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MOSE DELL’ALTRO MONDO - "PULIRE" LE PARATOIE DEL MOSE COSTA IL DOPPIO DI QUANTO SPESO PER COSTRUIRLE - È IN CORSO UN BRACCIO DI FERRO TRA STATO E FINCANTIERI: L'AZIENDA, PER LE ATTIVITÀ DI CONTROLLO E RIVERNICIATURA, CHIEDE 3 MILIONI E MEZZO A PARATOIA - LA RICHIESTA, CHE RIGUARDA LA FASE SPERIMENTALE DELLE PRIME DUE DIGHE, QUINDI LE PIÙ COSTOSE, DOVRÀ ESSERE VAGLIATA DALLA STAZIONE APPALTANTE...

Estratto dell'articolo di Alberto Zorzi per www.corriere.it

 

Mose Venezia

Le prime due erano state sganciate ormai la scorsa estate: la prima il 5 luglio in pompa magna, con tutte le autorità presenti, la seconda a fine agosto. Poi, più nulla, fino a stamattina, quando gli operai di Fincantieri e del Consorzio Venezia Nuova tireranno su la terza paratoia, che sarà seguita nel giro di poche settimane dalla quarta.

 

La manutenzione del Mose riparte, grazie alla richiesta arrivata al colosso di Stato direttamente dai vertici del Provveditorato, ma lo stallo per sistemare le grandi dighe gialle – che, chiudendosi, dividono la laguna dal mare aperto e salvano Venezia dall’acqua alta – c’è tutto. Anche perché è in corso un braccio di ferro tra Stato e Fincantieri, con quest’ultima che per le attività di controllo e riverniciatura sta chiedendo più del doppio di quanto è costato realizzarle.

 

barriere del mose alzate 22 novembre 2022 3

Fincantieri infatti, dopo tre anni di guerra al Tar contro la rivale Cimolai, aveva vinto nel 2021 una gara da 18 milioni per la manutenzione delle 21 paratoie di Lido Treporti: e già sembrava una cifra elevata visto che, per stare all’appalto più recente della loro costruzione, nel 2015 erano serviti 27 milioni e mezzo per costruirne 22 (in quel caso il bando riguardava la bocca di Lido Sud).

 

E dunque già c’era poca differenza tra costo di costruzione e di manutenzione. Ma ora l’azienda delle crociere ha presentato maxi-riserve per un totale di 5 milioni di euro, che significherebbe dunque una spesa complessiva di 3 milioni e mezzo a paratoia: il triplo del costo di costruzione.

 

acqua alta a venezia

Ovviamente si tratta di una richiesta, che riguarda la fase sperimentale delle prime due dighe, quindi le più costose, e ora dovrà essere vagliata dalla stazione appaltante: della questione è stato infatti investito il comitato tecnico-amministrativo (Cta) del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche, che dovrebbe affrontarla nella riunione che si terrà a fine settembre.

 

Probabile che ci si possa incontrare a metà strada, ma comunque il problema di un aumento spaventoso dei costi di manutenzione resta. E mettono in dubbio anche quei 63 milioni all’anno che sono stati stabiliti dallo Stato per la manutenzione annuale. [...]

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