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VISTO CHE I MONDIALI DI CALCIO RISCHIANO DI SALTARE, GLI EMIRI DEL QATAR, D’ACCORDO CON IL TYCOON USA STEPHEN ROSS, VOGLIONO COMPRARE IL CIRCUS DELLA FORMULA1 - SI PARLA DI UN’OFFERTA TRA I SETTE E GLI OTTO MILIARDI DI DOLLARI

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Stefano Mancini per “la Stampa”

 

Gli emiri del Qatar ricevono la Coppa del Mondo da Blatter Gli emiri del Qatar ricevono la Coppa del Mondo da Blatter

I proprietari di una squadra di football americano e di una squadra di calcio europea si sono messi insieme per comprarsi la Formula 1 e farla crescere soprattutto negli Usa e in Cina. Difficile immaginare una globalizzazione più ampia.

 

I protagonisti dell’affare sono Stephen Ross, patron dei Miami Dolphins, la Qatar Sports Investments, proprietaria del Paris-Saint-Germain, il fondo Cvc Capital partners che è a capo del più importante campionato dei motori, e Bernie Ecclestone, il deus ex machina che ha trasformato le corse automobilistiche in un business di cui lui è il massimo beneficiario.

 

SUL FINANCIAL TIMES

FORMULA UNO  FORMULA UNO

L’offerta, secondo indiscrezioni rivelate dal Financial Times, sarà presentata a breve e raggiunge la cifra di una manovra finanziaria: tra i 7 e gli 8 miliardi di dollari (6,4-7,2 miliardi di euro) per una quota di maggioranza. Ma l’obiettivo della Qatar Sports Investments è quello di acquistare in seguito la totalità del giocattolo. Chi fa l’affare? La Cvc di sicuro, visto che acquistò la Formula 1 nel 2006 a un prezzo che era un quinto dell’offerta attuale. E anche Bernie Ecclestone, che i conti in 84 anni di vita ha dimostrato di saperli sempre fare. «Se la Cvc vende, vendo anch’io il mio 5 per cento» è stato il suo commento.

 

ECCLESTONE AL COMANDO

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Con ogni probabilità resterà lui l’amministratore: i team a volte lo criticano, però non hanno mai saputo proporre un’alternativa. Per Ross e i magnati del Qatar si tratta di una sfida: la Formula 1 oggi rende oltre un miliardo di dollari l’anno ma è in crisi per tanti motivi: regole incomprensibili, prevedibilità, calo degli spettatori televisivi perché la trasmissione dei Gp in molti Paesi è via pay tv, calo del pubblico negli autodromi per via dei prezzi dei biglietti, squadre minori in crisi perché la torta va quasi tutta ai team di vertice. Tutti concordano sull’urgenza di una riforma, ma fino al 2017 non si farà nulla e intanto quest’anno salta il Gran premio di Germania malgrado la Mercedes vinca e fra due anni salvo miracoli sparirà la gara di Monza.

Stephen Ross Stephen Ross

 

SCEICCHI, NON SOLO CALCIO

Malgrado tutto, la F1 resta lo sport più globale dopo il calcio. E con il calcio il Qatar ha grossi problemi in seguito all’inchiesta penale sulla Fifa che riguarda anche l’assegnazione dei Mondiali del 2022. Per gli sceicchi lo sport è un investimento a lungo termine al pari di una proprietà immobiliare. E i soldi non sono un problema

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