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Filippo Maria Ricci per gazzetta.it
Il signore della Champions non vuole abdicare. Cristiano Ronaldo punta dritto verso il quinto Pallone d'oro. Gli mancano ancora due ostacoli, uno al Calderon e salvo tracolli oggi impensabili uno a Cardiff. Intanto vede cadere i rivali: fuori Messi, quasi certamente fuori anche Griezmann, secondo e terzo della classifica del 2016, dietro di lui. Da ottobre ad aprile in 6 partite di Champions il portoghese non aveva fatto nemmeno una rete. Però questo è un altro Ronaldo, e i meriti vanno condivisi tra lui stesso, il preparatore nostrano Antonio Pintus e quel furbone di Zinedine Zidane. Il primo, e sinora unico, che con il suo sorriso gentile e i suoi occhi fermi ha saputo convincere il Cannibale a lasciare qualcosa sul piatto del suo corpo. A non mangiarsi tutte le energie per cercare di segnare a raffica in partite di poco conto.
Andata col Bayern: 2 gol. Ritorno al Bernabeu, tripletta. Andata con l'Atletico: altra tripletta. Otto reti in 3 partite di enorme difficoltà. E numeri da paura: 104 gol in 142 gare di Champions, il primo a superare le 52 marcature nelle gare a eliminazione diretta della massima competizione europea, 35 reti solo dai quarti in poi, con Di Stefano fermo a 32. E 13 gol solo nelle semifinali, record suo gonfiato ancora un po'. Primo giocatore a segnare 10 o più gol in Champions per 6 anni di fila.
Permetteteci un altro numero, devastante: senza i preliminari Ronaldo in Champions ha fatto 103 gol, l'Atletico in tutta la sua storia è fermo a 100. C'è poco da aggiungere. O forse si. Che ieri Ronaldo si è anche sbattuto tanto per la squadra. E infatti il Bernabeu ha apprezzato e applaudito. Cosa non scontata visto che il rapporto tra il Superman portoghese e il bizzoso stadio non è mai banale e spesso speziato.
E infatti anche ieri è successo qualcosa: Ronaldo ha festeggiato mimando un fischio, seguito da un gesto di negazione e poi da una serie di applausi: non sarà un mimo del livello di Marcel Marceau ma il messaggio era chiaro. E infatti, in tv l'ha ribadito: "Io chiedo solo di non essere fischiato. Per il resto darò sempre il meglio di me stesso, tutto quello che ho in corpo". Poi ha aggiunto: "La nostra è stata una partita totale, assoluta da parte di tutta la squadra. Io ho segnato, ma siamo stati tutti fenomenali".
Ronaldo ha espresso felicità per aver raggiunto i 400 gol col Real: "Non quasi 400, sono 400". In realtà sono 399 perché uno glielo ha regalato Marca. "Abbiamo un buon vantaggio, però l'Atletico è una squadra molto forte e al Calderon dovremo restare molto concentrati. Manca ancora una partita". Poi il Signore della Champions potrà pensare alla sua quinta finale. "Cris è unico, nei momenti importanti c'è sempre. Sempre. Il merito è suo, non mio. Chi tifo tra Juve e Monaco? Lo sapete". Zizou vuole una finale in bianco e nero, e con Zidane CR7 sogna un altro pezzo di storia: l'inedita doppietta consecutiva in Champions.
MARCA CRISTIANO RONALDO
CRISTIANO RONALDO 6
CRISTIANO RONALDO 2
CRISTIANO RONALDO 4
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