IL TEOREMA DELLA CANCELLIERI: A SCAMPIA SI AMMAZZANO PERCHE’ LE FORZE DELL’ORDINE LAVORANO BENE! - LA MINISTRA A NAPOLI ANNUNCIA L’INVIO DEI MILITARI E SI BECCA IL “NO GRAZIE” DI DE MAGISTRIS E COLANGELO - IL NARCISINDACO AZZANNA: “LA CAMORRA NON SI COMBATTE CON LA MILITARIZZAZIONE” - IL PM MARESCA, CHE ARRESTO’ ZAGARIA: “CAMORRISTI DEBOLI E STUPIDI” - IL PROCURATORE CAPO DI NAPOLI: “L’ESERCITO NON SERVE…”

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1-CAMORRA: CANCELLIERI, CLAN IN DIFFICOLTA' REGOLANO CONTI 'ESCALATION OMICIDI PERCHE' FORZE ORDINE LAVORANO BENE'
(ANSA) - L'escalation di morti nella nuova faida di Scampia (13 da giugno ad oggi) e' dovuta 'ad una guerra tra bande' dovuta al fatto che 'le forze dell' ordine stanno lavorando molto bene'. 'I clan sono in difficolta' - ha aggiunto il ministro - e regolano i conti tra loro'. 'Le forze di polizia che ci sono gia', restano sul territorio, in piú daremo alla provincia di Napoli delle forze militari che consentiranno di poter liberare ulteriori energie da mandare a Scampia, un territorio molto delicato che ha bisogno sopratutto di intelligence e delle presenza di forze dell' ordine che potra' aumentare grazie ai militari che possono essere impiegati in provincia di Napoli'. Lo ha detto il ministro dell'interno Anna Maria Cancellieri ai giornalisti al termine della riunione del Comitato per l'Ordine pubblico e la sicurezza.

2-CAMORRA: DE MAGISTRIS, MILITARIZZAZIONE NON AUMENTA SICUREZZA
(AGI) - "La sicurezza non si aumenta con la militarizzazione, ma dando a tutti a possibilita' di occupare gli spazi pubblici di Napoli. Se il governo oggi vuole fare qualcosa di serio su Scampia, finanzi anche le iniziative sul sociale, sulla cultura e sull'edilizia pubblica del nostro Patto su Scampia. Si tratta di una goccia nel bilancio dello Stato, 30-40 milioni di euro

3-CAMORRA: PM ANTIMAFIA, PORTATORI DEL MALE DEBOLI E STUPIDI
(ANSA) - 'I portatori del male sono piu' deboli e stupidi e mascherano la loro debolezza dietro le armi'. Lo ha detto Catello Maresca, pm della Direzione distrettuale antimafia, intervenendo a Napoli alla giornata 'un nodo per la legalita' organizzata dal Comune con le scuole in seguito all'ultimo omicidio di Camorra nel cortile di una scuola a Scampia.
Maresca, rivolgendosi agli oltre 300 ragazzi in platea al teatro Mercadante, ha detto: 'I giovani devono sapere che e' in atto una guerra tra il bene e il male che vive sull'ignoranza e che si serve di ragazzi sempre piu' giovani'.

4-CAMORRA, COLANGELO: ORA INDIGNAZIONE POPOLARE, NOI FACCIAMO IL NOSTRO
Boris Mantova per Il Velino

Era il 13 giugno quando per la prima volta arrivava a Napoli da procuratore della Repubblica. Giovanni Colangelo, da sei mesi, guida il Palazzo di Giustizia del capoluogo campano: ecco il primo bilancio, in un'intervista al Velino, tra inchieste delicate, organici sotto la soglia della sopravvivenza professionale e una faida sanguinosa in corso che non rispetta bambini e innocenti.

Presidente, Napoli e' un caso nazionale per la criminalita' sempre piu' violenta?
"No, lei fa questo lavoro da tempo e sa che a Scampia non e' la prima volta che torna la violenza cieca delle armi che sparano purtroppo anche tra gli innocenti. Il problema grave e' che queste situazioni non si possono risolvere con una pattuglia di polizia o carabinieri in piu'".

Come si risolvono allora?
"Con il lavoro quotidiano. Lo so che sembra una frase fatta ma e' cosi'. Pensi ai risultati della Procura in questi ultimi giorni: abbiamo risolto due casi di omicidio molto delicati, braccato due latitanti di peso e dato corso a misure cautelari e patrimoniali".

Ma...?
"Ma non basta. Lo dico senza mezzi termini: serve un'indignazione popolare.
Cosi' la camorra ha paura. Questo significa far prevalere la legalita'. La societa' civile deve indignarsi, deve farlo. Soprattutto ora che si e' sparato anche a pochi metri dai bambini. Quanto accaduto deve essere una molla perche' la societa' civile sia coesa e pronta".

L'Esercito puo' servire?
"No, serve l'indignazione della societa' civile lo ripeto ancora una volta. Servirebbe anche al lavoro di magistratura e forze dell'ordine. Tutte le istituzioni devono dare prova con gesti quotidiani. Questa citta' non ha bisogno di eroismi".

Si aspettava una citta' cosi'?
"Le diro', fin a ora non ho vissuto con la testa nel sacco!
Periodi simili li ho vissuti anche a Bari ma al di la' di questo, sapevo di incontrare una citta' con situazioni non nuove, proprio come la faida di Scampia".

All'inizio si parlava di una Procura spaccata.
"Questo e' un argomento che affronto volentieri perche' devo dire di aver trovato magistrati di grande preparazione e una professionalita' fuori dal comune. Molti sono in ufficio dalla mattina alla sera senza mai risparmiarsi, senza mai guardare l'orologio.
Si respira un clima coeso e uno spirito di abnegazione assoluto. Purtroppo i risultati conseguiti, frutto di un lavoro capillare e quotidiano, vengono offuscati dalle notizie dell'ennesimo omicidio".

Crede che Napoli avra' un sussulto d'orgoglio contro i clan?
"La gente non deve dimenticare le morti degli innocenti come Pasquale Romano e deve pensare che nella scuola dove hanno sparato i sicari potevano esserci i loro figli: i napoletani devono indignarsi".

 

 

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