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BISI E RISI - TUTTI I PARTITI STANNO IMBROGLIANDO I PROPRI ELETTORI: DAL CENTRODESTRA PER NIENTE UNITO AL PD DI RENZI CHE NON RAPPRESENTA PIÙ LA SINISTRA - MA PIÙ DI TUTTI IL M5S CON DI MAIO DEGRILLIZZATO E SMANIOSO DI ANDARE AL POTERE, COGESTIRE LE NOMINE DELLA CDP E DEI SERVIZI SEGRETI MA NON DA PALAZZO CHIGI BENSÌ DA MONTECITORIO - TRA I SUOI SUGGERITORI IL BRACCIO DESTRO DI MATTARELLA, UGO ZAMPETTI, SEGRETARIO GENERALE DEL QUIRINALE
Luigi Bisignani per IL TEMPO
DALEMA RENZI BERLUSCONI E DI MAIO COME I CUGINI DI CAMPAGNA
Saranno le elezioni del grande bluff. Tutti i partiti stanno tradendo le aspettative dei propri elettori: il Pd è ormai un affare personale di Renzi e non rappresenta più il popolo della sinistra; Liberi e Uguali di Bersani e Grasso non sono certo gli eredi della Rifondazione comunista di Bertinotti mentre il centrodestra unito è una finzione mediatica.
Berlusconi contro Salvini, Salvini contro Meloni. Ma chi più di tutti sta ingannando la sua gente, che ingenuamente pensa votandoli di scardinare il sistema, è il Movimento 5 stelle. Tanto era genuino il primo Grillo, quello del «Vaffa day» contro i potenti, della traversata a nuoto verso la Sicilia, tanto Luigi Di Maio si sta trasformando in un manichino della casta.
È incantato dal dialogare con banchieri e mandarini, di ribattere ad ogni ora sui Tg le accuse che gli muovono, dai congiuntivi alla geografia. Non vuole diventare premier perché sa che verrebbe travolto e punta alla Camera. Ma, più di tutto, vuole diventare il crocevia di ogni accordo per entrare nelle stanze del Palazzo, a cominciare dalla grande partita delle nomine che inizierà con Cassa Depositi e prestiti e i Servizi.
Ascolta estasiato l’ombra del Presidente Mattarella, il dialogante Segretario Generale Ugo Zampetti, che quando era a Montecitorio lo tenne a battesimo come baby vicepresidente. Con il Vaticano il suo braccio operativo è Vincenzo Spadafora, ex Unicef, mentre l’asse con la Germania è assicurato da Lorenzo Fioramonti.
ugo zampetti con laura boldrini
Con Washington e Londra gli ottimi rapporti passano dai grandi Fondi e da consiglieri introdotti. Tra le spine nel fianco resta Israele, a Gerusalemme non va proprio giù la compagna iraniana di Grillo. Ma anche qui c’è una diplomazia finanziaria sotterranea al lavoro con Casaleggio jr che sta incontrando manager della difesa.
Se la visione di questi nuovi dirigenti grillini, che hanno rinnegato il loro comico e il loro visionario, è solo quella di apparecchiarsi nelle medesime stanze che aborrivano, senza alcuna preparazione, non è forse meglio l’usato sicuro? Gens grillina riflettete.
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