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Francesco Persili per Dagospia
L’addio al tennis di Robertina Vinci, le vittorie di Cecchinato, Berrettini e Fognini e una giornata al Foro Italico che “si è tinta di azzurro”. Parola di Paolo Bertolucci, commentatore Sky e indimenticabile “Braccio d’oro” della migliore epoca del tennis italiano: “E’ stato emozionante vedere l’affetto del pubblico del Pietrangeli per la Vinci ma è anche un momento triste perché si ritira una professionista esemplare con un tipo di gioco unico, molto bello da vedere. Una grande perdita per il tennis”. Lascia senza rimpianti e senza eredi. “Il settore femminile del tennis italiano ha qualche problema, non poteva continuare come negli anni scorsi quando era a livelli altissimi. Bisogna aspettare che maturi qualche ragazza. Non si può pensare ogni 3-4 anni di trovare una top ten”.
Sono 4 gli italiani finora approdati al secondo turno degli Internazionali BNL d’Italia. Cecchinato ha vinto in rimonta con Cuevas. “Ha fatto un salto di qualità notevole – spiega Bertolucci – ha lavorato molto, ha trovato fiducia con una serie di vittorie e ha cancellato un momento brutto della sua vita”. Il romano Berrettini, numero 103 del mondo, ha liquidato in due set la grande speranza del tennis Usa Tiafoe (numero 63). In partita è stato attento anche alle virgole, in conferenza stampa non ha sbagliato neanche un congiuntivo: “Mi sono allenato prima di arrivare qui…”, scherza il ragazzone dell’Aniene che ora se la vedrà con il vincitore dell’anno scorso Zverev: “Sulla carta non parto favorito ma gioco in casa, ho tanta energia e penso di avere le qualità per metterlo in difficoltà. La competizione con l’amico Sonego, anche lui al secondo turno? Tra noi c’è una sana rivalità…”.
A colorare d’azzurro la serata ci pensa Fognini che annichilisce Monfils in due set (6-3;6-1) e taglia il traguardo delle 300 vittorie Atp: “Una prova superba, ha giocato una partita perfetta”, certifica Bertolucci. “Non sono al top”, ammette il tennista ligure afflitto da problemi alla caviglia e da un’infiammazione al tendine. Si dovrebbe fermare per curarsi ma non può interrompere la stagione sul rosso, la sua superficie preferita. Ora c’è Thiem, “uno dei pochi che sulla terra può battere Nadal. Ma è contro avversari del genere che mi piace giocare. Magari contro di lui ritroverò le sensazioni che ho smarrito a febbraio prima della Coppa Davis”. Dal numero 1 del tennis azzurro di oggi al numero 1 di sempre, Adriano Panatta, dimenticato dalla Federtennis nell’omaggio ai vincitori degli Internazionali. “Non so è stata una dimenticanza o se è stata una scelta voluta – sospira Bertolucci – sono decisioni della Federazione. Adriano avrebbe meritato di essere ricordato ma non dipende da me. Io ho già i miei problemi…”
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