FLASH! - FERMI TUTTI: NON E' VERO CHE LA MELONA NON CONTA NIENTE AL PUNTO DI ESSERE RELEGATA…
Roberto De Ponti per corriere.it
Se lo scorso anno il sorprendente Zalgiris Kaunas raggiunse i playoff di Eurolega, (buona) parte del merito va riconosciuta ad Aaron White, pallidissima ala 26enne di Strongsville, Ohio, primo per minutaggio e validissimo giocatore di ramazza, punti quando necessario ma ogni cosa giusta fatta per la squadra, in difesa e in attacco. Per capirci: quasi 9 punti di media a partita, con il 58% al tiro, più rimbalzi e altre amenità.
Quando Milano si è mossa per rinforzare il reparto lunghi, con Gudaitis ancora in bacino di carenaggio, il primo giocatore a cui ha pensato è stato proprio White. E dopo i primi allenamenti in biancorosso, chi lo osservava correre e saltare diceva: mai visto un lungo veloce come lui. Poi è cominciata la stagione, e Aaron White si è spento come un lumicino esposto al vento: timido in campo, per nulla esplosivo, persino deleterio. E non è un caso che l’Olimpia colga al volo l’occasione e ingaggi Luis Scola, tanto talento sì, ma anche 40 anni il prossimo 30 aprile.
E qualcuno nello staff milanese comincia a chiedersi: vuoi vedere che il fatto di aver cambiato regime alimentare c’entra qualcosa? Perché la novità è che a giugno, appena firmato il sostanzioso contratto con l’Olimpia, Aaron White è diventato vegano, senza concedersi alcuno sconto. Una scelta sostenuta dalla moglie, soprattutto una scelta non trattabile. E l’americano cresciuto a bistecche e hamburger, nato nella «Città dei duri», dall’oggi al domani è diventato un ragazzone di 206 centimetri che a tavola rifugge qualsiasi alimento di origine animale.
È sicuramente una coincidenza, Lewis Hamilton per esempio si professa vegano e questo non gli impedisce di vincere titoli mondiali in serie in Formula 1, ma è un fatto che il White in maglia biancorossa sia la controfigura triste di quello di Kaunas: i minuti calano partita dopo partita, le prestazioni non decollano, il coach-presidente Ettore Messina alla fine si arrende. E lo taglia.
Il paragone con l’Aaron White dell’anno prima è impietoso: in Eurolega 10 minuti di media contro i 25 e passa dell’anno prima, 2,1 punti (contro 8,2), 1,9 di valutazione complessiva (10,6 nel 2018-19). Da oggi White svernerà al Tenerife, formazione di seconda fascia in Spagna. Da quelle parti non si preoccupano del regime alimentare dei giocatori, all’ala dimostrare che di semplice coincidenza appunto si trattava. Peraltro, qualche ora dopo aver annunciato il taglio di Aaron White, l’Olimpia con un comunicato ha liquidato anche l’altro acquisto pesante della scorsa estate, il play Shelvin Mack: di lui non si hanno notizie di rinunce a cotolette o uova, trattasi di semplice fallimento sul campo.
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