conte tottenham

CLAMOROSO DALL’INGHILTERRA – IL TOTTENHAM AVREBBE CONTATTATO ANTONIO CONTE – L’ALLENATORE DELL’INTER E GLI "SPURS" AVREBBERO AVUTO DEI CONTATTI TELEFONICI E AVREBBERO FATTO ANCHE VALUTAZIONI SU COME RINFORZARE LA ROSA – IL TECNICO LECCESE POTREBBE ESSERE AFFASCINATO DALLA POSSIBILITA’ DI RIPORTARE UN TITOLO NELLA BACHECA DEL CLUB CHE MANCA DAL 2008...

DA il “Corriere dello Sport”

 

ANTONIO CONTE

MILANO - Se l’Inter non ha un piano B alternativo a Conte, parola di Marotta, il tecnico leccese, invece, è già sotto oggetto di un sondaggio importante. E’ stato il Tottenham a farsi avanti. E, a quanto pare, Antonio ha tenuto la porta aperta.

 

Intendiamoci, non c’è nulla di deciso, non esiste nemmeno una vera proposta sul tavolo, ma i discorsi con gli Spurs si sarebbero spinti anche verso valutazioni tecniche sulla rosa attuale e sulle principali necessità per rafforzarla. Da aggiungere che l’allenatore pugliese ha pure voluto precisare che la precedenza va all’Inter e che per prendere qualsiasi tipo di decisione aspetterà il confronto con Steven Zhang, in programma soltanto a fine stagione.

tottenham

 

I contatti, insomma, sarebbero stati proficui e interessanti, ma le parti si sono accordate per risentirsi più avanti, quando il quadro sarà più chiaro. Nel frattempo, peraltro, il club inglese proseguirà le esplorazioni e sondaggi con potenziali altri candidati, tra cui ci sarebbero pure Sarri e Gasperini.

 

 

ANTONIO CONTE E STEVEN ZHANG

Palla a Zhang

 

Conte si è trovato alla grande nella sua esperienza in Inghilterra. E sposare la causa del Tottenham sarebbe una sfida stimolante, visto che l’ultimo trofeo conquistato è una semplice Coppa di Lega nel 2008, mentre per l’ultimo campionato vinto occorre tornare indietro addirittura fino al 1961. Ma la sua priorità continua ad essere l’Inter.

INTER SCUDETTO

 

E non solo per il contratto che lo lega al club nerazzurro fino al 2023 con un ingaggio da 13 milioni di euro netti. A Londra si tratterebbe di ricominciare tutto da capo, mentre a Milano ripartirebbe, oltre che da uno scudetto, anche dal lavoro di 2 anni. Il pallone, dunque, è tra i piedi di Steven Zhang.

 

Toccherà a lui dare la chiarezza e le garanzie che Conte chiede. Si tratta di una programmazione chiara, di obiettivi compatibili con la competitività dell’organico, di una comunicazione adeguata degli stessi, senza che tutto finisca sulle spalle dell’allenatore, e della promessa che quanto avvenuto in questa stagione non si ripeta più.