UN POZZO SENZA FONDO FORMATO MAXXI - IL “CORRIERE” PICCHIA DURO SUL MUSEO MALGESTITO DA GIOVANNA MELANDRI: “NON E’ MAI DIVENTATO POPOLARE, SFRUTTA FAVORI GOVERNATIVI E ASSORBE IL 50% DEI FONDI DEL PIANO MIBACT. UN TRATTAMENTO DOVUTO AL SISTEMA DI POTERE CONSOCIATIVO ROMANO. SONO PRIVILEGI DA SMANTELLARE”

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Vincenzo Trione per il “Corriere della Sera”

MELANDRI MAXXIMELANDRI MAXXI

 

Negli scorsi mesi si è a lungo discusso della riorganizzazione dei mega-musei promossa dal Mibact. Un ripensamento necessario. Che, tuttavia, non ha ancora sfiorato il MAXXI di Roma. Siamo dinanzi a un'autentica anomalia italiana, su cui occorre riflettere. Si tratta di una struttura che appare ancora irrisolta e incompiuta.

 

Come è stato documentato dall'economista Alessandro Monti in un pamphlet ( Il MAXXI a raggi X , edito da Johan&Levi), ha costi di gestione molto elevati; un personale gonfiato rispetto a qualsiasi analoga istituzione museale europea; spazi espositivi più scenografici che funzionali. Non ha ancora assunto un ruolo centrale nel panorama internazionale.

MAXXI - CARTELLI DI SCUSEMAXXI – CARTELLI DI SCUSE

Inoltre, venendo meno ai suoi «doveri», non sta portando avanti adeguate campagne per incrementare la sua collezione permanente.

 

Infine, pur attivo e dinamico, impegnato nell' organizzazione (un po' frenetica) di mostre e di eventi (spesso dal carattere episodico), il MAXXI non è mai diventato davvero un luogo popolare. Ma, in fondo, questa non è una stranezza: in Italia i musei d'arte contemporanea non riescono mai a essere attrattivi per il grande pubblico.

 

Il punto più delicato, però, è un altro: il MAXXI assorbe il 50% dei fondi del Piano per l' arte contemporanea approntato dal Mibact. Evidenti le conseguenze: la drammatica riduzione del sostegno riservato ad altre sedi museali d' arte contemporanea. Le ragioni di questo trattamento sono riconducibili al sistema di potere consociativo romano di cui il MAXXI è clamorosa (e inquietante) espressione.

Il cartello davanti al MaxxiIl cartello davanti al Maxxi

 

yoga al Maxxiyoga al MaxxiMaXXIMaXXI

Ora il Ministro Franceschini ha dinanzi a sé due strade. Considerare ancora il MAXXI un' eccezione: continuare a proteggerlo, senza chiedere conto e ragione dell' impiego dei finanziamenti pubblici, permettendogli di sfruttare in modo disinvolto una fitta rete di favori governativi. O agire con responsabilità e rigore, smantellando un' intollerabile impalcatura di privilegi. Un Paese normale non può permettersi anomalie come questa.

Zaha Hadid davandi al Maxxi Zaha Hadid davandi al Maxxi MAXXI - VEAUTE - MELANDRI - TRUSSARDIMAXXI - VEAUTE - MELANDRI - TRUSSARDI