aereo low cost

VOLETE SOPRAVVIVERE A UN LUNGO VIAGGIO IN AEREO? – I CONSIGLI PER STARE BENE SENZA AVERE CONTRACCOLPI SUL FISICO - LE TRATTE MOLTO LUNGHE POSSONO CREARE PROBLEMI SOPRATTUTTO ALLA CIRCOLAZIONE: LA POSSIBILITÀ DI UN’EMBOLIA È RARA ED ESISTE SOPRATTUTTO PER I SOGGETTI A RISCHIO CHE DEVONO PASSARE DAL MEDICO PRIMA DI DECOLLARE – PER GLI ALTRI OCCHIO ALLA POSIZIONE DELLE GAMBE: FATE QUALCHE PASSEGGIATA E ATTENZIONE A COSA MANGIATE E BEVETE…

Federico Mereta per “Salute - la Repubblica”

 

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Sono tante le soluzioni tecnologiche per chi si appresta a partire in aereo da un capo all' altro del pianeta con i voli non-stop che possono durare quasi venti ore. Ma anche l' organismo deve essere adeguatamente protetto, perché, oltre alla sensazione soggettiva di tensione e alle turbolenze, non si creino problemi di salute, soprattutto a carico della circolazione.

 

La scienza dice che i voli superiori alle sei ore possono aumentare i rischi, ma solo come cofattore in soggetti predisposti come in primo luogo chi ha già avuto trombosi, chi è obeso e le donne in gravidanza . Ma la prevenzione è importante per tutti.

 

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«I pericoli sono legati soprattutto alla posizione che si mantiene e allo spazio tra un sedile e l' altro che peraltro in questi voli sembra essere ampio per tutti i viaggiatori: se le gambe rimangono a lungo flesse con un angolo superiore ai 90 gradi, si può avere una compressione sulla vene poplitea e sui vasi del polpaccio - spiega Angelo Santoliquido, Responsabile dell' Angiologia al Policlinico Gemelli-Presidio Columbus di Roma - In queste circostanze la circolazione del sangue rallenta e quindi si possono innescare processi che spingono la coagulazione con possibile formazione di trombosi nelle gambe e, nei casi più gravi, anche di embolia polmonare per lo " spostamento" di un coagulo verso l' alto. Si tratta di rischi estremamente ridotti, tanto che si parla di 5 casi ogni 10.000 persone, che interessano determinati soggetti e possono essere prevenuti».

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Su questo fronte, gli esperti segnalano come l' abitudine di assumere la classica compressa di acido acetilsalicilico prima di partire non serve, perché non riduce l' incidenza di trombosi. «Piuttosto, per chi fa parte delle categorie più esposte a problemi della coagulazione, viene raccomandata l' autosomministrazione di una fiala di eparina prima della partenza, su indicazione del medico » , riprende Santoliquido.

 

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Per il resto, ecco alcuni accorgimenti: non mettete indumenti stretti, anche a livello dell' addome, ed evitate i calzini. Vanno benissimo invece le calze elastiche, che invece hanno una compressione crescente dal basso verso l' alto e quindi aiutano a " spingere" il sangue.

 

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Per il resto, la passeggiata almeno ogni ora è fortemente consigliata, ma se occorre rimanere seduti si possono comunque fare semplici esercizi che "spremono" il sangue dal piede. Basta piegare ed estendere il piede verso l' alto e in basso: anche questo semplice esercizio va fatto almeno ogni ora, per almeno una decina di volte. Infine, non dimenticate che è importante bere regolarmente: se si è anche leggermente disidratati ovviamente il sangue tende ad essere meno fluido e quindi si possono creare più facilmente coaguli.

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Inoltre - sottolineano gli esperti - è importante bere un bicchiere d' acqua almeno ogni due ore. E bisogna evitare l' alcol, che accentua la ritenzione idrica, così come occorre alimentarsi con piatti che siano ricchi di fibre ma che al contempo siano poveri di sale e glutammato, necessari peraltro per la conservazione.

 

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I pasti in aereo, specie se di piccole dimensioni ma ricchi di grassi e zuccheri semplici e poveri di fibre e proteine possono inoltre impegnare la digestione, richiamando sangue allo stomaco per la fase dell' assimilazione del cibo. Se si aggiunge il consumo di alcol, che aumenta la disidratazione, la sensazione di discomfort aumenta così come crescono i possibili rischi di fastidi digestivi, mal di testa e stanchezza all' arrivo.

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Su questo fronte, peraltro, ci sono anche altri elementi da tenere presenti, pur se si tratta di problematiche che si possono presentare - e solo in chi è predisposto - soprattutto sui velivoli più piccoli e datati.

 

In alcune persone, soprattutto al momento del decollo e dell' atterraggio, si possono manifestare infatti microbarotraumi, leggeri problemi nel sistema di controllo della pressione all' interno dell' orecchio. Sempre sull' apparato uditivo, ma non solo, può anche avere impatto anche il rumore, specie per chi ha trovato posto vicino ai motori.

 

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La stimolazione rumorosa, soprattutto se sommata ad una condizione di stress subliminale, può dare addirittura effetti che vanno oltre il semplice apparato uditivo, al punto da influire anche sui processi coagulativi, in particolare a carico della microcircolazione.

 

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Ultima raccomandazione: proprio lo stress è alla base della "percezione" che abbiamo di un viaggio aereo. Se andiamo in vacanza, tutti i problemi si superano facilmente. Ma se siamo sempre in viaggio per lavoro, anche la tensione, e conseguenti malesseri, si accentueranno.

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