DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA…
Alessandro Bocci per il “Corriere della Sera”
Corto, povero, fantasioso.
Tre aggettivi per definire il mercato che verrà, nell' estate del coronavirus. Il prossimo Consiglio federale, in programma il 3 giugno, stabilirà le date di una sessione compressa tra due stagioni che si intersecano e che di fatto diventano una sola.
Sarà tutto più difficile, in tempo di crisi. Il mercato dovrebbe durare un mese, dal primo giorno di settembre al primo di ottobre. E sarà all' insegna dei prestiti, degli scambi, delle plusvalenze che possono dare ossigeno a bilanci devastati dal virus. In teoria potrebbe essere concessa l' opportunità di procedere con accordi preliminari già da giugno, ma se davvero ripartirà la stagione, è difficile comprare e vendere mentre si gioca.
Per adesso di mercato si è parlato poco. I club sono concentrati sui temi della ripartenza, sul braccio di ferro con le tv e sui tagli degli stipendi.
Ora si entra in un' altra fase.
Piena di incognite. Si teme una svalutazione dei cartellini sino al 30 per cento.
L' obiettivo resta lo stesso: coniugare l' aspetto finanziario con quello tecnico. Ognuno ha le sue idee: la Juve punta i giovani italiani, l' Inter potrebbe avere un bel gruzzolo (150 milioni circa) da investire, il Napoli intende completare la rivoluzione cominciata a gennaio, la Roma ha bisogno di far quadrare i conti. Il Milan è indietro perché prima di pensare al mercato deve sciogliere diversi nodi: il futuro allenatore, Maldini e Ibrahimovic.
Le spese folli saranno limitate. Tutti cercano soluzioni fantasiose. All' estero hanno i nostri stessi problemi perché il coronavirus non ha risparmiato nessuno. Real e Barcellona, le grandi di Spagna, hanno parecchi giocatori in esubero, alcuni di lusso: oltre 20 a Madrid, una decina in Catalogna. Il Barça vuole rinforzarsi cedendo, così alla Juve per Pjanic ha offerto Rakitic o Vidal. I bianconeri però vogliono il brasiliano Arthur. De Sciglio può rientrare in uno scambio con Semedo o Todibo.
Per Pjanic è in piedi anche l' ipotesi Chelsea con Jorginho a Torino. Due le controindicazioni: la volontà del bosniaco, che preferisce la Spagna, e la richiesta della Juve di un conguaglio. Al netto di Icardi, operazione complicata ma sempre nei pensieri di Paratici, l' idea della Juve è puntare sui giovani talenti italiani, inserendo contropartite tecniche nelle varie operazione.
lautaro martinez foto mezzelani gmt26
Nei piani ci sono Chiesa, Tonali e addirittura Zaniolo, magari con Bernardeschi (e forte conguaglio) alla Roma. Alla Fiorentina per il figlio d' arte, oltre a un imprecisato numero di milioni, viene messo a disposizione un giocatore tra i difensori Rugani e Romero e il centrocampista Mandragora, di rientro da Udine, anche se quest' ultimo potrebbe finire in giallorosso in uno scambio con Cristante. Per adesso sono idee, più che trattative.
Tonali è un derby con l' Inter. I nerazzurri, che negli anni sono diventati specialisti delle plusvalenze salva bilancio, quest' anno potrebbero cambiare strategia se il Psg riscattasse Icardi per 70 milioni (Marotta si accontenterebbe anche di 60) e se andasse in porto la trattativa con il Barcellona per Lautaro Martinez.
Il Toro ha una clausola di 110 milioni di euro, all' Inter potrebbero andare bene 80-90 milioni più Vidal, che Conte continua a inseguire. In Spagna scrivono che nell' operazione potrebbe entrare anche uno tra il terzino Junior Firpo e il difensore centrale Umtiti.
Nainggolan, che all' allenatore non dispiace, potrebbe essere usato insieme al cartellino di Dalbert per sfidare la Juve su Chiesa. Il Milan è in ritardo.
Gazidis deve parlare con Maldini e Ibrahimovic (sullo svedese ci sono Bologna e Fiorentina) e risolvere la questione dell' allenatore tra Rangnick e Pioli. Un obiettivo potrebbe essere il giovane ungherese Szoboszlai, centrocampista talentuoso classe 2000 del Salisburgo sul quale sta lavorando anche la Lazio, in pressing sul Verona per Kumbulla e Faraoni. La Roma mira a incassare 25 milioni dal Lipsia per Schick e intanto lavora per portare a casa Bonaventura, svincolato dal Milan. Un' operazione low cost intelligente. Il Napoli deve decidere se cedere il gigante Koulibaly a Psg o Liverpool.
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