FLASH! - FERMI TUTTI: NON E' VERO CHE LA MELONA NON CONTA NIENTE AL PUNTO DI ESSERE RELEGATA…
Federico Rampini per “la Repubblica”
Joe Biden comincia tra una settimana a mantenere una delle promesse più impegnative e simboliche: riaprire il confine col Messico ai richiedenti asilo. Lo fa con cautela, col contagocce, consapevole che una crisi al confine, un boom di ingressi illegali, diventerebbe subito il suo tallone d' Achille. E prolunga comunque gli accordi con Messico e Guatemala perché siano le loro forze dell' ordine a fare una guardia dura al confine. Il tema è rovente, Biden è stretto fra due fuochi.
Da una parte c' è la sinistra "no border" di Alexandria Ocasio-Cortez, che vorrebbe addirittura un referendum per abolire la polizia di frontiera. Dall' altra c' è un partito repubblicano che è già pronto a usare un eventuale boom di profughi per la prossima campagna elettorale (le legislative del 2022). Biden ricorda quanto lui e Barack Obama pagarono un' altra crisi al confine, finendo con l' introdurre quelle gabbie di detenzione per minorenni che poi furono attribuite a Donald Trump.
È alla fine della prossima settimana, venerdì 19 febbraio, che al confine col Messico comincerà il test della nuova politica. Sostituisce quella detta "Rimanere in Messico". Il nome ufficiale del programma introdotto dall' Amministrazione Trump, in accordo con il presidente messicano Andres Manuel Lopez Obrador, era Migrant Protection Protocols. L' intesa prevedeva che i richiedenti asilo rimanessero a Sud della frontiera, in centri di accoglienza organizzati dalle autorità messicane, durante l' esame delle loro domande da parte degli Stati Uniti. 65.000 richiedenti asilo furono respinti alla frontiera, ma solo una parte sono rimasti in Messico.
Dalla prossima settimana Biden darà il via libera perché vengano esaminate 25.000 domande di asilo. I richiedenti devono registrarsi online o al telefono, passare un test covid in Messico, poi recarsi in un passaggio di frontiera specifico nella data dell' appuntamento. I Migrant Protection Protocols o Remain in Mexico sono già cancellati per decreto esecutivo dal 20 gennaio, Inauguration Day, ma è solo venerdì prossimo con la riapertura dell' esame degli arretrati che comincia la nuova fase.
Il ministro della Homeland Security, l' ispanico Alejandro Mayorkas, è stato netto nell' escludere ingressi in massa: «Tutti coloro che non sono designati per l' ingresso in questa fase iniziale, devono attendere istruzioni, e non mettersi in viaggio verso la frontiera». La Homeland Security è il superministero degli Interni che gestisce anche le polizie di frontiera.
Mayorkas ha aggiunto che gli Stati Uniti saranno rigidi nel difendere la propria sicurezza sanitaria: «A causa della pandemia, le restrizioni al confine restano in vigore e saranno applicate ». Gli ha dato manforte il presidente messicano riecheggiando lo stesso messaggio: «I migranti non devono credere che la nostra frontiera settentrionale è aperta. Non date retta ai trafficanti che ve lo dicono».
Nella prima fase l' Amministrazione Biden convocherà solo migranti che abbiano già una domanda di asilo in corso di esame presso un tribunale degli Stati Uniti. All' inizio il flusso d' ingresso sarà limitato a 300 persone al giorno in ciascuno dei "porti d' accesso", città di frontiera così designate perché hanno strutture di polizia adeguate.
L' Amministrazione Biden non ha voluto nominare i "porti d' ingresso", per non attirare nuovi migranti. Coloro che vengono ammessi negli Stati Uniti non saranno detenuti ma sottoposti a misure di sorveglianza alternative come i braccialetti elettronici. «Cominceremo su scala ridotta», hanno ribadito le fonti della Homeland Security. Il vero segreto per evitare flussi massicci all' ingresso è un altro: per adesso Biden punta a mantenere in vigore gli accordi passati con le polizie messicana e guatemalteca, perché siano loro a ridurre al minimo gli attraversamenti.
Ultimi Dagoreport
“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA…
DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA…
DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA…
DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ,…
DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI…