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Francesco Saverio Intorcia per la Repubblica
L’antica ossessione si è trasformata in una cassaforte, utile a scavare un solco finanziario con il resto della Serie A. Se l’ultima Champions ha lasciato l’amaro in bocca ad Allegri per l’eliminazione dolorosa con il Bayern agli ottavi, l’assegno staccato dall’Uefa lenisce la delusione: la Juve ha incassato 76 milioni 256 mila euro e in classifica è stato il 3° club più ricco.
Di questi soldi, 12 milioni per la partecipazione, 5 milioni e 824 mila euro per i risultati nel girone, 5,5 milioni per l’accesso agli ottavi e 52 milioni 932 mila euro dal market pool.
L’Uefa ha ufficializzato le cifre ieri: per il 2015/16 ha distribuito ai club 1 miliardo e 345 milioni di euro di premi (315 milioni in più dell’anno precedente), con un paracadute per le 10 squadre uscite ai play-off. Per l’Italia, la Lazio: 3 milioni di bonus più 10,8 milioni di market pool. I biancocelesti hanno poi incassato anche 15,3 milioni dall’EuropaLeague, dove sono usciti agli ottavi: totale di oltre 29 milioni.
In Champions la fetta più grossa va al City degli sceicchi (83,8 milioni), che ha incassato più quattrini del Real campione (80 milioni e 67 mila euro). Terza la Juve, quarto il Psg con 70,8 milioni. Felice però anche la Roma, uscita, come i bianconeri, agli ottavi: 68 milioni e 461 mila euro, meglio di Bayern (64,3), Barcellona (56,5), Arsenal (53,4), e sui livelli di Atletico Madrid (69,6 milioni) e Chelsea (69,1).
Il borsino non coincide con il rendimento nella coppa per una ragione semplice. Se i premi sportivi sono uguali per tutti, la quota di market pool è distribuita su base locale, in relazione alla cifra a cui i diritti tv vengono venduti nei diversi paesi. Per l’Italia, c’erano 111,5 milioni da dividere fra Juve, Roma e Lazio, tenendo conto per metà della posizione in campionato e per metà delle partite effettivamente giocate in Champions.
La Lazio, salutando in anticipo, ha passato proprio alla Roma una parte della sua quota fissa (11 milioni) e soprattutto ha lasciato solo due squadre a dividersi la quota variabile.
Questo spiega perché Juve e Roma siano così in alto nella tabella dei ricavi. Per i giallorossi, oltre ai 12 milioni di partenza, 3,108 milioni di premi partita, 5,5 milioni per il passaggio agli ottavi e 47 milioni e 853mila euro di market pool. Lo stesso meccanismo diabolico si ripeterà quest’anno, ma stavolta è l’eliminazione prematura della Roma che arricchirà Napoli, soprattutto, e Juventus.
In Europa League, premi per 411 milioni (240 in più del 2015): 12,5 al Napoli, 11,1 alla Fiorentina. Solo dall’Uefa, la Juve ha incassato 64 milioni più del Napoli: abbastanza per pagare due terzi di Higuain.
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