DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ…
Alessandro Catapano per la Gazzetta dello Sport
Voci incontrollate di fantomatici accordi in Serie A, ritorni di fiamma improbabili, tentativi in tackle scivolato di far saltare il banco in Figc, alleanze che durano una sera. Un' altra giornata è andata in archivio, le elezioni per la presidenza federale si avvicinano e la confusione, se possibile, aumenta.
LONTANI In Lega di A, la partita sulle nomine, già di per sé un Everest, deve cedere il passo a quella sui diritti tv, che vale la sopravvivenza del sistema. Ieri, si è sparsa una voce, non confermata, che avrebbe avuto dell' incredibile: un accordo in dirittura d' arrivo per Tavecchio presidente, Lotito consigliere federale e Tebas amministratore delegato. In realtà, la partita è tutta da giocare. Su Javier Tebas, indicato da Urbano Cairo, ci sono buone convergenze: lo spagnolo è in pole, ma restano in pista Sami Kahale e Luigi De Siervo. Mentre sul nome del presidente nessuno riesce a tirare fuori un profilo convincente. Lotito candiderebbe Tullio Del Sette, fino a pochi giorni fa comandante generale dei Carabinieri, ma restano in vita i partitini pro Nicoletti, Simonelli o Cantamessa. Insomma, la quadra resta lontana, anche perché della stessa partita fanno parte i consiglieri federali e di Lega .
DIFFIDA, E DUE Intanto, però, Giovanni Malagò sta riaffilando le armi. Ieri, dopo un confronto serrato col ministro Luca Lotti, che spingeva per una soluzione ancor più drastica, il presidente del Coni ha stabilito con la Giunta di inviare alla Figc una nuova diffida in cui si danno alla Lega di A trenta giorni a partire dal 29 gennaio per ottemperare ad una serie di adempimenti, a cominciare dai due che i legali del Coni hanno individuato come le condizioni perché la Federcalcio conservi la sua autonomia, al riparo da un eventuale commissariamento: l' elezione dei tre consiglieri federali e l' adeguamento dello statuto ai nuovi principi informatori, con l' istituzione della maggioranza semplice dalla terza votazione.
Come reagiranno le società di A? A parte quelle poche che non disdegnerebbero l' intervento di un commissario (ma si guardano bene dall' esporsi), l' impressione è che il pressing di Malagò preoccupi relativamente e i tempi di reazione, anche stavolta, saranno lunghi.
CONVOCATI Stanno tutti giocando col fuoco? Oggi ce ne sarà anche per i tre candidati alla presidenza della Federazione, Gravina, Sibilia e Tommasi.
Malagò li ha convocati tutti al Coni in audizione alle 17.30, ufficialmente «per ricordargli il rapporto stretto che c' è tra Coni e Figc», di fatto per ribadirgli i rischi di ingovernabilità che corre chiunque verrà eletto, a meno che non riesca a convincerli a convergere su un unico candidato. Non si esclude che il presidente del Coni provi a chiedere ai tre candidati un rinvio della data elettorale o un passo indietro che spalancherebbe, di fatto, le porte al commissariamento.
Ma chi gli dirà di sì? Gravina è convinto che Ulivieri gli darà i voti per andare al ballottaggio, Tommasi che il capo degli Allenatori non lo tradirà e al ballottaggio ci manderà lui, Sibilia che avrà i numeri per spuntarla su l' uno o l' altro.
MALAGO' FABBRICINItommasiCOSIMO SIBILIAtommasigravina
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