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LE VACANZE ROMANE DI VANCE – TRA RIGATONI E CARCIOFI, FIGLI ASSONNATI A SAN PIETRO E SGUARDO DA FONDAMENTALISTA CRISTIANO, IL VICEPRESIDENTE AMERICANO È SBARCATO A ROMA CON UN UNICO OBIETTIVO: PROVARE A "DISTENDERE" I RAPPORTI CON IL VATICANO – AL POVERINO PERÒ È TOCCATO SORBIRSI PURE TAJANI E SALVINI, CHE NON SPICCICA MEZZA PAROLA DI INGLESE. RONCONE: "SALVINI È STATO A LUNGO COSTRETTO A FARE LE FACCETTE, E ANNUIVA, FINGENDO DI CAPIRE. POI HA MOLLATO E HA CHIESTO AIUTO ALL’INTERPRETE…”

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IL VICE DI TRUMP A PALAZZO CHIGI CON LO SGUARDO AL VATICANO

Estratto dell’articolo di Massimo Franco per il “Corriere della Sera”

 

JD VANCE INCONTRA GIORGIA MELONI A ROMA - MEME BY OSHO

[…] L’obiettivo di Vance è di misurare e se possibile distendere i rapporti tra la nuova Amministrazione e il Vaticano. Ieri pomeriggio il vicepresidente ha partecipato alla messa in piazza San Pietro per il Venerdì Santo, con tanto di auguri a «tutti i cristiani del mondo».

 

[…] . Il messo di Trump cercherà di capire se esistono margini per recuperare il dialogo. Finora sono state le tensioni a connotare le relazioni tra Francesco e la Casa Bianca; e fin dal primo mandato trumpiano. E continuano a esserlo in primo luogo sul modo discutibile col quale gli Stati Uniti trattano il tema dell’immigrazione: una questione sulla quale il Pontefice mostra un approccio fatto di accoglienza, agli antipodi rispetto all’America.

 

JD VANCE A MESSA NELLA BASILICA DI SAN PIETRO

Il secondo tema delicato riguarda la Cina. Da quando a ottobre la Santa Sede ha confermato per quattro anni l’accordo segreto con Pechino, gli Usa non hanno nascosto il disappunto. E proprio Parolin replicò che il Vaticano sarebbe andato avanti comunque.

 

La terza questione è il cattolicesimo Usa. L’episcopato è diviso, benché abbia protestato con Francesco per la politica sugli immigrati. Vance ha usato parole ruvide verso il Papa, e offensive con i vescovi. In più, come ambasciatore presso la Santa Sede è stato scelto Brian Burch, critico tetragono di Francesco. A vantaggio di Vance, convertitosi di recente, c’è però il voto del 56 per cento dei cattolici Usa.

 

JD VANCE A MESSA A SAN PIETRO - VENERDI SANTO

LA BIMBA IN BRACCIO, LA PREGHIERA A SAN PIETRO E LA VISITA CON GIULI LA «VACANZA» DI JD

Estratto dell’articolo di Fabrizio Roncone per il “Corriere della Sera”

 

Andiamo a vedere da vicino questo JD Vance, potente e temuto, rigido e severo (tipo che non si farebbe mai di ketamina, come quel simpaticone di Elon Musk), però già noto per essere pure lui uno spaccone con i fiocchi, un hillbilly (leggete buzzurro) dell’America profonda e rurale che ce l’ha fatta e che, a poche ore dalla visita di Giorgia Meloni alla Casa Bianca, e dopo averci definito dei «parassiti» — noi, ben inteso, insieme a tutti i popoli d’Europa — arriva a Roma un po’ in missione […] e un po’ in vacanza, con i paparazzi scatenati come ai bei tempi andati, ma anche con le dirette tv, il corteo di auto blindate, gli elicotteri a bassa quota, un grandioso circo mediatico che non vale certo più solo una fotonotizia, al più un bel box riquadrato, lo spazio che di solito abbiamo quasi sempre riservato alla visita in Italia d’un vicepresidente degli Stati Uniti.

 

JD VANCE IN VATICANO CON PIETRO PAROLIN

Dall’Air Force Two, stavolta, scende l’ideologo di Donald Trump. Il peso di un vicepresidente, a Washington, dipende da quanto gliene concede il presidente. Roosevelt ignorava Truman, Carter si fidava completamente di Mondale.

 

Vance è l’artefice del successo di The Donald (e, forse, a 40 anni, rappresenta il suo più credibile erede politico: però con una struttura culturale più solida, piena non solo di becero populismo, ma nutrita con un’odio concreto per la globalizzazione, in politica estera realista e isolazionista, sempre con la postura del guerriero avversario di qualsiasi realtà woke e spietato nemico delle élite — benché ne abbia fatto parte, ai tempi in cui frequentava i venture capitalist della Silicon Valley).

Istantanee dall’aeroporto di Ciampino: sulla scaletta, avanti con i due figli Ewan e Vivek, c’è sua moglie Usha Chilukuri, modi sobri, origine indiana, conosciuta all’università di Yale: mentre la terza figlia, Mirabel, è proprio Vance a tenerla in braccio.

 

ANTONIO TAJANI - GIORGIA MELONI - JD VANCE - MATTEO SALVINI

Abito blu di ottimo taglio, barbetta curata. Passaggio all’ambasciata. Butta uno sguardo fuori dal finestrino e vede dove vivono i parassiti: «Questa città è stata costruita da persone che amavano l’umanità e amavano Dio».

 

A parte che qui i cristiani li facevano mangiare dai leoni al Colosseo (da noi, in genere, si studia in prima media: comunque magari poi glielo spiegano, quando vi entrerà in visita privata, come previsto dal programma), è interessante ricordare che Vance si è convertito al cattolicesimo nel 2019, di ritorno dall’Iraq, sfilandosi la divisa da marines; e, subito, è stato dentro un integralismo profondo, perfetto per essere trumpiano, anche se le polemiche ruvide — as usual — con la Santa Sede non ci sono state però solo per la sua sublime difesa della messa in latino, ma pure per certe feroci posizioni sul tema dell’immigrazione […]

 

JD VANCE PREGA IN VATICANO - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

Alle 13 in punto, eccolo fare ingresso a Palazzo Chigi. La nostra premier gli va incontro con un sorriso accogliente, è di eccellente umore, il bilaterale di qualche ora prima con Trump non era scontato potesse avere l’esito che sappiamo. «Non vedo Vance da un sacco di tempo...». Scherzano, con lei che traduce, e lui che non rinuncia alla solita smargiassata: «Ci sono sviluppi nei negoziati tra Russia e Ucraina».

 

A seguire: tête-à-tête nel salotto del presidente. Poi, colazione: rigatoncini con gallinella di mare e ricciola, branzino con carciofi croccanti, fragole con gelato alla vaniglia.

 

JD VANCE A MESSA A SAN PIETRO - VENERDI SANTO

Partecipano anche i due vicepremier, Tajani e Salvini, il quale — come si sa — non spiccica mezza parola di inglese, a parte yes , okay , thank you . Un po’ poco. La nostra Giorgia, l’avete sentita, va alla grande. Tajani, dopo anni di Strasburgo, lo stesso. Salvini — riferiscono fonti piene di mortificazione — è stato a lungo costretto a fare le faccette, e annuiva, fingendo di capire. Poi ha mollato e ha chiesto aiuto all’interprete.

 

[…] Vance è con la Meloni che ha acceso una vera miccia d’intesa. Entrambi sono quarantenni, in carriera, e vedono il mondo dalla stessa angolatura. In più, forse, annusandosi, si sono proprio riconosciuti. Anche se la vita (non facile) della nostra premier è difficilmente sovrapponibile a quella di Vance — raccontata nel libro autobiografico che lo rese celebre, Elegia americana , pagine che sembrano uscite dalla fantasia di Dickens, con la madre che gli riempiva il biberon di Pepsi Cola e un’infanzia trascorsa a Middletown, Ohio, cresciuto da una nonna che portava sempre una pistola nel cappotto.

PIETRO PAROLIN ACCOGLIE JD E USHA VANCE CON I FIGLI

 

Nel pomeriggio, Vance e famiglia si sono trasferiti nella Basilica di San Pietro, per il rito del Venerdì Santo. E, da lì, a Castel Sant’Angelo, dove sono stati accolti dal ministro della Cultura, Alessandro Giuli. Il passaggio dello spaventoso corteo ha provocato ingorghi danteschi. Irriferibili, per ragioni diplomatiche, i commenti di molti automobilisti romani (coinvolti anche Trump e Musk).

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