“UCCIDERÒ CAROLINE KENNEDY”: L’AMBASCIATRICE USA MINACCIATA DI MORTE A TOKYO - ARRIVATI MESSAGGI MINATORI ANCHE AD ALTRI DIPLOMATICI AMERICANI - DA IERI IN GIAPPONE ANCHE MICHELLE OBAMA CON LE FIGLIE

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Paolo Mastrolilli per “la Stampa”

LA NEO AMBASCIATRICE USA IN GIAPPONE CAROLINE KENNEDY A TOKYO LA NEO AMBASCIATRICE USA IN GIAPPONE CAROLINE KENNEDY A TOKYO

 

Un uomo ha chiamato l’ambasciata americana a Tokyo, il mese scorso, e parlando in inglese ha detto: «Io ucciderò l’ambasciatrice Kennedy». Da allora il personale della sede ha alzato i livelli di sicurezza, ma l’indagine lanciata dopo la minaccia non ha ancora scoperto il colpevole. 
 

E proprio ieri in Giappone è arrivata la First Lady Michelle Obama con le figlie, per una visita finalizzata a promuovere l’istruzione delle ragazze. Inutile aggiungere che il Secret Service è in stato di allerta. 

 

Alzato il livello di allerta

CAROLINE KENNEDYCAROLINE KENNEDY

Caroline Kennedy, figlia del presidente assassinato a Dallas quando lei aveva 6 anni, è stata nominata da Obama rappresentante degli Stati Uniti a Tokyo nel 2013. Nel Paese, che venera suo padre un po’ come avviene in Italia, è rispettata e benvoluta, anche se ha avuto un paio di incidenti minori. Il primo, meno grave sul piano politico, quando aveva criticato la tradizionale caccia al delfino nella città di Taiji, definendola inumana.

 

Il secondo, un po’ più significativo ma in linea con la policy del dipartimento di Stato, era avvenuto per le critiche alla visita da parte del premier Abe in un mausoleo di guerra, che per i Paesi vicini è un simbolo del nazionalismo imperialista del passato. Nulla però di così grave da compromettere la sua posizione o le relazioni bilaterali, o implicare rischi per la sua sicurezza.
 

JACKIE LEGGE LE FIABE A SUA FIGLIA CAROLINE NEL JACKIE LEGGE LE FIABE A SUA FIGLIA CAROLINE NEL

Eppure il mese scorso è arrivata questa telefonata minatoria, più un’altra che invece prendeva di mira Alfred Magleby, console generale americano a Okinawa, l’isola dove ancora oggi gli Stati Uniti conservano una base militare spesso al centro delle polemiche. 
La notizia di entrambe le chiamate era rimasta segreta, fino a quando l’ha pubblicata il giornale «Yomiuri Shimbun», costringendo anche il dipartimento di Stato a parlarne: «Noi - ha detto la portavoce Jen Psaki - prendiamo con serietà tutte le minacce ai nostri diplomatici. Assumiamo tutte le misure necessarie a proteggere il personale, e stiamo lavorando con il governo giapponese affinché questo avvenga».
 

MICHELLE OBAMA E LE FIGLIE IN UN MONASTERO SULLE WICKLOW MOUNTAINS MICHELLE OBAMA E LE FIGLIE IN UN MONASTERO SULLE WICKLOW MOUNTAINS

L’assalto a Lippert

Pochi giorni fa l’ambasciatore americano in Corea del Sud, Mark Lippert, è stato assalito e ferito con un rasoio da un uomo mentre partecipava ad un evento a Seul. Questa aggressione ha contribuito a far salire la preoccupazione anche per la Kennedy.
I motivi delle minacce e il loro responsabile sono ancora oggetto delle indagini, e vista la collocazione geografica del Giappone non vengono al momento ricollegati ad altri fenomeni terroristici che stanno sconvolgendo il mondo. Potrebbe trattarsi di un mitomane o uno psicopatico, ma nulla può essere trascurato e quindi il livello della sicurezza è stato alzato, in attesa di sapere di più dagli inquirenti. 

Le telefonate erano avvenute prima della partenza della First Lady per il Giappone, e il fatto che il viaggio non sia stato annullato dimostra come la loro pericolosità non è stata considerata tale da modificare i piani della Casa Bianca. Tra l’espansionismo cinese e le sfide della Corea del Nord, però, negli ultimi tempi gli animi si sono molto riscaldati in Estremo Oriente, aggiungendo instabilità ad una scena globale già segnata dall’incertezza.

CAROLINE KENNEDYCAROLINE KENNEDYObama con Janet Napolitano e Caroline Kennedy Da La StampaObama con Janet Napolitano e Caroline Kennedy Da La StampaCAROLINE KENNEDYCAROLINE KENNEDYMICHELLE OBAMA CON LE FIGLIE SASHA E MALIA MICHELLE OBAMA CON LE FIGLIE SASHA E MALIA