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PUR DI SFRUTTARE I CENTRI IN ALBANIA, GIORGIA MELONI TENTA IL COLPO DI SCENA: CAMBIARNE L'USO E AGGIRARE LE TOGHE – IL GOVERNO PREPARA UN DECRETO BIS PER L’ALBANIA: L’OBIETTIVO È TRASFORMARE I DUE CENTRI DI GJADER E SHENGJIN IN CPR, CIOÈ CENTRI PER I RIMPATRI DI IRREGOLARI, PER NON DOVERE PIÙ CHIEDERE LA CONVALIDA DEI TRATTENIMENTI DEI MIGRANTI, ORA AFFIDATA ALLE CORTI D’APPELLO, CHE HANNO SEMPRE RIGETTATO I FERMI – MA IL PROGETTO PONE DIVERSI PROBLEMI GIURIDICI E COMUNQUE BISOGNEREBBE ATTENDERE L’ENTRATA IN VIGORE DELLE NUOVE NORME UE…
1. MIGRANTI IN ALBANIA UN NUOVO DECRETO: TRASFERIRE GLI IRREGOLARI
Estratto dell’articolo di Alessandra Ziniti e Lorenzo De Cicco per “la Repubblica”
matteo piantedosi e giorgia meloni in albania con edi rama ai futuri centri migranti
Il decreto bis sull’Albania è in incubazione. Il governo lo sta davvero valutando, come raccontava ieri il ministro degli Affari Ue, Tommaso Foti, nell’intervista a Repubblica. E per la prima volta l’esecutivo sta considerando di stravolgere il progetto originario, pur di evitare che i centri costruiti sull’altra sponda dell’Adriatico rimangano ancora deserti per mesi. […]
La premier Giorgia Meloni ne ha discusso venerdì pomeriggio col ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e col sottosegretario di Palazzo Chigi, Alfredo Mantovano. L’ipotesi prevalente, secondo fonti a conoscenza del dossier, sarebbe questa: trasformare i due centri albanesi in Cpr, cioè centri per i rimpatri. Non più quindi strutture per ospitare i migranti caricati dai pattugliatori della Marina nelle acque internazionali del Mediterraneo, in attesa che vengano espletate le procedure di frontiera accelerate.
centro migranti DI GJADER IN ALBANIA
Ma centri pensati per i migranti irregolari già presenti in Italia e che hanno in tasca il decreto di espulsione. In questo modo verrebbero tagliato un passaggio: la convalida dei trattenimenti dei migranti, ora affidata alle Corti d’appello, che però hanno sempre rigettato i fermi, così come avevano fatto all’inizio le sezioni Immigrazione dei tribunali.
I due centri in Albania diventerebbero Cpr tradizionali a tutti gli effetti. Shengjin, che oggi è un hotspot destinato alle procedure d’ingresso e prima accoglienza, e Gjader, dove sono stati tirati su due centri: la struttura grande, per il trattenimento e le procedure di verifica dei requisiti, e un piccolo Cpr, pensato per i migranti con la convalida del trattenimento (mai concessa dai giudici).
giorgia meloni - migranti albania - vignetta altan
Sullo sfondo c’è anche un’altra ipotesi di cui si sarebbe discusso, nel governo. È l’idea lanciata da Matteo Renzi: sfruttare Shengjin e Gjader come penitenziari per i detenuti albanesi oggi in Italia. Ma Meloni non potrebbe più raccontare che il progetto ha un valore di «deterrenza» per i migranti che si mettono in viaggio verso l’Italia.
Di fatto, l’idea del governo è considerare Gjader come se fosse parte della provincia di Roma, foro competente come giurisdizione. […]
A legislazione invariata, però, anche il progetto di trasformare in Cpr il centro per richiedenti asilo di Gjader potrebbe essere di difficile praticabilità. Alcuni giudici che si occupano di immigrazione spiegano che Gjader non è territorio italiano, ma un pezzo di territorio albanese su cui vige la legislazione italiana regolata da un protocollo che è stato ratificato con legge sia dal Parlamento italiano che da quello albanese.
E che non consente che un immigrato già presente su territorio italiano, anche con decreto di espulsione, possa essere portato in Albania per essere rimpatriato. Secondo gli stessi magistrati, per trasformare il centro di Gjader in Cpr bisognerebbe comunque attendere l’entrata in vigore delle nuove norme Ue.
2. VERSO LA MODIFICA DEL PROTOCOLLO ALBANIA MELONI
Estratto dell’articolo di Francesco Malfetano per “La Stampa”
i primi migranti arrivati nel centro di prima accoglienza di Shengjin
Non inganni la mano che ieri sembra essersi tesa verso la magistratura, il clima tra il governo e i giudici è ancora lontano dal potersi dire disteso. Se le prove di dialogo con l'Anm aprono uno spiraglio di cui «molto del merito spetta al Quirinale», spiega un ministro, dietro le quinte Giorgia Meloni già torna a mettere nel mirino le toghe.
In particolare quelle che hanno minato il "suo" protocollo Albania. Stavolta però non le sfida apertamente ma si prepara ad "aggirarle" per ridare forza al progetto. […]
È in corso una riflessione per comprendere come poter sfruttare a pieno i centri di Gjadër e Shëngjin in attesa che si esprima la Corte di giustizia Ue a fine mese e, soprattutto, che nel 2026 entri in vigore il nuovo patto di Migrazione e Asilo europeo, l'accordo che assegna ai singoli Stati la facoltà di definire una lista di Paesi Sicuri. L'ipotesi prevalente che oggi si trova sul tavolo della premier con le sembianze di un Decreto legge, consiste nel convertire le due strutture in dei Centri di permanenza per i rimpatri (Cpr).
ALBANIA QUI NON E HOLLYWOOD - MEME
Vale a dire che, anziché occuparsi della prima accoglienza e delle procedure accelerate di frontiera per cui erano nati, passerebbero ad ospitare dei migranti irregolari che già si trovano in Italia e su cui già pende un decreto di espulsione. In buona sostanza, per utilizzarli non sarebbe più applicata la norma che oggi i giudici delle sezioni immigrazione dei Tribunali e quelli delle Corti d'appello hanno impugnato per rimpatriare i migranti portati in Albania.
Un totale cambio di paradigma su cui si sta ancora lavorando. Tuttavia sembrano tramontata l'ipotesi che avrebbe portato alla trasformazione delle due strutture in una sorta di carcere per gli albanesi detenuti in Italia […]
edi rama e giorgia meloni firma accordo per i migranti italia albania 3
centro per migranti a gjader
KISS ME LIBIA - MEME BY EMILIANO CARLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA
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