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TRUMP CHIAMA, PUTIN RISPONDE! - DOPO L’IMBOSCATA A ZELENSKY, IL "CALIGOLA DELLA CASA BIANCA" CHIEDE AL CREMLINO DI MEDIARE CON L’IRAN SUL PROGRAMMA NUCLEARE DI TEHERAN (SIAMO ALLO SCAMBIO DI FAVORI). SECONDO “BLOOOMBERG”, IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO LAVROV E’ VOLATO IN IRAN PER UN INCONTRO - UN FUNZIONARIO DELLA CASA BIANCA HA PRECISATO CHE SAREBBE STATO PUTIN A PROPORSI COME MEDIATORE - QUALE SARÀ LA RISPOSTA IRANIANA? TUTTO DIPENDERÀ DAL…

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Rosalba Castelletti per "la Repubblica" - Estratti

 

 

ZELENSKY E TRUMP NELLO STUDIO OVALE

Ci sono anche l’Iran e il suo programma nucleare al centro dei colloqui tra Washington e Mosca. Il presidente statunitense Donald Trump avrebbe chiesto al leader del Cremlino di mediare con Teheran durante la telefonata dello scorso 12 febbraio e il segretario di Stato americano Marco Rubio e il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ne avrebbero ulteriormente discusso qualche giorno dopo a Riad, in Arabia Saudita. Perciò Lavrov sarebbe poi volato a Teheran a incontrare il suo omologo Abbas Araghchi. A scriverlo ieri in mattinata è stata l’agenzia statunitense Bloomberg, citando «fonti che hanno preferito non essere identificate».

 

Un funzionario della Casa Bianca ha poi precisato che sarebbe stato Putin a proporsi come mediatore senza che gli fosse stato chiesto.

 

vladimir putin ali khamenei

Contattato da Bloomberg , il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov era rimasto nel vago limitandosi a dire che «la Russia ritiene che gli Stati Uniti e l’Iran debbano risolvere tutti i problemi attraverso i negoziati» e che Mosca «è pronta a fare tutto ciò che è in suo potere per raggiungere questo obiettivo». Salvo poi dire ai microfoni di Zvezda , la tv della Difesa, che Putin aveva accettato di mediare tra Teheran e Washington. Poco importa da chi sia partita l’iniziativa. Quel che pare certo è che l’Iran sia sul tavolo delle trattative e, stando al consigliere presidenziale Jurij Ushakov e allo stesso Peskov, si terranno colloqui separati sul dossier.

 

(…)

Tocca capire quale sarà la risposta iraniana. Tutto dipenderà dal Leader Supremo, l’ayatollah Ali Khamenei, che il mese scorso aveva definito Trump «inaffidabile e pericoloso ». Ieri è stato il portavoce del governo a mettere le mani avanti. «I negoziati sono un atto di buona volontà, non possono essere imposti», ha detto. E sebbene la politica Usa di massima pressione stia causando problemi, l’Iran — ha aggiunto — non è disposto a vedere il presidente Masoud Pezeshkian «umiliato» come Volodymyr Zelensky.

donald trump discorso al congresso copia 2

 

vladimir putin ali khamenei

 

 

 

STUDIO OVILE - MEME BY EMILIANO CARLI