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IL TEDESCO MERZ VUOLE ESSERE IL PIÙ VOLENTEROSO DEI VOLENTEROSI – IL CANCELLIERE ANNUNCIA LA RIMOZIONE DI OGNI LIMITE DI GETTATA AI MISSILI FORNITI DALL’OCCIDENTE ALL’UCRAINA, E SPECIFICA: “NON ESISTONO PIÙ NEANCHE DA BRITANNICI, FRANCESI E AMERICANI”. UN MODO PER SPECIFICARE DI TENERE LE FILA DEL DIALOGO CON GLI STATI UNITI (È LUI IL VERO “PONTIERE”) – LA FRASE SIBILLINA SU ISRAELE: “NON CAPISCO PIÙ GLI OBIETTIVI A GAZA…”

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FRIEDRICH MERZ

1. SVOLTA DI MERZ SULLE ARMI “KIEV PUÒ COLPIRE IN RUSSIA CON I MISSILI TEDESCHI”

Estratto dell’articolo di Tonia Mastrobuoni per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/esteri/2025/05/27/news/merz_germania_missili_lunga_gittata_ucraina_russia-424631004/

 

La Germania cambia passo e annuncia una svolta importante sull’Ucraina. Friedrich Merz è in sella da poco, ma il cancelliere tedesco si sta chiaramente ritagliando un ruolo di guida nei Volenterosi, l’avanguardia dei paesi europei che vogliono continuare a garantire un sostegno all’Ucraina a dispetto dell’erraticità americana.

 

DONALD TUSK - VOLODYMYR ZELENSKY - EMMANUEL MACRON - KEIR STARMER - FRIEDRICH MERZ - INCONTRO A TIRANA

Ieri Merz ha annunciato la novità e ha immediatamente suscitato la reazione di Mosca. «Non esistono più limiti all’uso delle armi che sono state fornite all’Ucraina. Né dai britannici, né dai francesi, né da noi. E neanche dagli americani», ha scandito il cancelliere.

 

Berlino polverizza il limite di gittata dei 70 km imposto finora alle armi spedite a Kiev, una restrizione che interessa attualmente gli obici PzH 2000 e i lanciarazzi multipli Mars II.

 

E apre - ancora del tutto in teoria - alla possibilità di fornire i famosi Taurus, i missili da 500 km richiesti da anni dall’Ucraina. Berlino concede a Volodomyr Zelensky ciò che il precedente cancelliere Olaf Scholz gli aveva sempre negato, paventando il rischio di un’escalation nucleare russa.

 

VOLODYMYR ZELENSKY - FRIEDRICH MERZ

Da qualche settimana il governo tedesco ha deciso di secretare le informazioni sugli aiuti militari spediti all’Ucraina. Ma il significato della mossa di ieri è chiaro: con le armi fornite dalla Germania, Kiev potrà colpire obiettivi in territorio russo.

 

«Un Paese che possa difendersi dal suo aggressore soltanto sul proprio territorio, non si difende abbastanza », ha spiegato.

 

E la reazione di Mosca, sempre a caccia di scuse per affossare il negoziato, non si è fatta attendere: «Se queste decisioni fossero realmente messe in atto, sarebbero in assoluto contrasto con le nostre aspirazioni di raggiungere un accordo politico. Si tratta quindi di una decisione piuttosto pericolosa », ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.

missili taurus 1

 

I russi sanno benissimo cosa significherebbe ad esempio l’eventuale fornitura dei Taurus all’Ucraina: annichilire le retrovie russe, annientare le vie di approvvigionamento della linea di contatto.

 

Del resto, nelle scorse settimane era stato lo stesso Merz ad avanzare un’ipotesi per l’uso dei missili di lunga gittata: Kiev potrebbe «distruggere il Ponte di Kerch», quello che collega la Crimea occupata alla Russia.

 

Berlino, insomma, va avanti per la sua strada e Merz persegue una strategia duplice: mantenere in piedi un percorso di pace e tenere al tavolo del negoziato gli Stati Uniti.

 

Johann Wadephu e friedrich merz

Mercoledì Volodomyr Zelensky è atteso a Berlino: il cancelliere vuole informare il presidente ucraino sulle ipotesi di nuove sanzioni contro la Russia e consultarsi con lui su come far progredire le riunioni tecniche tra Kiev e Mosca.

 

Un modo per segnalare che la Germania non ha alcuna intenzione di allentare le pressioni su Mosca.

 

Tre giorni fa, inoltre, nella prima telefonata con il presidente cinese Xi Jinping, il cancelliere gli ha chiesto un impegno per il cessate il fuoco in Ucraina.

 

Ma Merz ha fatto sapere anche ieri di non farsi alcuna illusione: «È evidente che Putin interpreta ogni disponibilità al dialogo come una debolezza».

Se neanche l’offerta […] di tenere colloqui di pace in Vaticano viene accettata da Mosca «dobbiamo abituarci all’idea che questa guerra durerà più a lungo di quanto non desideriamo tutti».

 

Donald Tusk Keir Starmer Volodymyr Zelensky Olena Zelenska Emanuel Macron Friedrich Merz – foto lapresse

La seconda strategia di Merz riguarda il rapporto con gli Stati Uniti: oggi il ministro degli Esteri Johann Wadephul sarà a Washington per incontrare il suo omologo americano Marco Rubio.

 

Berlino vuole scongiurare l’abbandono del dossier ucraino da parte del riluttante Trump e tenta chiaramente di ritagliarsi un ruolo di mediazione con la Casa Bianca. […]

 

2. NUOVI RAID E SCINTILLE TRUMP-PUTIN BERLINO: VIA I LIMITI AI MISSILI PER KIEV

Estratto dell’articolo di Marta Serafini per il “Corriere della Sera”

 

missili taurus 3

[…] L’incertezza mette confusione anche tra i «Volenterosi». Mentre il presidente francese Emmanuel Macron sottolinea come Trump abbia finalmente realizzato che Putin gli ha mentito, a fermare lo zar prova il cancelliere Friedrich Merz annunciando la rimozione dei limiti ai missili a lungo raggio, da sempre tema di dibattito tra gli alleati occidentali e decisione bollata subito come «pericolosa dai russi».

 

Perché se il Cremlino giustifica i bombardamenti sulle città ucraine come una ritorsione per i raid di Kiev, da sempre va minacciando vendetta in caso di colpi sul proprio suolo con armi occidentali a lunga gittata.

 

Lo stallo diplomatico non si dipana proprio come quello militare.

 

friedrich merz e signora intronizzazione papa leone xiv

Mosca mostra di non avere fretta: il memorandum annunciato venerdì da Sergey Lavrov è ancora in fase di elaborazione e dovrebbe contenere le condizioni a Kiev per un cessate il fuoco.

 

Argomento trattato anche in un colloquio tra Putin e il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, il cui Paese sembra intenzionato a continuare a svolgere il ruolo di mediatore, forse con un nuovo incontro a Istanbul.

 

[…]  Per l’intelligence di Kiev la strategia di Putin è una sola, prendere tempo per cercare di convincere Trump a scongelare 280 miliardi di dollari, uno sforzo — spiega a Ukrinform il capo dell’ intelligence estera ucraino (Szru) Oleh Ivashchenko — guidato dal capo del fondo sovrano russo, Kirill Dmitriev.

vladimir putin in elicottero

 

Nato a Kiev, nominato inviato speciale per gli affari economici, Dmitriev ha una missione: facilitare il dialogo con Trump ma soprattutto recuperare i beni bloccati.

 

3. IL CANCELLIERE TEDESCO E L’ANNUNCIO DELLA SVOLTA MA RESTA L’AMBIGUITÀ SULLA FORNITURA DI ARMI

Estratto dell'articolo di Mara Gergolet per il “Corriere della Sera”

 

Friedrich Merz fa cadere la frase, senza enfatizzarla, come un fatto compiuto.

ANGELA MERKEL CON VLADIMIR PUTIN E IL SUO LABRADOR

Lo fa rispondendo a un forum, in cui parla di tutto e per la prima volta dice anche — con una critica che nessun cancelliere si era permesso — di «non capire gli obiettivi di Israele a Gaza».

 

Solo più tardi, nel pomeriggio, si capirà che quella buttata lì dal cancelliere è una novità militare importante.

 

«Non ci sono più limitazioni sulla portata delle armi che sono state consegnate all’Ucraina: né da parte dei britannici, né dei francesi, né da noi e nemmeno dagli americani.

 

FRIEDRICH MERZ

Questo significa — ha proseguito — che l’Ucraina può anche difendersi attaccando, per esempio, le posizioni militari in Russia. Fino a poco tempo fa non poteva».

 

E ancora: «Stiamo fornendo all’Ucraina artiglieria a lunga gittata che attacca obiettivi militari nell’entroterra».

 

Solo quando il Cremlino risponde tramite Peskov, parlando di «decisione pericolosa», la notizia inizia a circolare.

 

Putin Trump

Succede così ogni volta, da manuale: appena gli occidentali annunciano armi più potenti, Mosca evoca scenari catastrofici e apocalissi.

 

Quella di Merz, però, è una presa d’atto. Per togliere vincoli alle armi servono routine e processi che durano mesi.

 

Secondo alcune ricostruzioni, il divieto sarebbe stato eliminato già a novembre, sotto Biden. Merz cita esplicitamente gli americani: non esisterebbero quindi più freni automatici per colpire in Russia. […] Merz sorvola su quanti missili siano stati inviati: e questo sul campo di battaglia fa tutta la differenza.

 

Per quel che riguarda la Germania, invece, non ha affatto sciolto il dubbio se saranno mandati i famosi Taurus.

 

VOLODYMYR ZELENSKY - FRIEDRICH MERZ

Perché il cancelliere si è spinto così avanti? Fino quasi a destare i sospetti che avesse svelato un segreto. In realtà in Germania si sta facendo strada la nuova dottrina, quella dell’ambiguità strategica.

 

Se prima venivano rivelate pubblicamente tutte le armi consegnate a Kiev […] adesso è calata la cortina fumogena. Non rivelare le proprie mosse in anticipo, mantenere l’incertezza.

 

Merz può aver agito anche per pressioni interne. Già vengono fatti paragoni tra lui e Olaf Scholz, che rifiutò l’uso dei Taurus. Mostrarsi risoluto quindi può essere anche un messaggio pro-ucraino.

 

Ma pare evidente che sul fronte europeo si stia muovendo qualcosa, dopo quattro giorni di droni russi sull’Ucraina e il peggior attacco a Kiev dall’inizio della guerra a marzo 2022.

 

Soprattutto dopo la telefonata con Trump, che ieri ha detto che Putin è «IMPAZZITO», ma che prima ha segnalato l’intenzione di lasciarlo fare, e perfino di abbandonare progressivamente l’Ucraina.

 

Merz ha ripetuto ieri di «prepararsi a una guerra lunga». Poi a sorpresa, nel pomeriggio è stata annunciata per domani una visita di «un capo di Stato», che si è rivelato Zelensky. Subito dopo si è saputo che ad Aquisgrana giovedì Merz incontrerà il britannico Keir Starmer e Ursula von der Leyen. […]

friedrich merz cerimonia di intronizzazione foto lapresse

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