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GNONTO, SEMPRE MEGLIO DI NIENTE – GARANZINI: “DALLA LINFA VITALE DEL DEBUTTANTE GLI AZZURRI HANNO TRATTO PROSPETTIVE DI FUTURO, AL DI LÀ DI UN RISULTATO COMUNQUE INSPERATO” – “PRESO ATTO DELLA MODESTIA DELLA GERMANIA, POCO ALLA VOLTA UN'ITALIA DECOROSA, TRASCINATA DALL'ESEMPIO DI CAPITAN FLORENZI E DAL CORAGGIO DI SCAMACCA CHE A FORZA DI SENTIRE CHE IN ITALIA DI CENTRAVANTI NON NE NASCONO PIÙ HA DECISO DI RIBELLARSI. NASCONO ANCHE TALENTI COME GNONTO, E CHI POTEVA SCOMMETTERCI SE NON MANCINI? NON A CASO È STATO…”
Gigi Garanzini per “La Stampa”
alessandro florenzi wilfried gnonto italia germania
Se parliamo di calendario il calcio va veloce, nel giro di tre giorni dalle ormai vecchie glorie di Wembley a una Nazionale di debuttanti allo sbaraglio. Così almeno sembrava alla vigilia con dieci cambi su dieci, a parte Donnarumma. Invece, grazie anche a una Germania mediocre, gli azzurri la loro figura hanno finita per farla.
E dalla linfa vitale del debuttante Gnonto hanno tratto pure prospettive di futuro, al di là di un risultato comunque insperato. Era stato nervoso, et pour cause, l'avvio di Mancini. Figurarsi il nostro. Mica per l'Argentina, che almeno ci ha divertito. Perché quando sei malato di football finisci per buttare un occhio anche a Bulgaria-Macedonia (del Nord), giusto la sera dopo la cosiddetta finalissima: ed è sempre più indigeribile che a vietarci il Mondiale siano state squadre di un pianeta calcistico diverso.
wilfried gnonto italia germania
È vero che dopo la Francia ha perso anche l'Inghilterra. Ma in Nations League, non nella corsa al Qatar. Un torneo di cui già frega poco in generale: ma che a fine stagione in particolare, con i giocatori al lumicino, ci si domanda che senso abbia al di là di quello puramente commerciale. Non che Sanè e Gnabry, per dirne un paio, siano poi quei fenomeni: ma da lì alla prestazione indecorosa di Bologna oggettivamente ne corre.
Poca Germania, al di là di un avvio in apparenza perentorio. E da qui, preso atto dell'altrui modestia, poco alla volta un'Italia decorosa, trascinata dall'esempio di capitan Florenzi, dallo slancio di Frattesi, dal coraggio a tratti sfrontato di Scamacca che a forza di sentire che in Italia di centravanti non ne nascono più ha deciso di ribellarsi. Nascono anche talenti come Gnonto, se è per quello, e chi poteva scommetterci se non Mancini? Non a caso è stato il suo assist in velocità a strappare al Ct il sorriso più convinto della serata.
ITALIA ARGENTINA
wilfried gnonto italia germania
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