIA AMMINISTRAZIONE E' UN ALIBI PER TUTTI I PARTITI
1. DAGONEWS
L’attacco missilistico di questa notte in Siria è stato il “minimo sindacale”, cioè un atto principalmente volto a salvare la faccia dopo le considerazioni avventate di Trump e Macron. I nostri eroi in sostanza si sono accordati con Putin sui tre siti chimici che si potevano colpire.
Un attacco missilistico partito da navi e sottomarini senza l’ausilia dell’aviazione evitando così di essere facilmente abbattuti dalla contraerea siriana assistita dai russi.
Il ripetersi di altri attacchi dipende dalla riunione del Consiglio di Sicurezza convocato d’urgenza. Ovvio che una escalation non conviene a nessuno.
L’Europa è assente nel modo più assoluto nel teatro della politica internazionale. L’Italia è in linea con la Germania per il non-intervento; avere poi un governo per l’ordinaria amministrazione rappresenta un alibi per tutti i partiti. Di Maio e Salvini scivolano verso l’irrilevanza.
2. IN SIRIA LA "TERZA GUERRA MONDIALE" DURA MENO DI UN'ORA
Daniele Raineri per Il Foglio.it
Dopo una settimana di attesa in cui sono stati molto citati la guerra americana in Iraq (durata otto anni), l’intervento Nato in Libia (durato otto mesi) e anche il possibile scoppio della “Terza guerra mondiale”, questa notte è arrivata la rappresaglia militare occidentale in Siria ed è durata meno di un’ora. Poco dopo le quattro del mattino locali America, Francia e Regno Unito hanno attaccato tre obiettivi, uno nell’area della capitale Damasco e due nei pressi della città di Homs: un centro di ricerca legato al programma clandestino per produrre armi chimiche e due installazioni militari usate per produrre e nascondere le armi chimiche (in forma ancora inerte) e anche un centro di comando dell’esercito siriano incorporato in uno dei siti.
Gli americani hanno lanciato 118 missili da tre navi – quindi il doppio dei 59 missili lanciati un anno fa contro la base di al Sheyrat per un’azione di deterrenza che si è rivelata inutile – e anche fatto decollare bombardieri B-1, gli inglesi hanno fatto alzare quattro aerei Tornado e i francesi hanno usato i loro Rafale.
Prima dell’alba sono arrivate anche molte notizie di esplosioni e di bombardamenti vicino altre basi, soprattutto attorno alla capitale Damasco, ma si trattava della risposta della contraerea siriana. Le caserme della Quarta divisione della Guardia repubblicana comandata da Maher al Assad, fratello del presidente Bashar, e del gruppo libanese Hezbollah – due bersagli molto importanti e anche simbolici – non sono state colpite come invece era sembrato nei primi momenti.
attacco in siria 1
SIRIA
attacco in siria
attacco contro la siria
attacco in siria 1
i potenziali obiettivi dei bombardamenti americani in siria
SIRIA RUSSIA
siria
VIGNETTA ELLEKAPPA - DI MAIO SALVINI E LA SIRIA
attacco siria - aereo inglese
attacco in siria 3
attacco in siria 2
attacco in siria
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