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Barbara Palombelli per "il Foglio"
Buone notizie per noi quasi anziani. La rottamazione è rimandata, archiviata, messa in soffitta. Possiamo tornare a circolare tranquilli, non dobbiamo rintanarci in eremi isolati, nascondendo con vergogna rughe e capelli grigi. La vecchiaia ha già vinto le elezioni, al di là dei sondaggi e delle previsioni.
E' l'unico dato certo di questa tornata elettorale che si giocherà nella luna piena del 24 e 25 febbraio, sotto il segno dei Pesci, una congiuntura astrale non felicissima (le legislature più lunghe e solide sono nate tutte con l'Ariete, segno della spinta in avanti). I signori che si contenderanno il governo del paese hanno raggiunto tutti, come si diceva una volta, "una certa età ". Il premier compirà settant'anni il prossimo marzo, il supereroe Silvio va per i 77, Beppe Grillo 65, Pier Luigi Bersani 62 a settembre (lo stesso giorno, il 29, di Berlusconi, e questa coincidenza eccita moltissimo gli astrologi).
Un record mai visto prima, basti pensare che un Bettino Craxi arrivò a Palazzo Chigi nel 1983 a 49 anni, dopo una lunghissima vita politica. Chi aveva sperato/temuto un repulisti generale, dovrà ricredersi. Indietro tutta con i giovanilismi, via le camicie bianche alla Tony Blair - imitato da Matteo Renzi, via i ciuffi ostentati, niente pupi e carrozzine al parco da esibire. Benissimo invece i loden, il doppiopetto, le sciarpe, un po' di tintura (il duo BB), il passo lieve, la lettura a un metro dagli occhi.
"Forza nonni" potrebbe essere lo slogan che unisce i leader del futuro. Camomille e tisane, sedie a dondolo, musiche lente, un po' di cyclette a velocità 2, una passeggiatina digestiva dopo cena, un bel libro sul comodino accanto alle pillole. Questo sarà il menu per i giornalisti addetti al "colore", nei prossimi mesi. Addio camper e addio ragazzotti pimpanti nei ministeri... Si va sul classico.
Zero vacanze, per carità . Zero frivolezze. Serate in pochi, a letto presto. Molte messe, i funerali sempre, mentre viene compulsato nervosamente il calendario delle festività religiose. In attesa della solenne cerimonia del 4 febbraio - in ricordo dei patti Lateranensi - che ogni anno stila la hit parade delle preferenze vaticane. Tutti cercano i voti e il consenso della chiesa, nemmeno fossimo nel 1948. Si evocano papi, cardinali giusti, associazioni cattoliche, ciascuno dice di avere la sua al fianco. Grillo è stato addirittura paragonato a Gesù.
Ma il ragazzo morto sulla croce vittima del primo sondaggio - falso come tutti quelli che sarebbero seguiti - aveva da poco passato i trenta. Diventa paradossale che questo sinedrio di esperti contesti ad altri l'età o gli anni trascorsi, fa sorridere che siano tutti impegnati a reclutare giovani, donne, volti e corpi nuovi da esibire nelle liste qua e là . Eppure, una sottile rassicurazione si impadronisce dei nostri cuori. Nessuna avventura ci travolgerà , non saremo ancora inutili, per ora possiamo ancora andare. Mica male, in fondo.
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