louis raphael sako - al sudani

QUAL È IL COLMO PER UN PAESE A MAGGIORANZA MUSULMANA? ESSERE LA PRIMA NAZIONE A SOSTENERE LA "CANDIDATURA" A PAPA DI UN CARDINALE - IL PRIMO MINISTRO IRACHENO MOHAMMED SHIÀ AL-SUDANI ANNUNCIA CHE IL SUO PAESE SOSTIENE IL CARDINALE LOUIS RAPHAEL SAKO, UNICO PORPORATO A ESSERE NATO IN MEDIORIENTE (È ORIGINARIO DI ZAKHO, CITTÀ NEL NORD DELL'IRAQ) - INVECE DI METTERE IL BECCO NEGLI AFFARI VATICANI, AL-SUDANI DOVREBBE PROTEGGERE I CRISTIANI NEL SUO PAESE, VISTO CHE NEGLI ULTIMI SETTE ANNI NE SONO STATI UCCISI DUEMILA...

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PAPA FRANCESCO - LOUIS RAPHAEL SAKO

(ANSA) - TEL AVIV, 24 APR - Il primo ministro iracheno Mohammed Shia' al-Sudani ha annunciato che il suo Paese sostiene la candidatura del cardinale Louis Raphaël Sako come nuovo papa. Il cardinale è l'unico tra i candidati a essere nato in Medio Oriente, membro della comunità cattolica caldea e originario della città di Zakho, nel nord dell'Iraq.

 

Al-Sudani ha sottolineato che Baghdad appoggia la candidatura di Sako per la sua influenza a livello locale e globale e per il suo operato nella promozione della pace e della tolleranza. Il premier ha aggiunto che l'Iraq è uno dei luoghi storicamente più significativi in cui i cristiani hanno vissuto in armonia con le altre religioni, e che ancora oggi nel Paese vivono fedeli di tutte le chiese a testimonianza di "amore e fratellanza tra i credenti delle diverse fedi".

 

LOUIS RAPHAEL SAKO

La Chiesa cattolica in Iraq comprende Chiese di rito latino e di rito orientale. Quella Caldea rappresenta il gruppo più numeroso che comprende i tre quarti di tutti i cristiani iracheni, con a capo il Patriarca di Babilonia dei Caldei. La lingua utilizzata nella liturgia è derivata dall'aramaico che si parlava ai tempi di Gesù.

 

La comunità cristiana irachena prima del 1987 contava oltre 1,2 milioni di fedeli, soprattutto caldei, che adesso si sono ridotti a circa 250mila. Uno dei grandi drammi è l'esodo dei cristiani a causa dell'insicurezza e delle violenze di cui sono vittime: la guerra ha scatenato violenze tra le correnti politiche e tra le confessioni religiose, e i cristiani sono stati tra le vittime principali, essendo la comunità più esigua e debole: sono oltre 65 le chiese attaccate o distrutte in una trentina di attentati. Stime raccolte dall'agenzia Fides parlano di oltre 2.000 cristiani uccisi e 600 mila profughi negli ultimi 7 anni.

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