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BERLUSCONI CARLO FESTA BERLUSCLOSING
Il Milan passa ai cinesi dopo circa tre anni di trattative. Prima del nuovo proprietario, Yonghong Li, che ha impiegato otto mesi a conquistare il club, si erano infatti presentati a Milanello presunti tycoon, intermediari, fino a principesse thailandesi, dame cinesi, tutti interessati a mettere le mani sulla squadra più amata in Asia.
Su Amazon esce firmato da Carlo Festa, giornalista del “Sole 24 Ore”, BerlusClosing: un libro che ricostruisce questi tre anni di trattative con retroscena segreti, dietro le quinte, ricostruzioni, interpretazioni finanziarie e politiche, analisi di bilanci e, infine, documenti esclusivi. Come i primi contratti firmati tra Elliott e Yonghong Li per sottoscrivere il contratto di finanziamento da 303 milioni di euro.
Viene inoltre data la lista minuziosa di proprietà di Yonghong Li in Cina: beni per 500 milioni intestati a lui e alla moglie. L’interpretazione, anche politica, dell’ingresso di Paolo Scaroni, ex manager Eni da sempre vicino a Berlusconi, nel Cda del club rossonero: le relazioni di Scaroni con Elliott e il triangolo con il potente finanziere Alvise Alvera', padre di Marco, dirigente di Snam.
berlusconi e i compratori cinesi
I riflettori sono puntati anche sul nuovo piano industriale che dovrà realizzare Marco Fassone. Fino a ripercorrere le trattative passate: quella di Mr Bee, con le informazioni segrete del thailandese sul dossier Apollo. E poi ancora l’ingresso sulla scena, oltre che della dama cinese, anche di una principessa thailandese interessata un anno fa a comprare il Milan, ricevuta da Silvio Berlusconi ad Arcore.
Per finire, si parla anche della vicenda, anche giudiziaria, che ha colpito la Tax & Finance, società di consulenza di Lugano che era lo scorso anno advisor del thailandese Mr Bee, e all'interno della quale c'erano manager con trascorsi in Fininvest. Le leggende metropolitane sulla provenienza dei soldi, già smentite con forza dai legali del Biscione ai tempi di Mr Bee, hanno costretto l’avvocato di Silvio Berlusconi, Nicolò Ghedini, a portare in Procura a Milano (dove non c'è alcun fascicolo sull'operazione) le carte dei documenti bancari presentati dal nuovo proprietario Yonghong Li.
HAN LI - BERLUSCONI - Yonghong Li
La mossa di Ghedini è servita a cancellare eventuali malignità sul closing. Con le prove presentate, l'avvocato di Berlusconi avrebbe dimostrato la lecita provenienza dei soldi versati in caparra da Yonghong Li e la correttezza del flusso dei bonifici bancari. Anche con il nuovo proprietario cinese è stato dunque necessario chiarire l'origine dei capitali arrivati in Italia, un po’ come era successo ai tempi dell’ingresso sulla scena di Erick Thohir sull’Inter, quando alcuni maligni ipotizzavano altre leggende metropolitane su presunti fondi all’estero dello stesso Massimo Moratti: ipotesi anche queste sempre smentite.
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