DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
1. PRANDELLI D’ITALIA
Giancarlo Dotto per Dagospia
Quello che ogni quattro anni e per circa un mese, a seconda delle alterne fortune, chiamiamo amor patrio è solo smania pornografica di fare un po’ di baldoria nelle strade avvolgendosi nel tricolore invece che nel telo da spiaggia.
prandelli in conferenza stampa
Una sbornia mamelica quadriennale. Etilici più che etici, alla faccia di Prandelli, il sacrestano. Ci accontentiamo di poco. Qualche notte magica. Scambiamo la patria per un fine settimana a Formentera. Fateci caso. Un secondo dopo scesi dalla giostra, la cancellazione è repentina quanto lo era stata all’inizio l’euforia. Prandelli chi? La Nazionale cosa? Balotelli puah! Cassano? Quello che apre la manina a ventaglio perché il mondo non decifri le sue cazzate?
A eccitare gli animi un po’ malconci ci pensano quelli che, da qui a poco, se Suarez o Cavani si sveglieranno martedì malvagi, dovremo chiamare i disdetti ai lavori. Molti strepitanti e rari strepitosi inviati di Sky (salvo e applaudo il maniaco Buffa, che potrebbe qua e là giusto concedersi il lusso di dire qualche stronzata o amenità, così tanto per farci respirare, l’elegante Porrà, il dandy Cattaneo e l’anfetamnico Adani), scambiano invece se stessi per profeti in terra santa. Un po’ più esaltati e adrenalitici a Sky, tra il depresso e l’istituzionale in Rai, dove il tono pacato, e un tantino smunto, è il paramento indispensabile della messa cantata.
Insomma, il giorno dopo la batosta, la parola d’ordine non è: “Quanto siamo bolliti e brutti” o “Cosa resta del nostro cancrenato calcio”, ma “Dai che, se ci dice bene, strappiamo un punticino all’Uruguay e siamo agli ottavi...”. Che poi, se la sfanghi, ci sono i quarti e magari entriamo nelle quattro.
E, si sa, là dove tutto è possibile, noi ci esaltiamo, il fallo diventa enorme, stile Sigfrido o Siffredi. Là dove siamo irreversibilmente bananizzati non quando perdiamo, ma quando immaginiamo di buggerare il mondo e invece buggeriamo solo noi stessi. Cassano in panchina che fa il giullare sfottendo i costaricensi appena fottuti di un rigore solare è il tristo manifesto del prandellismo suicidato.
balotelli dopo italia inghilterra
2. UN PAESE IMMOBILE
Massimo Gramellini per La Stampa
Hai un centravanti sopravvalutato, che ha segnato poco e parlato troppo ovunque sia stato. Il classico pacco dalla confezione luccicante: bello, statuario, un personaggio che fa notizia per il fatto stesso di esistere e che esiste per fare casino e mandare tweet banali che i giornali riportano con entusiasmo.
Come tutti i sopravvalutati, il pacco azzurro è un asso nel vendersi e nell’incantare gli innamorati dei luoghi comuni. Diventa il simbolo della squadra e segna un gol all’esordio contro una difesa di paracarri. Tutti sanno che a ogni suo rarissimo acuto seguono mesi di catalessi, eppure tanto basta per farne un titolare inamovibile.
Hai un altro centravanti che ha segnato ventidue gol negli ultimi sei mesi ed è circonfuso di grazia celeste: corre come un satanasso dietro a qualsiasi cosa si muova e ogni palla che lo sfiora si trasforma in una carambola imprendibile. E’ un bravo ragazzo del Sud, serio e lavoratore, si diceva una volta.
Giovane e dalle prospettive illimitate, però forte e perbene, quindi poco spendibile sul mercato della panna montata. Viene svenduto all’estero, con la convinzione sottintesa che si tratti di una meteora, e convocato in azzurro a furor di statistiche, ma solo per accomodarsi in panca a fare da riserva a uno che vede la porta molto meno di lui.
Hai questi due centravanti e, poiché sei italiano, preferisci il bluff patinato al benedetto dal destino. Ti meriti di perdere: la partita e Immobile. E di tenerti Balotelli.
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E…
NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON…
DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI…
DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA”…
C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA…