25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA…
Al. T. per il "Corriere della Sera"
Nel '94 in fila davanti al Viminale c'era una ragazza di 22 anni, Chiara Baliva. La chiamavano «la ragazza di Berlusconi» e doveva depositare il simbolo di un partito nuovo di zecca: «Forza Italia». Due anni prima, Umberto Bossi aveva fatto irruzione sulla piazza in pullman, con un manipolo di seguaci dell'appena nata Lega Nord, battendo tutti sul tempo. E anche quest'anno la corsa al simbolo per le nuove liste è decisamente combattuta.
Tanto che l'altra notte, per sedare una discussione tra grillini e rappresentanti di altre liste civiche, sono dovute intervenire le forze dell'ordine. Dalla notte tra martedì e mercoledì sono cominciati i presidi di fronte al Viminale per il deposito del simbolo, che dovrà essere effettuato a partire da domani fino a domenica. Un'usanza che si ripete ogni anno sempre uguale, con i turni massacranti, i trucchetti, le astuzie dell'ultimo minuto.
La priorità in coda non dà diritto a posizioni privilegiate sulla scheda (che va invece a estrazione) ma dà un vantaggio in caso di contestazione del simbolo nei confronti di chi è arrivato dopo. Davanti al Viminale stazionano i rappresentanti della Lista Monti, dei 5 Stelle ma anche dei Pirati e dell'Msi. Nella prima notte, questi ultimi si erano allontanati, lasciando la postazione, prontamente rimpiazzati dai grillini.
Al ritorno Pirati e Msi hanno protestato e solo la presenza delle forze dell'ordine ha calmato gli animi. I grillini hanno ceduto il passo, malvolentieri ma con gesto signorile, e qualcuno ha commentato: «Neanche in Burundi si è costretti a dormire di notte per terra per presentare un simbolo».
Prodromi di una campagna elettorale che si annuncia combattuta. Il Movimento 5 Stelle, dopo settimane di sondaggi eccellenti, sembra in calo. Ma Giancarlo Cancelleri, capogruppo all'Assemblea siciliana, non ci crede. E annuncia: «Dal 14 gennaio partirà un megatour che toccherà 80 città ».
Ieri intanto sono tornate nelle casse dell'Ars 123mila euro incassati dai 15 deputati del Movimento 5 Stelle, eccedenti 2.500 euro a testa. Beppe Grillo festeggia con un tweet: «La promessa fatta in campagna elettorale l'abbiamo mantenuta, loro tengono i privilegi. Devono andare via tutti!».
VIMINALE
L'URLO DI BEPPE GRILLO jpeg
Logo movimento cinque stelle
Lodo pd
logo popolo della liberta
logo rivoluzione civile ingroia
25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA…
DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA…
DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ…
A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA…
DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI…
DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE…