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LA FINTA DI IBRACADABRA - ZLATAN BEFFA TUTTI: LANCIA LA SUA LINEA DI ABBIGLIAMENTO MA NON SVELA NULLA SUL SUO FUTURO - “MANCHESTER UNITED? NON CONFERMO” - INTANTO A “LE MONDE” ATTACCA ADDIRITTURA HOLLANDE: "AIUTO PIÙ IO LA FRANCIA DI QUANTO NON ABBIA FATTO LUI"

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Da “www.corrieredellosport.it”

 

Zlatan Ibrahimovic lancia la sua linea di abbigliamento (A-Z), ma non annuncia il suo futuro club dopo l'esperienza con il Psg. Lo ha fatto attraverso una seguitissima diretta video sul suo canale Facebook. "Avevo bisogno di nuovi stimoli, per questo ho lasciato Parigi. Sarei potuto rimanere per altri 4 anni, ma ho voglia di nuove sfide. Manchester? Non confermo. Vi dirò dove giocherò quando sarò stanco di leggere invenzioni sul mio futuro". 

 

 

 

2. IBRA, È IL GIORNO DELLA VERITÀ: "IO HO GIÀ DECISO... L'ITALIA È SEMPRE L'ITALIA" 

Da “gazzetta.it”

 

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Alle 17 potrebbe concludersi il tormentone legato al futuro di Zlatan Ibrahimovic: lo svedese sarà protagonista di una diretta Facebook nella quale risponderà alle domande dei giornalisti e nel corso della quale potrebbe annunciare in quale squadra giocherà nella prossima stagione. I tifosi del Manchester United e del Milan, soprattutto, trattengono il fiato, ma intanto Zlatan rilascia un'intervista a Le Monde nel quale il calcio passa in secondo piano.

 

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La politica, il terrorismo, la Francia, Zlatan si avventura su altri sentieri. E, giusto per non smentirsi mai, alza il tiro e attacca addirittura il presidente della Francia, Francois Hollande. "Che razza di presidente è Hollande? Aiuto più io questo Paese di quanto non faccia lui".

 

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L'UOMO DEL POPOLO — Quando Le Monde gli fa notare che in Francia è più popolare di Hollande, lui risponde: "Perché io sono me stesso. Ma non posso parlare per lui (per Hollande, ndr) perché non lo so. Posso renderlo popolare, se voglio. Ma non so se ne ho voglia. Io sto a destra, a sinistra, ovunque, perché sono l'uomo del popolo".

 

IL 13 NOVEMBRE — Ibrahimovic torna anche indietro nel tempo e parla dei tragici attentati che sconvolsero Parigi il 13 novembre: "Non avrebbe mai dovuto accadere - dice Ibra -. Non solo a Parigi, ma in nessuna parte del mondo. Per me la vita è pace e amore. Io gioco a calcio e vedo il calcio come una religione. Tutti sono benvenuti indipendentemente dalle origini e dal credo. È lo sport più grande del mondo, collega la gente".

 

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IL MILAN E LA SVEZIA — Aspettando la sua conferenza stampa delle 17, Zlatan parla anche di calcio, tra passato, presente e futuro. "Fra tutti i club in cui sono stato il Milan è storicamente il più grande - un concetto che ripete da tempo -. È conosciuto in tutto il mondo. L'Europeo? La Svezia è qui per vincere. Sono qui da quattro anni e ho la possibilità di giocare per il mio paese in Francia. Ho due platee: gli svedesi e i francesi che tiferanno per noi. La Svezia è dove sono nato e cresciuto. Io sono la Svezia".

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