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TRUMPONE SCAZZA PURE CON L’AUSTRALIA – NON VUOLE PIU’ ACCOGLIERE 1250 RIFUGIATI (NELLE CARCERI DI CANBERRA), COME PROMESSO DA OBAMA: "NON VOGLIAMO IMPORTARE IL PROSSIMO ATTENTATORE DI BOSTON” – ALTRE PROTESTE IN CALIFORNIA CONTRO LA RELAZIONE DI UN ULTRADESTRO CATTOLICO E GAY

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Monica Ricci Sargentini per Corriere della Sera

 

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Sono volate parole forti tra il presidente Donald Trump e il primo ministro australiano, Malcom Turnbull, durante una conversazione telefonica che sulla carta sarebbe dovuta durare un’ora e, invece, si è conclusa dopo 25 minuti. Tema del contendere: l’accordo siglato con l’amministrazione di Barack Obama sull’accoglienza in America di 1.250 rifugiati al momento detenuti nelle carceri australiane che viene definito dal presidente americano “la peggiore intesa di sempre”.

 

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A raccontare lo scontro è il Washington Post secondo il quale Trump ha accusato l’alleato di voler esportare negli Usa «il prossimo attentatore di Boston». Turnbull, che ha preferito non commentare l’indiscrezione, ha detto che i rapporti tra Australia e Stati Uniti restano «molto forti. L’accordo, comunque, per ora resta in piedi e Canberra di aspetta che venga rispettato.

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LA PROTESTA IN CALIFORNIA

 

Continuano negli Stati Uniti le proteste contro le nuove norme sui visti e l’arrivo dei rifugiati. Mercoledì sera nel campus dell’università di Berkeley, in California, gli studenti hanno lanciato bottiglie incendiare e si sono scontrati con le forze dell’ordine per impedire una conferenza di Milo Yiannopoulos, firma del sito di ultradestra Breitbart News del capo stratega del presidente Donald Trump, Stephen Bannon.

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Due ore prima del discorso un centinaio di persone dei 1.500manifestanti presenti hanno gettato transenne e pietre contro le finestre dell’edificio dove si sarebbe dovuta tenere la conferenza e dato fuoco a un generatore all’entrata. L’evento previsto è stato cancellato. Yiannopoulos, nato ad Atene nel 1983 e cresciuto nel Kent, in Inghilterra, è considerato un provocatore sessista e razzista. Gay, cattolico e ultraconservatore è una star di Instagram diventato il volto pop del trumpismo.

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