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Giulia Zonca per la Stampa
Una serie di passi ammalianti in mezzo a un programma in rodaggio e Carolina Kostner si ripresenta sul ghiaccio per la sua 14ª stagione. A 30 anni. Con ambizioni legittime e nessun accenno di noia, stanchezza o nausea da competizione. L' esordio al Lombardia Trophy, che si chiude stasera, la vede già oltre i 70 punti nella prima parte di gara: davanti a lei solo una giapponese nata nel 2001. Higuchi, l' ennesima ragazzina prodigio che Carolina incrocia in pista.
Quelle della sua generazione hanno salutato da un pezzo ma pure tante delle giovani promesse, capaci di salti meraviglia e combinazioni da ginnaste, hanno lasciato lo sport. Solo in questo finale d' estate, Yulia Lipintskaya, vezzeggiata da Putin durante i Giochi di Sochi in cui ha vinto la medaglia di squadra, ha detto addio. Soffre di anoressia e pattinare non l' aiuta. Pure l' americana Gracie Gold, bellissima, biondissima, amatissima dall' America, si è presa una pausa proprio nell' anno dei Giochi. Tormentata da disturbi alimentari e depressione: «I pattini sono troppo competitivi per come sto ora».
Ne me quitte pas Ogni stagione, o quasi, c' è un' emergente che incanta e dopo un paio di anni, che sia rimasta promessa o diventata star, sparisce. Kostner sta sempre lì e sceglie coreografie che esaltano la sua maturità e tiene i salti tripli per i momenti importanti e osa un Ne me quitte pas cantato da Celine Dion. Lei non ha alcuna intenzione di smettere. Alle 19,59 di oggi testa il libero, una versione rivisitata del Preludio al pomeriggio di un fauno di Debussy, già mostrato nel 2010-2011.
vola carolina vola foto mezzelani gmt
Tira dritto immune al logorio e soprattutto alle ansie. Vive l' emozione, subisce le aspettative, ma ha imparato da tempo a non portare a fior di pelle ogni vibrazione. Ha trovato un equilibrio costruito dopo delusioni assurde e batoste clamorose, come le Olimpiadi del 2010 e ora porta questa sicurezza in gara con lei. Sempre solida, anche quando cade non si perde, e disposta a cambiare tecnica dopo 6 medaglie mondiali e un bronzo olimpico.
Ieri il maestro Mishin la scrutava dalla balaustra con la solita aria severa, lei però non è una ragazzina e ha aspettato il punteggio con un braccio sulla spalla del guru nel pieno del suo ruolo. Ecco, certi tocchi di ironia a una carriera li puoi aggiungere solo a 30 anni e solo a quest' età puoi lanciarti in un classico francese che accentua qualsiasi vena melò. Non mentre Kostner ci pattina sopra.
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