DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA…
Da repubblica.it
La rivoluzione è iniziata. A cento giorni esatti dall'inizio dei Mondiali di Russia, il presidente della Fifa Gianni Infantino commenta con entusiasmo l'approvazione del Var dal parte dell'Ifab. "È un momento storico per il calcio. Dopo decenni di discussioni, dibattiti e di polemiche si è finalmente deciso di introdurre la tecnologia e di aiutare gli arbitri a prendere le migliori decisioni. È una scelta che avrà un impatto positivo sul calcio e sul gioco, perché permette di prendere delle decisioni più corrette: dobbiamo essere felici di questo".
SI SBAGLIA MENO - "La decisione di utilizzare la Var ai Mondiali dovrebbe essere presa il 16 marzo, quando a Bogotà ci sarà una riunione del Consiglio della Fifa, che è l'organo competente per decidere sui regolamenti delle competizioni - ha detto il numero uno della federazione internazionale in un'intervista a Mediaset -. Io, ovviamente, sono molto favorevole: ero molto scettico due anni fa, ma abbiamo provato e visto che funziona. Le statistiche dicono che si è passati da un'accuratezza del 93% a una del 99% delle decisioni degli arbitri. Se vogliamo che la miglior competizione calcistica al mondo sia arbitrata nel miglior modo possibile dobbiamo aiutare gli arbitri e sicuramente con la Var possiamo farlo".
ITALIA DECISIVA PER OK VAR - Sul contributo della Federazione italiana e di Collina: "Posso solo ringraziare e complimentarmi con l'Italia per quello che ha fatto negli ultimi due anni. Da decenni in Italia si parla della moviola in campo, anche se a Collina non piace chiamarla così. È stato fatto un lavoro eccellente da Collina e anche dal movimento italiano, a partire dalla Figc con l'allora presidente Tavecchio, il presidente degli arbitri Nicchi, fino a Rosetti, Rizzoli e a tutti gli arbitri che si sono impegnati in questa bella sfida. Hanno fatto tutti un lavoro eccellente ed è anche grazie a loro che abbiamo potuto prendere questa decisione storica e importante per il calcio mondiale"
2. NICCHI
Da www.tuttosport.it
«Non so se il Var ci sarà anche l'anno prossimo in serie A, ma credo di sì e lavoriamo affinchè funzionerà ancor meglio. Solo al termine del primo anno di applicazione capiremo dove potrà essere migliorabile». Lo dice il presidente Aia, Marcello Nicchi, intervenendo a Radio Crc alla trasmissione 'Si gonfia la rete'. «Il Var sta andando molto bene perché bisogna prendere in considerazione il fatto che è uno strumento tecnologico che porta benefici e giustizia, ma che stiamo applicando da pochi mesi per cui è migliorabile. I riconoscimenti che arrivano, inoltre, ci gratificano perché molti paesi europei prendono l'Italia come esempio», argomenta. «Come categoria abbiamo l'obbligo di seguire un protocollo rigido e complicato e alla fine del primo anno di sperimentazione probabilmente verrà aggiustato. Di conseguenza, l'innovazione tecnologica va migliorata, ma a volte quelli che vengono classificati come errori non sono tali, ma episodi su cui la tecnologia non può intervenire. Nella maggioranza dei casi, però, il Var è stato di grande supporto. Devo dire anche che a noi non sfugge niente, tutte le partite vengono riviste e vivisezionate e viene fatta una relazione che esamina in complesso la partita e inviata ad un'università svizzera che analizza tutto. Se in una giornata vengono sbagliati ad esempio 4 calci d'angolo, si va a capire il motivo. Il singolo episodio è fine a se stesso, quando invece gli errori si ripetono, può essere che la tecnologia debba essere modificata e in tal senso c'è il progresso».
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