fidanza meloni

“UN PARTITO CHE HA NELLE SUE FILE DUE TIPI COME CARLO FIDANZA E ROBERTO JONGHI LAVARINI PUÒ ASPIRARE ALLA GUIDA DEL GOVERNO?” – MARCELLO SORGI: “C'È UNA QUESTIONE APERTA CHE MELONI, PRESTO O TARDI, NON POTRÀ ELUDERE” – “FINI ALMENO FECE UN TENTATIVO DI INNESTARE NEL CORPACCIONE DEL PARTITO POST-FASCISTA QUALCHE FIGURA DI INTELLETTUALE CHE AVREBBE DOVUTO SCOLORIRE L'ANIMA PIÙ DURA DELL'EX-MSI. MELONI INVECE HA VOLUTO INTORNO A SÉ LA GENERAZIONE NUOVA DELLA DESTRA GIOVANILE, SENZA ALCUN RIGUARDO PER LE BIOGRAFIE PERSONALI E PER IL PASSATO NON SEMPRE ESEMPLARE…”

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Marcello Sorgi per “La Stampa”

 

marcello sorgi

Un partito che ha nelle sue file due tipi come Carlo Fidanza e Roberto Jonghi Lavarini, il primo autospeso dopo le rivelazioni dell'inchiesta di Fanpage, entrambi difesi dalla leader Meloni, può aspirare alla guida del governo?

 

Quasi quasi verrebbe da concordare con Berlusconi, che i suoi alleati li conosce bene, ed esclude, per loro, un futuro a Palazzo Chigi.

 

CARLO FIDANZA GIORGIA MELONI

Anche se le rivelazioni che riguardano i due partiti hanno effetti diversi. Nel caso di FdI, infatti, oltre al dubbio sulla disponibilità a finanziamenti illeciti di campagne elettorali, emerge la storica carenza di dirigenti politici della destra.

 

Fini almeno fece un tentativo, tra molte resistenze interne, di innestare nel corpaccione del partito post-fascista qualche figura di intellettuale che avrebbe dovuto scolorire l'anima più dura dell'ex-Msi.

 

carlo fidanza inchiesta di fanpage

Meloni invece, pur tenendosi i reduci dell'esperienza di Alleanza nazionale, tal che La Russa è oggi considerato il numero due di FdI, ha voluto intorno a sé la generazione nuova della destra giovanile, senza alcun riguardo per le biografie personali e per il passato non sempre esemplare.

 

GIORGIA MELONI E GIANFRANCO FINI

Da questo punto di vista i due casi di Fidanza e Jonghi Lavarini sono emblematici. Giovani nostalgici del fascismo e in qualche caso anche del nazismo, assurti in fretta, per mancanza di competitors interni nel partito, a incarichi di responsabilità istituzionale, come la guida della pattuglia di eletti al Parlamento europeo.

 

GIORGIA MELONI E GIANFRANCO FINI

Ora che il velo è caduto, non sorprende che, conoscendo il rigore di Bruxelles e Strasburgo su certi argomenti, Fidanza sia corso ad autosospendersi, sperando di evitare conseguenze più serie.

 

Ma dietro a questo caso c'è una questione aperta che Meloni, presto o tardi, non potrà eludere: perché diversamente da Alleanza Nazionale, il partito di Fini che nacque sulla base di una pubblica abiura di ogni nostalgia del fascismo, Fratelli d'Italia non ha mai voluto affrontare pubblicamente il problema.

 

carlo fidanza chiara valcepina roberto jonghi lavarini

Dando per scontato che ci avevano pensato i fratelli maggiori di An. Ma non esplicitando mai chiaramente se le conclusioni a cui erano giunti nello storico congresso di Fiuggi del 1994 siano ancora condivise, e in che modo, da FdI. Un'affermazione che, oltre a portare chiarezza, farebbe giustizia di certe inspiegabili carriere.

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