bonami - arte rifiuti it

RICCHI D’ARTE - BONAMI: ''ART BASEL È DIVENTATO UNO ZOO PER COLLEZIONISTI A BASSO RISCHIO, SONO TURISTI CHE COMPRANO CIÒ CHE GIÀ SI CONOSCE E LE GALLERIE VENDONO PRINCIPALMENTE ARTE CHE COSTA VERAMENTE TANTO - IL COLLEZIONISTA MEDIO È DIVENTATO UNA SPECIE IN ESTINZIONE''

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

FRANCESCO BONAMI L ARTE NEL CESSOFRANCESCO BONAMI L ARTE NEL CESSO

Francesco Bonami per la Stampa

 

Art Basel: quello che era il grande circo dell' arte è diventato uno zoo. La più grande e importante fiera dell' arte (che ancora oggi rimane tale) è divisa in due gironi infernali: il piano terra ambito da tutti ma riservato a pochi ma tanti eletti e il primo piano, più contemporaneo e più leggero.

 

Diciamo che il pian terreno è Prada e il primo piano Miu Miu. Il polso del mercato dell' arte a Basilea è ancora un polso forte. Anche se oggi un po' d' incertezza si sente nel collezionista medio, che però è diventato una specie in estinzione. Infatti le gallerie vendono principalmente arte che costa veramente tanto.

 

kruger i shop 600x586 400x390kruger i shop 600x586 400x390

Quelle che provano a vendere arte che costa solo troppo poco fanno molta più fatica. A cercar bene si scovano ancora cose a buon mercato ma per paradosso davanti al troppo poco la gente s' insospettisce. Un tempo il collezionista scopriva e comprava, era un esploratore.

 

Oggi la maggioranza dei collezionisti sono turisti, comprano ciò che già si conosce. Il Tripadvisor del mondo dell' arte è l' Artadvisor colui che offre al collezionista l' emozione già sperimentata a basso livello di rischio. Il filosofo presocratico Eraclito diceva «si diventa quello che si è» a Basilea Eraclito direbbe «Si compra ciò che è stato già comprato (da qualcun altro)». Nessun ha più il coraggio di sbagliare anche perché se si sbaglia addio retta dell' Università dei figli.

art basel art basel

 

Accanto alla cattedrale di Art Basel c' è la dépendance di Art Limited, progetti speciali presentati dalle gallerie. Quest' anno tutto era inutilmente mastodontico . Dove finiranno tutte queste installazioni? Non nei musei perché costano troppo . Non nelle case dei privati perché non c' entrano.

 

francesco bonami e vanessa riding bonamifrancesco bonami e vanessa riding bonami

Al che viene la nostalgia della mitica e mai rimpiazzata gallerista Ileana Sonnabend che agli artisti Fischli e Weiss, che chiedevano le dimensioni delle porte della galleria per capire se le loro opere ci sarebbero passate, disse «Cari non è la dimensione della porta della galleria che deve interessarvi ma quella della porta del collezionista».