“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
Va a Massimiliano Allegri la Panchina d'Oro 2018. Il tecnico della Juventus si riconferma dopo il successo della scorsa stagione e ottiene il riconoscimento di miglior allenatore della Serie A per la quarta volta in carriera, diventando il tecnico più titolato di tutta la storia del premio: staccati, a quota tre titoli, Fabio Capello e Antonio Conte. Al secondo posto ex aequo Maurizio Sarri e Simone Inzaghi. Il tecnico della Juventus ha ottenuto 17 voti contro gli 8 dei due colleghi.
"L'obiettivo è cercare di vincere l'ottavo scudetto e poi questa benedetta Champions, vediamo se avremo un pizzico di fortuna dalla nostra parte. L'importante è capire in che condizioni arriveremo a marzo. Negli ultimi 4 anni abbiamo fatto due finali ma abbiamo incontrato anche le due squadre piu' forti del momento. Vediamo se quest'anno un pizzico di fortuna e' anche dalla nostra parte: in Champions non puoi sbagliare, il livello di qualita' si e' alzato, molte squadre sono in grado di poterla vincere.
Oggi e' una Champions e a marzo sara' un'altra e sara' importante arrivare li' in ottime condizioni per creare i presupposti per arrivare fino in fondo. Potrebbe essere il momento buono? Lo era anche il primo anno ma e' andata male ma in questi anni la squadra, la societa', l'ambiente, i tifosi stessi sono cresciuti tanto che dopo la partita persa col Manchester in modo incredibile, tutti fuori dallo stadio erano soddisfatti. E la cosa non mi e' piaciuta - commenta l'allenatore bianconero al momento di ritirare il premio -. Il livello si è alzato, e noi dovremmo essere bravi. Per lo scudetto però attenzione a Napoli e Inter".
PANCHINA D'ARGENTO - Il premio di migliore allenatore della Serie B è andato ad Aurelio Andreazzoli per la sua cavalcata-promozione con il suo Empoli. Il tecnico, da poco esonerato dal club empolese, ha preceduto nell'ordine il collega Roberto D'Aversa, guida del Parma, e Filippo Inzaghi, la scorsa stagione a Venezia e oggi a Bologna.
CONTE
Da gazzetta.it
"Le parole di Sergio Ramos? Noi dobbiamo portare educazione e rispetto quando arriviamo in una squadra e altrettanto dobbiamo avere dai calciatori. Perché quando questa viene meno, iniziano dei problemi". Antonio Conte nel corso del dibattito tecnico tra gli allenatori all'Auditorium di Coverciano - in occasione della Panchina d'Oro - ha così commentato le dichiarazioni del capitano del Real che secondo la stampa spagnola avrebbe posto il veto sul suo arrivo a Madrid.
"Noi abbiamo una grande cultura del lavoro - continua ancora l'ex c.t. -. E quando entri un ambiente nuovo non puoi stravolgere tutto, ma devi entrare piano piano. Il mio futuro? Sono sereno, ora voglio aggiornarmi e parlare con gli altri allenatori, aspetto il prossimo anno".
IL FATTO — Ramos in piena bufera blanca, con Lopetegui ad un passo dal baratro, aveva pubblicamente manifestato insofferenza davanti ad un eventuale approdo dell'ex c.t. della Nazionale sulla panchina dei Blancos: "Il rispetto si conquista e non si impone - aveva risposto davanti alle telecamere a proposito di Conte -. Ci sono diversi allenatori con i quali abbiamo vinto titoli. La gestione dello spogliatoio è più importante rispetto alla conoscenza di un allenatore".
ANCORA CONTE — Questione Ramos a parte, Conte ha detto la sua su Milan-Juve di ieri sera ("La Juve è molto forte, sta dominando. Ieri è stata abbastanza eloquente la partita, complimenti a loro che al momento sembrano una armata invincibile") dedicando anche pensiero alla Var: "La trovo una bella soluzione perché una volta che viene presa una decisione si sa che è stata vista e rivista. C'è un minimo margine di errore, ma sono favorevole alla tecnologia".
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